Soyuz NASA anche dopo il 2011?

Mike Griffin ha annunciato di aver chiesto ufficialmente una deroga o una modifica, alla legge che dal 2011 impedirebbe alla NASA di acquistare voli Soyuz verso la ISS dalla Russia.
La deroga era già avvenuta nel 2005 fino appunto al 2011 ma fino ad ora non si era mai parlato di un’ulteriore deroga.
Ora però Griffin ha dichiarato di aspettarsi che la NASA utilizzerà le Soyuz anche dopo il 2011, questo perchè sono un tassello importante per la ISS, in primis come scialuppe di salvataggio.
“A causa della legislazione corrente avremo bisogno di una specifica autorizzazione dal Congresso per poter acquistare nuove Soyuz da utilizzare per i nostri astronauti e per gli astronauti di altre agenzia con cui abbiamo degli obblighi.” ha dichiarato Griffin “E abbiamo bisogno di questa autorizzazione nel 2008 perchè la Russia richiede 36 mesi di anticipo sull’ordine, per costruire le Soyuz, per cui dobbiamo concludere l’ordine entro la fine dell’anno se vogliamo volare nella primavera del 2012”.
La NASA oggi ha firmato contratti per 780 milioni di dollari da qui al 2011 per voli Soyuz, ed è previsto che una parte del fondo destinato al programma COTS vada proprio a coprire questa spesa (2.6 miliardi di dollari fino al 2013).
“Vorrei utilizzare quanto più di questo denaro possibile pagando una società Americana commerciale piuttosto che uno Stato straniero” ha dichiarato Griffin “Ad ogni modo anche se credo avremo i primi mezzi commerciali nel giro di qualche anno, insieme alla capacità di trasporto Europea e Giapponese, è giusto essere prudenzialmente pessimisti ipotizzando che i nuovi mezzi commerciali Americani non entrino in servizio prima del 2012, anche se ora i loro comunicati annunciano diversamente, e io gli auguro ogni successo visto che nessuno spera più di me di essere in torto e loro nella ragione, ma la nostra capacità di sostenere la Stazione non può essere ostaggio della speranza.”
Bart Gordon, Repubblicano e a capo del comitato “House Science and Technology”, ha già fatto sapere che il congresso non si muoverà fino a quando non riceverà una proposta di legge scritta, dalla Casa Bianca.

Una proposta di deroga più che sensata! :smiley:

Inutile dire che questa non è affatto una buona notizia per i sostenitori del programma Orion…

Orion?
COTS forse…

In un certo senso questa decisione sembra essere scaturita non solo dai (prevedibili) ritardi associati al programma COTS, ma anche a quelli acculumati dall’Orion. Mi spiego meglio, se il programma Orion (che comunque mira a divenire un veicolo per operazioni in LEO a supporto della ISS) è in palese ritardo, così come il COTS, la NASA comincia ad avere (giustamente) paura di un gap inammissibile tra la fine dei voli Shuttle e l’inizio dell’utilizzo di Orion in qualità di veicolo di servizio anche per le operazioni in LEO (oltre a quelle lunari ovviamente).

Uhmm ma il COTS non è in “palese ritardo” e neanche in semplice “ritardo”, non c’è neanche ancora un calendario per dire anticipo o ritardo, l’unica data certa è quella dell’inizio dei lanci operativi… gli altri sono tutti calendari fissati internamente dalle società e nessuna (ovviamente) ha mai annunciato di essere indietro (anzi SpaceX mi pare stia rispettando tutte le scadenza come unica contraente della fase I), i calendari sono comunque pubblicamente visibili da mesi e non mi pare che ci siano ritardi così appariscenti, per nessuna delle società (almeno quelle più papabili)… anche perchè tutte (o quasi) sono ferme alla fase di concept in attesa del verdetto, visto che non si sa neanche ancora chi siano le/a società vincitrici… dire che il programma sia in ritardo è un po’ avventato… piuttosto è una specie di “assicurazione”, più che legittima, che la NASA intende avere… ma tutta questa dietrologia su un programma che è per lo più in fase di avanprogetto mi sembra eccessiva…

In effetti il problema sta esattamente nei termini in cui l’hai messo, ossia è verissimo che non esiste un ritardo nel COTS, ma è d’altra parte improbabile (ma non impossibile) che le industrie private partendo praticamente da zero (o quasi), riescano a rendere operativo un qualsivoglia veicolo spaziale abitato prima del 2011.

Il problema invece è il fondatissimo timore che il programma Orion non stia nei tempi previsti, in questo caso la NASA si troverebbe di fronte ad uno scenario da incubo: Shuttle fermo (cosa che, a mio modestissimo avviso, resta tutta da vedere), Orion e COTS non ancora pronti e nessuna Soyuz nel libro ordini di RSC Energia (che a quell’epoca potrebbe, il condizionale è d’obbligo, avere pure sospeso la produzione).

Tutti questi segnali, ulteriore prolungamento della vita operativa dello Shuttle, acquisto di ulteriori Soyuz, ecc. ecc. non fanno che palesare la paura nemmeno tanto nascosta dalla NASA (o meglio da quella parte della NASA adesso al potere) che l’Orion non sia pronto nei tempi previsti o che, addirittura, sia cancellato dalla nuova presidenza USA.
In tale ottica queste manovre hanno tutto il sapore (un pò amaro per la verità) di una serie di “assicurazioni sulla vita” da parte della NASA.

