SHUTTLE VERY HEAVY PAYLOAD CAPABILITY

Un 'altro progetto NASA che vedeva l’utilizzo dei componenti del sistema STS, negli anni 70-80, era stato chiamato SHUTTLE HLLV.
Vedeva l’uso dei due booster laterali e dell’external tank.
Oltre questi elementi, invece della navetta, si sarebbe fatto uso di una speciale unità motori che , dopo aver compiuto il suo compito, era in grado di rientrare aTerra e di atterrare sulla terra ferma.
A questa unità motori era agganciata un contenitore con al suo interno il carico utile da portare in orbita.
Il modulo propulsivo, dopo il suo distacco da tutto il complesso, era in grado di fare un rientro nell’atmosfera controllato, grazie a dei piccoli motori e a degli alettoni posti intorno all’unità.
L’atterraggio, come detto precedentemente, era garantito da dei piccoli motori e da dei paracaduti, oltre all’utilizzo di gambe estensibili.
Con questo sistema di lancio, il complesso STS, sarebbe stato in grado di portare, all’interno della sua stiva, un carico massimo di 185,000 libre ( contro le 65,000 dello Shuttle ).
Il modulo propulsivo, al momento del lancio, veniva a pesare 80,000 libre, mentre la Stiva solo 3,000 libre.
Vi allego qui di seguito gli unici disegni in mio possesso .

Ragazzi!!!?? Nessuno sà darmi altre informazioni riguardo questo interessante soluzione?

Allora!!?? Nessuno sà darmi altre informazioni riguardo questo interessante soluzione?

Umhh…non più di quante se ne possono reperire sul Jenkins (“il” libro sullo Shuttle), tra l’altro sbaglio o una di queste soluzioni si chiamava anche “Shuttle Z”??

E’ un progetto di cui non sono mai riuscito a sapere niente di più che qualche riga.
Speravo che qualcuno di voi avesse qualche informazione.

Allora!!?? Nessuno sà darmi altre informazioni riguardo questo interessante soluzione?

Umhh…non più di quante se ne possono reperire sul Jenkins (“il” libro sullo Shuttle), tra l’altro sbaglio o una di queste soluzioni si chiamava anche “Shuttle Z”??

Lo Shuttle Z era un progetto simile nella struttura, ma con motore ‘a perdere’. Peraltro recente, anni 90.
Secondo quanto leggo avrebbe potuto portare in orbita 192,000 lb, ed era stato pensato per assemblare una nave per Marte, nientemeno… :cry:

Salute e Latinum per tutti !

avrebbe potuto portare in orbita 192,000 lb,

Salute e Latinum per tutti !

Perché ancora usano le libbre nell’era spaziale visto che il resto del mondo utilizza l’MKS?
Mi pare che molte sonde marziane andarono perse durante l’atterraggio perchè i sansori americani fornivano dati in piedi e il software prodotto da una ditta tedesca li interprestava come metri…

Un saluto
Quaoar

Perché ancora usano le libbre nell'era spaziale visto che il resto del mondo utilizza l'MKS? Mi pare che molte sonde marziane andarono perse durante l'atterraggio perchè i sansori americani fornivano dati in piedi e il software prodotto da una ditta tedesca li interprestava come metri...

A me risulta una sola, il Mars Polar Lander, ma qui ci può venire in aiuto l’omniscente Paolo Ulivi…

In teoria la NASA stila tutti i documenti ufficiali e i memo tecnici usando il sistema metrico decimale, ma spesso poi, sui siti web o su quanto diffuso a scopo didattico o pubblicitario, si torna quatti quatti al sistema imperiale.

Basta dare un’occhiata al Press Kit di STS-121: tutta la prima parte riporta entrambi i sistemi di misura, ma da un certo punto in poi si va di sole misure imperiali.

Durante la seconda guerra mondiale un intero squadrone di wildcat (nella versione britannica) andò persa nel trasferimento da terra ad una portaerei… il viaggio era lungo, e non si era considerata la differenza fra miglio terrestre, navale ed aereo… almeno così narra una nota leggenda aeronautica.

Salute e Latinum per tutti !

Io sapevo che anche il Mars Climate Orbiter andò perso per un problema di unità di misura, in quanto, da quel che ricordo, i costruttori della sonda avevano comunicato che ad ogni correzione di rotta si aveva una forza di x (senza allegare unità di misura) e i tecnici della NASA pensarono che fossero nel S.I. . Purtroppo sappiamo che fine ha fatto MCO… :cry:

Questa cosa mi è stata detta dal mio prof di Astronautica parlandoci dell’aerobraking, infatti MCO doveva circolarizzare l’orbita usando l’aerobraking, ma non è stato necessario… Da allora ci hanno provato ancora a usare questa manovra per le sonde marziane?

A me non piace l’aerobraking come tecnica di frenata. I rischi potenziali sono troppo elevati rispetto al risparmio, in termi di peso, conseguibile.

Un minimo errore di rotta e la sonda va persa. Come sistema di rientro per equipaggi umani non lo prendo nemmeno in considerazione.

L’unica manovra di aerobraking che si può realizzare con successo è quella di rientro ad “alta energia” dalla Luna, ad 11 km/sec. Per intenderci la manovra che compivano le capsule Apollo, e che è prevista per il CEV (ed anche ARIES).

La fattibilità è data dal fatto di fare la manovra con una velocità relativamente bassa, in un corridoio piuttosto ampio (circa 70 km) su una distanza (astronomicamente parlando) molto breve (300.000 km, contro i 50 milioni di km, in media, della distanza Terra-Marte).

Io sapevo che anche il Mars Climate Orbiter andò perso per un problema di unità di misura, in quanto, da quel che ricordo, i costruttori della sonda avevano comunicato che ad ogni correzione di rotta si aveva una forza di x (senza allegare unità di misura) e i tecnici della NASA pensarono che fossero nel S.I. . Purtroppo sappiamo che fine ha fatto MCO... :cry:

Questa cosa mi è stata detta dal mio prof di Astronautica parlandoci dell’aerobraking, infatti MCO doveva circolarizzare l’orbita usando l’aerobraking, ma non è stato necessario… Da allora ci hanno provato ancora a usare questa manovra per le sonde marziane?

Si, praticamente su tutte le ultime sonde americane destinate all’orbita (quindi non i MER) :smiley: