Sovietici sulla luna.Il programma L-3

Parliamo del famoso programma lunare L-3,e di come in pratica avrebbe dovuto svolgersi la missione (se il razzo N-1 avesse funzionato).Partiti in ritardo sugli Americani,dotati di fondi insufficenti ,vittime di una burocrazia elefantiaca,orfani del geniale "progettista capo"Korolev, i Sovietici persero la corsa alla luna già nel 1965-66.Anche se il gigantesco razzo N-1 fosse stato lanciato con successo i Russi non avrebbero potuto sbarcare sul satellite prima della fine del 1969-inizio 1970 ,al più presto.Ricostruiamo con l’immaginazione la prima missione lunare Sovietica.Siamo nel 1970,i Cosmonauti selezionati per lo storico volo sono Alexei Leonov,primo uomo a compiere un attività extraveicolare ed Oleg Makarov,al suo primo volo nello spazio.Non è chiaro chi tra i due avrebbe dovuto scendere sulla luna;nel progamma L-3 il comandante avrebbe dovuto rimanere a bordo della capsula madre in orbita lunare,e non vi è dubbio che Leonov sarebbe stato il comandante della missione.Tuttavia è probabile che la scelta sarebbe caduta sul cosmonauta con maggiore esperienza,e d’altronde lo stesso Leonov ha più volte dichiarato di essere stato selezionato per sbarcare,così nella nostra ricostruzione assumeremo che Makarov rimanga intorno alla luna,e Leonov scenda.

Dopo i protagonisti umani del volo presentiamo altri non meno importanti protagonisti:il razzo vettore N-1 (quì a confronto col Saturno V e col Saturno 1-B),il modulo lunare LK ( “Lunniy Korabl”) ed il vascello lunare,derivato dalla Sojuz,LOK ( “Lunniy orbital’niy korabl” ).

E’ il Settembre 1970,Più di un anno dopo Apollo-11.Il gigantesco Razzo N-1 è issato sulla rampa di lancio a Baikonour.Leonov e Makarov sono al loro posto all’interno del modulo di rientro del LOK.I due cosmonauti non indossano tute spaziali,ma le combinazioni di volo grigio scure con cuffie radio bianche,tipiche dei Sovietici sin dal volo del Voskhod-1 nel 1964.Gli ingombranti scafandri sono stoccati nel modulo orbitale del LOK,e insieme a questo verranno abbandonati alla fine della missione.Terminato il conto alla rovescia il razzo parte verso lo spazio.Solo quando il complesso LOK-LK entrerà in orbita ed accenderà i propulsori per uscire dall’orbita terrestre,la TASS informerà i cittadini dell’Unione Sovietica ed il mondo intero che “è in corso un volo verso la luna”.

Ecco come si presenta il complesso lunare L-3: in cima il LOK,composto,come la Sojuz di un modulo orbitale dotato di “airlock” di un modulo di rientro,e di un modulo di servizio.Il LOK non ha pannelli solari,ed è alimentato da celle combustibili.Agganciato dietro quest’ultimo è il modulo lunare LK.A seguire è un secondo modulo di servizio,il "Block-D,che assicurerà la discesa del LK verso la luna,o la sua risalita in caso di aborto.Diversamente dall’Apollo,non vi sarà alcuna giravolta del LOK per estrarre il LK.Una volta abbandonato il razzo vettore i due veicoli procederanno nella stessa formazione in cui sono stati lanciati.