A mio avviso è fuori discussione che salti fuori qualcosa di buono dal programma COTS, è solo questione di tempo.
Ed è proprio il fattore tempo che, invece, gioca a sfavore dell’Orion: più si accumulano ritardi più è probabile che il nuovo inquilino della Casa Bianca (chiunque esso/a sia) decida che è ancora in tempo per fermare il tutto e dirottare i fondi su qualcos’altro (magari qualche derivato del COTS), cosa già stravista

Francamente mi sembra un po’ tardi per fermare il programma Orion e poi mi sembra molto difficile che il nuovo presidente (chiunque sia) affidi l’accesso manned USA allo spazio solo ai privati del programma COTS. La privatizzazione totale dello spazio mi sembra un’ipotesi un po’ prematura anche per un paese liberista come gli USA. Non dimentichiamoci che ci sono di mezzo il prestigio nazionale (non ci si può far superare dai Cinesi e probabilmente neppure dagli alleati europei) e probabili interessi strategici!

Concordo…

Non ne sono convinto. Il programma è in stato ormai avanzato e non si può stoppare e lasciare a metà, considerando che le elezioni americane non sono adesso ma tra qualche mese… Dubito che si voglia affidare ai privati la responsabilità dell’accesso USA allo spazio, oppure scimmiottare i privati per costruire qualcosa di più simile ai COTS…

Detto questo la decisione di Griffin è normale. E’ chiaro che visti i potenziali ritardi di ogni programma (comprese le tempistiche non ancora collaudate di programmi privati di tale portata !) si voglia cautelarsi dal non disporre un accesso allo spazio. Chiaro e lineare, prevenire è meglio che curare…

P.S. Il congresso farebbe meglio ad aumentare i fondi per NASA e ORION prima di fare le consuete leggi protezioniste che obbligano ad usare mezzi americani invece che stranieri, pur non prevedendo fondi aggiuntivi per accelerare i programmi di cui sopra !!! :angry:

Per quanto riguarda il programma COTS, personalmente congelo il giudizio sulla possibilità di farcela nei tempi previsti alla scelta del/dei vincitore/i settimana prossima… potremmo avere le idee un po’ più chiare.

Per lo scenario da “incubo” che hai previsto concordo, ma c’è da dire che era ampiamente previsto da almeno qualche anno… e forse la vera toppa è stato il programma COTS, questo si un’asicurazione per la NASA.

Per la “radiazione” dell’Orion personalmente credo che ormai sia troppo tardi, anche tralasciando il fatto che nessuno dei candidati allo Studio Ovale ha mai palesato l’idea di una cancellazione, chi decidesse di farlo, ora si tirerebbe addosso mooolte più critiche di chi lo ha realizzato, perchè come giustificherebbe l’aver buttato i miliardi di dollari spesi fino ad ora? E’ molto più facile lasciarlo andare e se non dovesse rispettare le aspettative dare la colpa a “quello che c’era prima”…
Credo comunque che ormai per la mole di gente e soldi impegnati sia praticamente impossibile fermare tutto o in parte il Costellation.

Infatti, è presto per parlare di ritardi.
I COTS sono qualcosa di mai tentato prima nella storia dell’Astronautica, cionondimeno ritengo che qualche risultato, presto o tardi, lo porteranno.

Concordo con te, anche se qui mi sembra che siamo di fronte ad una “assicurazione sull’assicurazione”… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non voglio fare il menagramo a tutti i costi, ma la storia (passata e recente) della NASA ci insegna che non si sprecano i programmi anche avviati (due per tutti X33 ed X38) cancellati di punto in bianco, o meglio non ulteriormente finanziati.
Nulla vieta che succeda ancora (anche se alla fine, pure io spero di no. Ogni programma fermato così è una tremenda sconfitta per le persone che ci lavorano sopra…).

Per quanto possa non piacermi l’Orion, è sempre meglio questo che niente.

In ogni caso prima o poi gli Shuttle dovranno per forza andare in pensione e, Luna o meno, la NASA avrà bisogno di un mezzo.
Se i COTS sapranno dimostrarsi all’altezza delle aspettative non vedo nulla di illogico nel fatto che la NASA acquisti direttamente dai privati i veicoli e poi li gestisca lei (cosa che ha, tra l’altro, sempre fatto).

Nessuno si aspetta che la NASA possa delegare in toto a terzi le proprie attività di volo umano…oppure si??
Cos’è avvenuto quando sono stati sospesi i voli dello Shuttle a causa del disastro del Columbia??
Cosa sarebbe successo se non ci fossero stati i russi??

Si ok ma tutti i programmi che hai citato sono costati per la loro intera durata solo una frazione del budget che già oggi viene destinato al Constellation annualmente, nulla è mai stato cancellato dopo una spesa, anche solo paragonabile, a quella già effettuata con il Constellation.
Stesso discorso per le persone impiegate, oggi sono centinaia di volte maggiori rispetto a qualunque concept cancellato in tutta la storia dell’astronautica Americana…

Per il resto concordo, comunque vada nei prossimi anni il panorama e le logiche politiche/commerciali almeno per la LEO dovrebbero sicuramente cambiare, vedremo come…

Da parte mia, pur essendo fiducioso nel programma COST, dubito fortemente che riescano a realizzare e testare i loro veicoli e renderli operativi, nell’arco di circa tre anni.
Se davvero si deciderà di fermare i lanci Shuttle , nella data prevista, si rischia di dover dipendere interamente dalle capsule Soyuz.
per quanto riguarda l’ORION, sarebbe buona cosa preventivare un ritardo, rispetto alle date previste, di almeno un paio d’anni.