Spazioporto sull'Everest?

Salve, mi chiedevo se lanciare un vettore da un’altitudine molto elevata (+6000 m) ha qualche miglioramento concreto sulle perfomance del razzo. Per esempio un missile come l’Electron ma a combustibile solido potrebbe essere portato in una piazzola a 6000 metri tramite un elicottero e, dopo essere stato controllato dai tecnici scesi dall’elicottero, venire lanciato. La rampa di lancio non dovrebbe essere molto sofisticata: una piazzola di cemento e un sostegno per il razzo. I vantaggi dovrebbero essere un maggiore carico utile, perché il razzo non deve attraversare la fase più densa dell’atmosfera. È una cosa fattibile o ho sparato una cavolata?

P. S. Il titolo è provocatorio, è ovvio che non si può lanciare SLS da 6000 metri.

Come si dice dalle mie parti: “la spesa non vale l’impresa”.

4 Mi Piace

Il costo iniziale per l’infrastruttura è molto alto, soprattutto non credo elicotteri cargo possano arrivare a quella quota. Il razzo qualcosina guadagnerebbe in prestazioni. Infatti si fa già di lanciare razzi da 12.000 metri di quota :wink: partono dall’ala di un aereo, non da una piazzola però.

7 Mi Piace

Non dimentichiamo gli alti costi di gestione e i limiti operativi per il personale. I tecnici dell’osservatorio radioastronomico ALMA in Cile, per esempio, per lavorare a un’altitudine di oltre 5000m devono seguire rigorosi controlli medici e procedure perché a quelle quote è difficile anche respirare.

6 Mi Piace

Il Chinook può arrivare fino a 5600 metri:

Comunque io pensavo che il costo di questo sistema fosse minore rispetto all’aviolancio, ma evidentemente se si è scelta sempre la seconda opzione non è così😁.

Bye

1 Mi Piace

Scott Manley ha fatto un video dettagliato in merito.

Spoiler: no.

9 Mi Piace

Non sono sicuro che quel valore di tangenza sia a pieno carico :slight_smile:

1 Mi Piace

Tutte queste cose sono piu’ costose e meno efficaci di un booster riutilizzabile. Quindi superate dai fatti.

In particolare anche un ipotetico booster che impone un MECO a relativamente bassa quota, diciamo 8800 metri, lancerebbe comunque il secondo stadio con una significativa componente verticale di velocita’ e questo ha un effetto positivo sulle prestazioni del lanciatore molto piu’ che partire da fermo in quota.

Ovviamente non ha senso fare un booster che si stacca cosi’ in basso… se non perche’ vincolato dall’uso di motori atmosferici, ma questa e’ un’altra storia.

Il lancio da aerei e’ orizzontale o quasi, fanno delle manovre per ottimizzare la componente verticale della velocita’ ma l’efficacia e’ limitata.

La velocita’ verticale riduce le “gravity losses” permettendo un rapporto spinta/massa minore (quindi motori meno grandi/numerosi e in definitva un miglior rapporto di massa che e’ l’altro fattore importante nell’equazione dei razzi) e contobuisce al delta V (ma la cosa piu’ significativa e’ la prima). E’ un effetto importantissimo, infatti piu’ che lanciare da fermi dalla cima di una montagna sarebbe utile (ma proibitivo) fare un binario lungo il declivio su cui accelerare il veicolo. Poi ci sono gli effetti indicati da Scott Manley: migliore efficienza e meno vincoli dei motori in quota, meno “drag losses” e trascurabile meno gravita’.

In sintesi, il successo dei booster riutilizzabili ha reso in buona parte superate molte soluzioni vagheggiate prima, di cui e’ piena la rete, come catapulte e binari, lanci in quota o da palloni, aerospike e altre soluzioni per migliorare l’efficienza dei motori a livello del mare ecc.

Se il primo stadio costa solo il prezzo del propellente e una quota di ammortamento e manutenzione “da aereo” (ancora non ci siamo, ma ci avviciniamo) lo scenario cambia del tutto, queste cose non servono piu’.

Il tema adesso e’ il riutilizzo del secondo stadio.

4 Mi Piace

Sinceramente non lo so anch’io, su Wikipedia non c’è scritto e a pieno carico o meno.

Comunque, per curiosità, il record di tangenza massima per elicotteri è detenuto dall’Eurocopter AS350 che nel 2005 ha sorvolato nientemeno che la cima dell’Everest.

2 Mi Piace