Nel modulo orbitale del LOK,come dicevamo,sono stoccate due tute spaziali,entrambe costruite per l’EVA.La prima è l’ORLAN,l’“antenata” delle tute EVA usate sulle stazioni SALJUT,MIR,e sull’attuale Stazione Spaziale Internazionale ISS.L’ORLAN sarà indossata dal pilota del LOK,ed adoperata per un SEVA (ossia per una uscita parziale,solo col busto)in orbita lunare.La seconda è la KRECHET,e verrà usata dal pilota del LK nella sua attività extraveicolare sulla luna.Per la prima volta,entrambe le tute,dispongono di un sistema di accesso mediante un portello nello zaino.Ecco lo schema della missione:Arrivati in orbita lunare i due cosmonauti entrano nel modulo orbitale del LOK.Indossano le tute,poi depressurizzano il modulo.Il pilota del LOK,sporgendosi dal portello aiuta il compagno ad entrare,mediante una breve EVA nel LK,ancora agganciato dietro il modulo di servizio dell’astronave madre.Entrato nel LK,Leonov ripressurizza il vascello,mente Makarov riprende posto nel modulo di rientro del LOK.Il LOK ed il LK si separano.Spinto dal Block-D il LK inizia la sua discesa verso la luna.Nella fase finale il Block-D viene espulso e si schianta contro la superficie lunare.Il LK si poggia sulla luna.Leonov depressurizza la cabina e scende la scaletta.Il quinto essere umano,primo cittadino Sovietico,mette piede sul suolo della luna.Inizia l’EVA,della probabile durata di quattro ore .Leonov installa la telecamera,pianta la bandiera,ascolta sullìattenti il pistolotto del compagno Breznev,piazza gli strumenti scientifici e raccoglie campioni di rocce e terreno.E’ molto probabile che per conquistare un piccolo primato sugli Americani (Apollo 15 è programmato tra un anno)sia stato deciso l’invio di una mini rover lunare monoposto in questa missione.Si tratta di un Lunokhod modificato,la cui presenza,dato il tempo limitato dell’EVA è poco più che simbolica.Al termine dell’attività extraveicolare, Leonov rientra nel LK.Come per il LEM.lo stadio di discesa viene abbandonato sulla superficie,mentre il cosmonauta torna in orbita con la cabina di risalita.Il LOK ed LK compiono un rendez vous e si agganciano ,questa volta muso contro muso.Leonov (che deve essere stremato) abbandona il LK e compie un EVA fino al LOK,trascinandosi dietro la sacca coi campioni lunari,anche in questo caso Makarov assiste il compagno aiutandolo a rientrare.I due cosmonauti ripressurizzano il modulo orbitale,tolgono le tute,e si riposizionano nel modulo di rientro.Lo stadio di ascesa del LK viene abbandonato,ed il LOK inizia il rientro verso la terra.Giunti in prossimità del nostro pianeta anche il modulo orbitale viene sganciato (con dentro le tute,troppo ingombranti per essere riportate a terra).Il modulo di rientro passa attraverso l’atmosfera protetto dal suo scudo termico,ed ammara nell’oceano Indiano,dove viene recuperato da un unità navale Sovietica.

Ecco alcune immagini della tuta lunare KRECHET.

Il LK inizia la sua discesa verso la luna,e si poggia sulla superficie.Leonov scende la scaletta.

Inizia l’EVA.Leonov è il quinto uomo sulla luna dopo Armstrong,Aldrin,Conrad e Bean.

Finita l’EVA,Leonov rientra nel LK.Il decollo dalla luna,poi il Rendez vous con il LOK.Dopo l’EVA in orbita lunare il LK viene sganciato ed il LOK riprende la strada di casa.

E’ probabile che altre tre missioni L-3 avrebbero seguito la prima.Il programma sarebbe terminato intorno al 1973.Forse i Russi sulla luna avrebbero indotto il Congresso degli Stati Uniti a non cancellare le ultime due missioni Apollo,la 18 (Gordon,Brand Schmitt) e la 19 (Haise,Pogue,Carr).Ecco gli equipaggi selezionati per i successivi voli lunari Sovietici.Bykovsky-Voronov,Khrunov-Yelyseyev,Rukavishnikov-Patsayev.

Interessante!!! Giusto per info, visto che quando si parla di corsa alla luna si parla sempre di americani, quali sono stati tutti i motivi per cui i Russi hanno perso la corsa alla luna?
Non erano più avanti agli inizi, quando hanno compiuto il primo EVA? E volevano veramente andare sulla luna o era solo una convinzione americana che li ha portati a cercare questo obiettivo “trascinandosi” i russi?

Splendida ricostruzione!!

Contiene però un’inesattezza: contrariamente al LEM della Grumman, il modulo russo LK non era diviso in un modulo di discesa ed uno di ascesa ma in realtà era in un pezzo solo.

Difatti per la fase di discesa utilizzava il Blocco D, che veniva sganciato a pochi km dalla superfice lunare (come si vede nel disegno di Mark Wade), mentre l’ultima fase di allunaggio era compiuto col motore dell’LK (il Blocco I).

Lo stesso motore era impiegato nella fase di ascesa, ciò che restava sulla Luna era una sorta di “cestello” di alluminio a cui erano fissate le quattro zampe, mentre tutto l’LK risaliva in orbita.

Tra l’altro il Blocco I era organizzato in una unità propulsiva principale e due (laterali) di backup, il tutto era protetto da un portello che si apriva in due valve per tutelare gli ugelli da eventuali contaminazione con la polvere lunare.

