Space Launch System (SLS), le prime indiscrezioni sul piano di sviluppo

Non direi… lo Shuttle ha certo fatto cose straordinarie, alcune delle quali irripetibili con le navicelle della prossima generazione e mancherà a tutti, ma non si può dire che abbia mantenuto tutte le aspettative degli esordi, figuriamoci andare oltre. In ogni caso il mio intervento tendeva a sottolineare che all’inizio del programma Shuttle non si pensava a pianificare i voli dei successivi venti anni, non tanto perché non si confidava in un utilizzo così lungo (che potrebbe essere anche vero, se pensiamo ai vari progetti di Shuttle II), ma soprattutto perché una schedule così spalmata nel tempo non è molto credibile!

Mi pare sia il pensiero espresso nella maggior parte degli interventi…
Come ho ribadito più volte, anche in passato e riguardo Constallation, non critico il progetto in quanto tale, ma come viene schedulato… a prescindere di chi sia la colpa…

Quale di questi?

  1. For Texas and Zed, New York: Popular Library. ISBN 0-445-00370-7
  2. The St. Francis Effect, New York: Berkley.
  3. Tiger in the Stars, New York: Laser Books. ISBN 0-373-72049-1

Tra parentesi, si nota che e’ del 1976, ora come ora la frase “… per bonificare le ultime foreste pluviali tropicali…” porterebbe ad una immediata impiccagione dal lampione piu’ vicino…

Certo, ma penso che alla fine nessuno avrebbe mai immaginato che tali navette avrebbero potuto fare quello che hanno fatto… e per 30 anni.

In ogni caso il mio intervento tendeva a sottolineare che all'inizio del programma Shuttle non si pensava a pianificare i voli dei successivi venti anni, non tanto perché non si confidava in un utilizzo così lungo (che potrebbe essere anche vero, se pensiamo ai vari progetti di Shuttle II), ma soprattutto perché una schedule così spalmata nel tempo non è molto credibile!

Quando non c’era una schedule però si è continuato ad accanirsi perchè non c’erano obiettivi e nemmeno una “traccia” di quanto si volesse fare… vabbè… e onestamente mentre una missione Shuttle ci siamo abituati a vederla nascere e svolgere nel giro di un paio d’anni per missioni di esplorazione come quelle previste per SLS è decisamente più lunga l’ideazione e la preparazione… è utopistico pensare di rivedere i tempi di programmazione cui ci ha abituati la navetta ripetuti anche con questo genere di missioni…

Non è così che funziona: un motore in più, se non associato a un proporzionale incremento della capacità dei serbatoi, non aumenta il carico utile. :wink: Può anche essere il contrario, anche se sembra anti intuitivo.

La tua ultima considerazione è giusta, io stesso non mi aspetto certo di vedere missioni esplorative con gli stessi scadenziari del programma Apollo. Però questa non è neanche una schedule, è qualcosa di buttato lì, diciamo che è un’idea, o una lettera a babbo natale come detto da altri. Chiaramente il mio è un ragionamento da bar sport e lo riconosco, ma mi sarei aspettato una ipotesi di schedule più terra-terra, con il dettaglio della fase preparatoria e di collaudo del veicolo, senza date di missioni esplorative del tutto fittizie.

Io vedo di positivo la luna in 5 anni e questo non è male IMHO
Per progettare lo Shuttle ci sono voluti piu di 10 anni
per andare sulla luna la prima volta anche, e lo si è fatto con un unico obiettivo: andarci a tutti i costi
Ora si cerca di tornarci con più sicurezza, per stabilirci magari una base e non solo per farci due passi e raccogliere quattro sassi.
Tutto questo, con i budget limitati mi sembra lo stesso un obiettivo molto serio ed arduo da raggiungere in 10 anni (20 anni in totale) considerando poi anche che alla fine lo shuttle, anche se con un flight rate molto ridotto dalle previsioni iniziali ha vissuto come già più volte ribadito 30 anni!

Mah, io so bene che NASA fa quel che può con le risorse che ha: d’altronde, se vogliamo dirla tutta, in questi tempi anche gli States fanno quel che possono con i soldi che hanno, in fondo. Sarebbe curioso se in un periodo tanto difficile ed emblematico per gli Stati Uniti i finanziamenti per le missioni spaziali piovessero copiosi…

…come tanti altri sono dispiaciuto di fronte a un programma trentennale che sembra poco più di una bozza, ma tant’è, spero che dietro ci sia un progetto meglio definito di quanto appaia.

Detto questo, si è tanto parlato dei privati, che ultimamente van di moda :stuck_out_tongue_winking_eye: io sono d’accordo che per molti punti di vista SpaceX & co. siano realtà promettenti: efficienti, veloci, con tutto l’interesse a risparmiare e senza i “ricatti” dei lobbisti e la gestione a singhiozzo della politica.

