Spacecraft Thermal Vacuum Test

Prima di testare in volo il sistema CM BlockII-SM, furono eseguiti due test a terra denominati Spacecraft Thermal Vacuum Test: 2TV-1 (STVT).

In queste righe descrivo brevemente il Primo dei due test effettuati.

Iniziato il 16 Giugno 1968, terminato il 24 Giugno per un totale di 177 ore di simulazione continuative. Tale test fu effettuato nella camera a vuoto A del laboratorio di simulazione spaziale della NASA al MSC.

L"equipaggio era formato da
J. Kerwin (comandante) medico, voluto personalmente da Dick Slyton in quanto riteneva indispensabile che un “dottore” potesse rilevare di persona gli effetti di un volo.
V. Brandt (pilota CM) astronauta ancora senza voli all’attivo.
J. Engle (pilota LEM) con all’attivo voli col X-15.

L’obiettivo del test era di verificare il sistema CM-SM nella versione BlockII, nelle condizioni le piu’ vicine a quelle del reale ambiente spaziale.

Il CM denominato CM-098 rea identico a quello poi utilizzato nel volo di Apollo 7 (CSM-101).
Si testarono la struttura interna ed esterna del Modulo di Comando, verificare la struttura dello scudo termico e le caratteristiche delle celle a combustibile. Altresi si verificarono tutti i sottopostemi elettrici al freddo dell’ambiente spaziale. Si testo’ attivamente anche il funzionamento dell’Environmental Control System (ECS).

L’equipaggio provava, per la prima volta, le nuove tute A7L, indossate per tutto il periodo del test.
Chiuso il portello del CM la camera A fu depressurizzata e raffreddata alle condizioni dello spazio; una serie di potenti proiettori simulavano la luce solare al di fuori dell’atmosfera e si provo’ anche il Controllo Passivo della Temperatura (poi comunemente detto Space Barbecue), caratterizzato dalla rotazione longitudinale del sistema CSM.
Il Modulo di Comando fu pressurizzato e la miscela d’aria era composta da O2 (60%) e N2 (40%).
Poco dopo pero’ la pressione della Camera a Vuoto risali’ al valore di 45 Km; cosa che non impedi’ il prosieguo del test.

L’equipaggio durante i momenti “morti” ingannava il tempo giocando a carte e redigendo un accurato diario di bordo. Un vero, serio inconveniente turbo’ pero’, l’armonia degli astronauti: il malfunzionamento della toilette; l’urina, non essendoci un vuoto assoluto non fuoriusciva da CM e si ando’ a depositare sul fondo dello stesso rendendo dopo poco l’aria nauseabonda.

Al termine delle 177 ore l’equipaggio termino’ il testi avendo compiuto tutti gli esperimenti e il sistema passo’ positivamente le prove.

A questo punto prima d’effettuare il volo dell’Apollo 7 bisognava attendere la cosiddetta fase 2 del
2 TV-1. Ma di questo parlero’ successivamente.

Oggi il CM-098 e’ esposto al Museo della Scienza di Mosca.

Grazie per l’ottima descrizione di questo test di cui non conoscevo l’esistenza :wink:
Per curiosità, qualcuno più ferrato di me in latino sa cosa significa il motto sul mission patch?

Dovrebbe essere qualcosa tipo:
L’uccello orgoglioso con la coda pesante

Ma premetto che a liceo, io e il latino non andavamo molto d’accordo…

Più che altro, c’è qualcuno che sa il perché di quella frase?

EDIT
Google ha svelato l’arcano:

The crew had designed their own mission patch, wich was worn on their spacesuits during the test. It resembled the NASA “meatball” insignia, and featured a roadrunner as well as the Latin phrase “Arrogans Avis Cauda Gravis”. The roadrunner was a Texan bird, perhaps best known as a cartoon character that was perpetually chased across the desert by Wile E. Coyote. It was symbolic for the period 1967-68 during wich the pace of work at NASA was very fast. More importantly: it didn’t fly, making it a perfect symbol for 2TV-1. The Latin phrase was a reference to the slogan “The Proud Bird With The Golden Tail”, that Continental Airlines used during those days to describe their fleet. “Arrogans Avis Cauda Gravis” means “The Proud Bird With The Heavy Tail”, again emphasising that 2TV-1 was not going anywhere.

Dunque, come spesso accade, anche dietro questa patch c’è un pizzico di umorismo da parte della NASA.

l’uccello imperioso ha la coda autorevole

cauda era anche uno nei nomi che indicavano il pene! :grin:

Fantastico…

Certo che le missioni apollo costituirono veramente un vero e proprio “mondo” a parte…
Non si finisce mai di aggiungere nuovi particolare e nuove “chicche”.