Peraltro la tua ricostruzione è davvero accurata, devo confessare che nel 1997 scrissi un romanzo di fantascienza ambientato in un passato “alternativo” dove i russi arrivavano addirittura primi sulla Luna (però postulavo che Korolev non sia morto nel 1966 - conditio sine qua non). Con l’aiuto di un mio amico l’ho rivisto nel 2000 ed abbiamo partecipato al Premio Urania di quell’anno.
Non abbiamo vinto pur essendoci classificati nei primi cinque, tutto sommato è restata la soddisfazione ed il divertimento di aver scritto qualcosa…

Molto suggestivo… :roll_eyes:

Davvero grazie, Carmelo, per l’ottima ricostruzione della “mancata” corsa alla Luna… rossa :smiley:

Non è chiaro chi tra i due avrebbe dovuto scendere sulla luna;nel progamma L-3 il comandante avrebbe dovuto rimanere a bordo della capsula madre in orbita lunare,e non vi è dubbio che Leonov sarebbe stato il comandante della missione.Tuttavia è probabile che la scelta sarebbe caduta sul cosmonauta con maggiore esperienza,e d'altronde lo stesso Leonov ha più volte dichiarato di essere stato selezionato per sbarcare,così nella nostra ricostruzione assumeremo che Makarov rimanga intorno alla luna,e Leonov scenda.

Ho auto la grandissima fortuna di incontrare Leonov il quale mi ha confermato che sarebbe dovuto essere lui il primo cosmonauta a calpestare la Luna. Mi ha anche raccontato circa il sistema di guida del modulo di discesa a suo dire estremamente semplice. Lo raccontava durante una cena (terminata a tarda notte) dove era presente anche l’astronauta americano Bo Bokbo che lo ha tempestato di domande.

Paolo D’Angelo

Peraltro la tua ricostruzione è davvero accurata, devo confessare che nel 1997 scrissi un romanzo di fantascienza ambientato in un passato "alternativo" dove i russi arrivavano addirittura primi sulla Luna (però postulavo che Korolev non sia morto nel 1966 - conditio sine qua non). Con l'aiuto di un mio amico l'ho rivisto nel 2000 ed abbiamo partecipato al Premio Urania di quell'anno. Non abbiamo vinto pur essendoci classificati nei primi cinque, tutto sommato è restata la soddisfazione ed il divertimento di aver scritto qualcosa....

Già … e io ho una bella copia inviatami da Peppe … :grinning: :grinning: Per me … Numero 1 :wink:

Col senno di poi è davvero un peccato che i Sovietici non siano arrivati sulla luna.Non dico che la corsa allo spazio si sarebbe riaccesa,ma di sicuro gli Americani ci avrebbero pensato due volte prima di cancellare le ultime due missioni Apollo (Apollo 20,era già andata nell’autunno del 1969).Secondo i piani Sovietici al programma LK-3 avrebbe dovuto seguire un secondo,più avanzato programma lunare (LEK) ,molto simile all’Apollo quanto ad architettura,che sarebbe culminato nella costituzione di un piccolo avamposto semipermanente sulla luna negli anni 80.Anche in questo caso difficilmente gli Americani sarebbero rimasti a guardare.E’ assai probabile che gli USA avrebbero varato un nuovo programma lunare,basato sullo Shuttle e sul vettore Shuttle-C.Purtroppo negli anni 70 la dirigenza Sovietica non era molto interessata alla luna (e pochissimo allo Spazio).Così il progetto luna fu cancellato e si iniziarono gli studi a lungo termine che sarebbero sfociati nell’effimera navetta Buran. Sul LEK vedi: http://www.astronautix.com/craft/lek.htm

Sul perchè i Sovietici persero la corsa alla luna si veda: http://www.astronautix.com/articles/whynrace.htm

Assolutamente d’accordo con Carmelo, se i russi fossero arrivati sulla Luna (anche secondi) sarebbero certamente rimasti, forzando gli americani a continuare sia con le missioni Apollo sia con il piano per la base lunare semipermanente LESA.

Probabilmente questa catena di eventi avrebbe condotto alla non realizzare il programma Shuttle, dati i costi della permanenza sulla Luna, con la conseguenza (non da poco) che i russi a loro volta non si sarebbero imbarcati nel Buran (opera dispendiosissima ed inutile).

A questo punto si potevano aprire molteplici scenari basati sulla permanenza contemporanea di due avamposti lunari con tutti i problemi logistici che ne conseguivano.

Vuoi vedere che alla fine avremmo avuto la LIS (Lunar International Station)? :smiley: