Starlink - La costellazione di satelliti di SpaceX per i servizi Internet

Penso stia semplicemente citando

Prima di tutto l’ha detto lui

Secondo esiste un po’ di teoria a riguardo ed i miracoli non si fanno

Qui c’è tutto

Iridium ha un antenna “filare” (anche se non è esattamente così…) perché deve trasmettere pochissima banda (max 64kbps) ed allora il guadagno di antenna conta poco rispetto al rapporto S/N di un tratto lungo di atmosfera

Ma se devi fare centinaia di km a banda larga (decine di Mbps) un pizza box phase array è obbligatorio perché il canale di trasmissione quello è e non si può migliorare, per cui serve un guadagno di antenna importante e in questo caso conta la geometria e la fisica…

Io teoria andrebbe bene anche una antenna ad alto guadagno (es. un paraboloide) motorizzata per seguire il satellite. Senonche’ oltre all’ingombro e alla complessita’, per evitare perdite di segnale durante il cambio di satellite e per fare eventualmente da relay, sarebbero necessarie due antenne motorizzate per ogni stazione. Cosa complicata, costosa e improbabile, anche se non si sa mai.

Una teoria che circolava in rete, anche a seguito di quanto affermato da EM, e’ che l’anenna potrebbe essere motorizzata su una sola dimensione per regolare l’azimut, mentre l’alzo sarebbe regolato da un phased array monodimensionale, facendo fare a ciascuna tecnologia quello per la quale funziona meglio. E’ solo una teoria di un forumista, niente di piu’… e resterebbe il problema del glitch con il cambio di satellite.

Yet another tracker. Tnx Micol for sharing

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Anche il celeberrimo Thierry Legault ha fatto una bella osservazione degli Starlink e come si vede chiaramente dal video il Darksat non è #micatanto Dark.

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McDowell però dice che la parte dark non è ancora necessariamente rivolta verso Terra. Dobbiamo aspettare che sia in orbita operativa.

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Cercando info su qual è la parte dark, Universe Today afferma, come sospettavo, che SpaceX non ha ancora fornito immagini di questo Draksat. Le avremmo già viste girare, ma non si sa mai.

To date, SpaceX has not released images of just what ‘DarkSat’ looks like up close.

il mio primo pensiero vedendo uno starlink è:

anche se il corpo satellte è rivestito di nero, il panello solare rimane comunque l’area più rilevante in termini di dimensioni.

cercherò qualche info in più, ma nel frattempo rimango scettico sulla utilità di questa soluzione (se pur parziale)

In teoria il pannello solare non dovrebbe riflettere un granché, assorbe la luce.

É da vedere, quando sono rilasciati si posizionano per ridurre al minimo l’ attrito, ed é soprattutto il pannello solare che riflette a terra. Una volta in posizione, il pannello dovrebbe essere in direzione diametralmente opposta alla terra e quindi influire minimamente. I primi starlink lanciati se guardi bene sono aumentati molto di magnitudine.

@EmaDipi diametralmente opposto quando lo tieni allo zenit. Forse in elevazione da comunque un certo contributo.

Dobbiamo sperare i Thierry legault e in qualche sua foto… Quasi quasi Ci mando un tweet

Credo che se fosse il pannello solare vedremmo un flare dato dalla momentanea inclinazione del pannello a favore sia nostro che della fonte di luce, non una luce costante. La ISS è un buon esempio.

Se sbaglio smentitemi aiutandomi a capire, grazie. :smiling_face:

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I moduli abitativi della ISS penso siano meno riflettenti rispetto ai pannelli, anche perché se fai uno scatto a lunga posa noti bene come riflettono più i pannelli solari, rispetto ai moduli abitativi. Di preciso non so dirti chi fra il corpo (piatto) dello starlink ed il suo pannello solare sia più riflettente.
Ragionavo solo che quando si dispiegano immagino cerchino di fare il meno attrito possibile “coprendo” la vasta area del pannello con il corpo del satellite. Chi ne sa qualcosa in più ovviamente esponga la sua.

Questo é un mio (pessimo) scatto della ISS, vicina allo zenit si nota bene la transizione fra pannelli e moduli.

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Se non in una posizione favorevole, i pannelli della ISS riflettono poco.
Sono i radiatori e le truss in metallo a riflettere.

