Starlink - La costellazione di satelliti di SpaceX per i servizi Internet

Fotografia di Giuliano e Alessandro Carrozzi - La costellazione dei satelliti Starlink ripresi dal Monte dell Guardia (RE) la sera di Natale 2019 - Canon EOS 6D con Samyang 14mm. Scatto da 5s a f/4 400 ISO
Rielaborata da me

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Questa è di Riccardo D’Angelo da Roma. Si riconosce bene Cassiopea.

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IU4FNO e IU4FNP, li conosco Alle e Giuliano :smiley:

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Sto facendo un po’ di ricerca per capire meglio come trovare il trenino a distanza di tempo, soprattutto per i prossimi lanci.

L’app ISS Detector si era trovata bene dopo il primo lancio a nominare “leader” il primo della fila e “trailer” l’ultimo. Ha ripetuto questo modus operandi anche per il secondo batch, ma mano a mano che si distribuiscono questo metodo perde di valore.

L’app di Heavens Above, invece, li cataloga uno per uno, ma per capire quali Starlink fanno ancora parte del gruppone ravvicinato sono andata su Satflare, dove l’animazione interattiva li numera, cosa che il sito di Heavens Above non fa.

Ora, il Leader del secondo batch per ISS Detector è il nr. 1044, che per Satflare è uno dei due appaiati in coda al trenino (quello di sinistra). Il trailer, che dovrebbe essere dietro, è il 1036, che secondo Satflare è quello appena davanti al 1044.

Ne deduco che dopo un paio di settimane dal lancio il sistema di ISS Detector diventa inaffidabile, come suggerisce il buon senso, e sempre che Satflare abbia ragione.

Al momento, fra i primi del gruppo dovrebbe esserci il 1013

e fra gli ultimi il 1031. In questo sono d’accordo sia Satflare che HA.

Così se volete mettervi delle notifiche sull’app di Heavens Above sapete quali numeri scegliere.

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Ottimo, al prossimo passaggio sarò pronto con camera. Di quanto consigliate di farli lunghi gli scatti? Quando sono raggruppati passa velocemente il trenino.

Leggermente più veloci della ISS.
Come vedi dagli scatti postati qui, saranno distanziati l’uno dall’altro più o meno 10-15 secondi

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Stasera (7 gennaio) ci sarà un bel passaggio del secondo batch di Starlink.

Il trenino si è separato in 2.
Il primo gruppo compatto sarà sull’Italia alle 18:17 circa

Il secondo gruppo, più allungato, alle 18:38

In questa ultima immagine, giusto per avere un’idea, sono in evidenza le orbite del primo e secondo batch (in verde) e del terzo (in bianco)

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C’è una app per iOS che indica dove e quando guardare? Simile a quelle per la ISS?

Cerca “satellite tracker”, “satellite pass” o semplicemente “satellite” nell’App Store. Oppure visita il sito di Heavens-Above dal browser del tuo dispositivo iOS perché è ottimizzato anche per dispositivi mobili.

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Gia’ postato ma qui si vede bene quando e’ avvenuta la separazione tra il gruppo rimasto a 350km di altitudine e quello che e’ salito oltre i 550km:

https://twitter.com/planet4589/status/1210784150770176002

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Istruzioni per la nuova funzione (beta) dedicata a Starlink di Celestrak:

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Lo strumento definitivo.
Lo guardavo ieri, ma la versione beta non era ancora stata rilasciata. Ora è tutto molto più semplice.

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Tutorial video

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E’ arrivata la spiegazione, molto ben documentata, su come fanno a coprire 3 piani orbitali con un solo lancio.

Quindi niente riaccensioni e niente modifiche al meccanismo di rilascio.

Se ho capito bene durante la risalita una parte dei satelliti resta a 350km solo per il tempo necessario perche’ la precessione li porti sull’orbita voluta prima di ricominciare a salire. Niente consumo di propellente aggiuntivo, quel krypton era gia’ messo in conto per la risalita alla quota di esercizio.

Correzioni e precisazioni dei piu’ esperti potrebbero essere necessarie :wink:

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Una domanda che mi frulla da uno po’… Una volta che il servizio internet verrà fornito, sarà necessaria un’azienda intermediaria nel paese di residenza dell’utente, e chiunque, una volta reperita l’antenna necessaria, potrà autonomamente stipulare un contratto direttamente con space x? Questo vorrebbe dire che qualunque cinese, saudita o iraniano potrebbe navigare senza che le autorità possano impedirtelo. O proprio l’acquisto dell’antenna sarà regolata dalle autorità locali (se non la compro di contrabbando…)

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… O é sempre necessaria un’azienda locale che distribuisca il servizio, a seconda della normativa?

Non credo SpaceX abbia ancora pianificato il servizio al di fuori degli USA…
Vedremo cosa farà negli States e possiamo immaginare che nel ‘mondo occidentale’ la metodologia commerciale sarà comune.

Nei paesi in cui non vi è libertà di accesso ai servizi internet probabilmente dovranno esserci degli accordi commerciali speciali.

Certamente inizialmente lasciare ai vari provider locali esistenti la parte burocratica e commerciale potrebbe essere una rapida soluzione.
Conoscendo però la metodologia ‘disruptive’ di Musk non mi sorprenderebbe decidesse di entrare direttamente sul mercato come competitor.

felice di sbagliarmi rimango dell’idea che dietro starlink ci sia la difesa americana. Dopo il casino huawei mi sembra troppo una coincidenza la spinta per una infrastruttura globale di queste proporzioni. Per difesa non intendo solo l’uso di comunicazioni su una piattaforma più controllabile ma, ad esempio, la possibilità di ricorrere ad armamenti a pilotaggio remoto ad oggi impossibile. Se così fosse si tratterebbe comunque di informazioni classificate, quindi non credo lo sapremo per mooolto tempo.

Per l’uso civile fuori dagli states secondo me di acqua sotto i ponti dovrà passarne ancora tanta

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Boh… perche’ dovrebbero rinunciare ad incassare valuta e a far transitare tutte le informazioni che si scambiano gli altri su una infrastruttura che controllano loro come ai bei tempi invece che i cinesi?

Io invece penso che Starlink, vista da una certa distanza, sia la diretta conseguenza della riutilizzabilita’ dei lanciatori e della riduzione del costo di accesso allo spazio per qualcuno che di conseguenza come “early mover” va a conquistare quote di mercato e a riempire gli spazi prima che arrivino gli altri.

Non lo sapevamo ma probabilmente nel momento in cui lanciare tanti satelliti a costi piu’ bassi diventa possibile si spostano i break even economici, la creazione di un mesh di telecomunicazioni globale in 3 dimensioni, che raggiunge ogni angolo, era solo una questione di tempo. Anche senza militari e visioni di futuri multiplanetari.

Ricordo che ai tempi del SETI una delle principali critiche al progetto era che una eventuale civilta’ avanzata avrebbe utilizzato comunicazioni fortemente direzionali, sia in alta frequenza che laser e chissa’ che altro fortemente codificate. Comunicazioni che di conseguenza non avremmo potuto intercettare se non intenzionalmente puntate nella nostra direzione e rese facili da leggere e decifrare.

Ecco, ora ci siamo quasi.

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Per completezza, posto anche il grafico dei satelliti launch 2. In rosso il black Starlink, poi osservazione mia, al contrario che nel precedente launch 1… forse abbiamo un satellite difettoso? Parlo di quello che non sale…