Però, scusate, al momento…ci sono tanti progetti interessanti ma di concreto francamente c’è poco. E’ un po’ presto, forse, per affidare a loro ogni nostra speranza…se poi nel 2015 ci ritroviamo con 3 lanciatori privati affidabili e una manciata di capsule belle, economiche, sicure…allora credo che sarà la stessa NASA ad affidarsi sempre più a loro…

Io però la finirei di parlare di soldi e di crisi e così via. Questa è solo una questione di scelte…

L’intero programma Shuttle in 40 anni è costato circa 200 miliardi di dollari, il salvataggio della maggiore compagnia di assicurazione Usa, la AIG, durante la crisi del Wall Street nel 2008 è stato di 182 miliardi di dollari. In poche settimane per salvare la AIG si è speso più di 40 anni di spesa dello Space Shuttle.
Le guerre dell’Iraq e dell’Afghanistan sono già costate 1200 miliardi di dollari, sei volte la spesa in 40 anni dello Shuttle.
La spesa turistica degli americani è di 770 miliardi di dollari anno, in un anno per il turismo si spende di più che il progetto per arrivare su Marte in 25 anni. Per lo SPORT si spendono ogni anno 200 miliardi di dollari, quanto l’intero programma Shuttle in 40 anni.

E quante altre cifre posso scrivere? Per quanto potrei andare avanti? E questo non vale solo per gli USA, in Europa è uguale, anzi peggio, visto che il PIL europeo è pari a quello USA, ma i finanziamenti di ESA sono un decimo di quelli NASA…

Siamo in un’epoca dove miliardi di dollari (o euro) vengono buttati via nella finanza, nella speculazione, nelle guerre, e anche nel “divertimento”. E per la scienza e la tecnologia restano le briciole.

Non è un problema di costi, è un problema di scelte… Perchè allora si taglia la spesa per lo spazio?
Perchè non porta voti, perchè chi non è coinvolto non ne capisce l’importanza, perchè se si taglia sulle spese per divertimento si ha la rivolta popolare, se si taglia sulla scienza tutti tacciono… E Obama, come ogni buon presidente in un mondo di “democrazia televisiva” ai suoi voti ci tiene… e come troppo spesso accade, per avere i voti nel breve termine si prendono scelte che probabilmente faranno disastri nel lungo termine. Intanto quando arriverà il 2032 non ci sarà più nessuno della classe politica e dirigente attuale… e allora da chi andremo a lamentarci?

NB: non sono contro lo sport, o il turismo… ma sinceramente a vedere letterine di babbo natale presentate come schedule per i prossimi 30 anni… mi cadono le braccia.

Scusate per lo sfogo. Barista, per me uno Stravecchio, grazie.

Buzz, sta diventando un vizio, ma ti quoto in toto.

…e io mi associo convintamente…! :ok:

Siamo in tre. Ed anche per me uno stravecchio :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non posso che associarmi alla lieta compagnia, ma anziché uno stravecchio gradirei una coca :stuck_out_tongue_winking_eye:
Torniamo un secondo seri, purtroppo alla fine a mio giudizio si ricade sempre lì: o c’è una motivazione “seria” (50 anni fa ad esempio la “paura” dell’orso sovietico e del comunismo) oppure non si va da nessuna parte. Solo questo muove l’uomo comune. Fintanto che non c’è questa spinta come ha detto giustamente Buzz si taglierà e si taglierà per dare dove c’è una maggior richiesta.

E’ giusto quanto scrivi, però non bisogna dimenticare che agli albori del programma Shuttle, si erano già programmate missioni che sarebbero state lanciate all’incirca ogni settimana; un chiaro esempio è il rateo lanci che era stato previsto per il 1986, prima dell’incidente dello shuttle Challenger.

Facendo un confronto tra quanto era stato programmato per lo shuttle, e quanto programmato ora per SLS, la situazione si potrebbe ritenere similare.

Ora bisognerà vedere cosa si deciderà alla fine e quanti saranno gli stanziamenti messi a disposizione del programma; in base a questi fattori si potrà avere una più chiara “scaletta” delle future missioni.

Non posso che quotarti Vittorio… secondo me però gli stimoli di cui parli arriveranno nei prossimi anni… ci speri anche tu?

secondo me l’ attuale situazione di stallo (apparente o meno) , naturalmente non riferito
solo alla Nasa, potrebbe anche essere circostanza fisiologica del post-pionerismo
spaziale tenendo presente di quanto ha realizzato l’ Agenzia americana nel primo pionerismo astronautico e di cosa stiano adesso iniziando a fare molte agenzie spaziali di paesi
emergenti.

A dir la verità é dell’anno prima. Nella versione originale: Pressure Man, tradotto da noi in “Segnali da Giove” … sapete com’é, siamo in tema di Juno :wink:

Si, direi che ai giorni nostri se la vedrebbe davvero brutta :stuck_out_tongue_winking_eye:

Aspe’… SPOILER!
[move][shadow=red,left][glow=red,2,300]E’ quello dove qualcuno finge di ricevere segnali da Giove per organizzare una spedizione che scenda fino ad un certo punto nell’atmosfera dello stesso, e ne approfitta per catturare dei carboidrati da riutilizzare per nutrire le masse della Terra?[/glow][/shadow][/move]

Ma che bisogna fare in questo forum per non inserire spoiler?

Qui un interessante documento che sintetizza le varie tappe di sviluppo mettendo a confronto gli attuali 4 scenari possibili di budget, da quello “worst case” presentato nella notizia di apertura del thread ad altri via via più aggressivi.
http://images.spaceref.com/news/2011/NASA.SLS.Budget.Aug.2011.pdf

Forse ci siamo:
http://www.spacepolitics.com/