(Sempre Thierry: https://www.skyatnightmagazine.com/author/thierrylegault/)

Perciò penso sia proprio i corpo piatto, bianco, dello Starlink stesso a riflettere.

(https://www.starlink.com/)

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Concordo con Veronica, chiunque abbia fatto fotografia alla ISS con il telescopio sa che la parte più facilmente sovraesposta della ISS sono i moduli, i pannelli solari invece sono molto più difficili da vedere perché più scuri e (ovviamente) rivolti verso il sole e con angoli elevati.
Inoltre il riflesso di un corpo piatto è praticamente istantaneo e limitato nello spazio, come lo erano i flare Iridium che erano provocati da un’antenna piatta, mentre il riflesso di un corpo cilindrico è molto più stabile al variare degli angoli fra sorgente di luce, corpo riflettente e osservatore, come appunto è stabile la luminosità della ISS durante un passaggio, la quale risulta illuminata ma non provoca flare.

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Non sono sicuro di aver capito cosa dici.
Che io sappia, i pannelli solari non vengono orientati in base alla direzione del moto, ma in base alla direzione del sole: si vuole avere i pannelli il più possibile perpendicolari al sole…

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L’efficienza del solar array dipende dall’angolo di incidenza della radiazione luminosa.
Quindi posizionare la superficie dei pannelli perpendicolare ai raggi del Sole è la configurazione che produce maggior potenza elettrica.

Questo però non è sempre la cosa ideale, perché l’energia prodotta si deve utilizzare tenendo conto del bilancio energetico della stazione, altrimenti va dissipata in forma di calore. E sappiamo quanto sia più complesso il bilancio termico di una spacecraft.

Quindi, secondo me, i pannelli della stazione vengono orientati non per avere il massimo rendimento possibile, ma per produrre l’esatta potenza necessaria in quel determinato momento (ovviamente con dei margini conservativi).

Ok, quindi un altra spiegazione perché durante la fase di dispiegamento i sat siano più visibili?

(Per chiarezza stavo cercando di capire questo Tweet)

La letteratura dice che quando i satelliti sono a bassa quota si posizionanono in low-drag configuration che pero’ comporta la riflessione o la trasmissione di una maggior quantita’ di luce verso la Terra.

Come sia esattamente questa posizione e’ una curiosita’ che prima o poi vorremmo toglierci. Posso supporre che sia o di taglio, come un’ala, o per il lungo, come una pinna di coda, come mi pare dica EmaDipi non solo per ridurre il drag ma, penso, anche per una questione di stabiita’ aerodinamica.

Pero’ come dice Buzz e’ anche necessario che il pannello prenda tanta luce solare, anche perche’ proprio in questa fase ha bisogno di alimentare i motori a ioni per risalire di quota.

Posso supporre, ma e’ un ragionamento mio, che comunque quando il satellite e’ vicino al terminatore, cioe’ proprio nella fase piu’ critica per l’inquinamento luminoso, il pannello sia tenuto verticale con la faccia attiva rivolta il piu’ possibile verso il sole, salvo l’angolo imposto dall’inclinazione dell’orbita e dalla neccessita’ di opporre la minima resistenza aerodinamica. Anche con un azimut di 55 gradi (l’inclinazione orbitale) abbiamo sempre il 60%-80% di luce raccolta rispetto al massimo teorico… applicando a spanne la trigonometria.

In altre parola al terminatore il sole e’ orizzontale rispetto alla superficie terrestre, per questo servirebbe il pannello in posizione verticale salvo che allineato lungo la direzione del movimento.

Tutto questo e’ conseguenza del fatto che i satelliti vengono rilasciati ad una quota molto bassa, spingendo al massimo il payload possibile per il F9, poi pero’ devono risalire di quota con poco drag e tanta energia solare.

Come al solito se ho scritto inesattezze o supposizioni non condivisibili correggetemi.

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Questi satelliti hanno un altro obbligo, in fase operativa devono tenere la faccia -Z al nadir per permettere il funzionamento delle antenne, quindi cambiare assetto (come la ISS) e intanto manovrare i pannelli per il migliore orientamento. Dato che non si è mai visto un vero disegno tecnico di uno Starlink non ho idea di dove abbiano i propulsori, ma immagino che durante la fase di spinta debbano avere ancora un altro assetto. Insomma, come al solito è difficile capire senza avere dati.

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