Starship Starhopper

Ancora di più preoccupa… costruiscono un veicolo orbitale cosi all aria aperta senza alcuna copertura? O.o

Il filmato delle piastrelle postato da Lupin è molto pittoresco, ma mi sembra che le temperature ed i flussi da sopportare non siano neanche lontanamente paragonabili alla fiamma di una torcia a gas… boh!
Nel tweet EM parla di 1650 K, ovvero 1380 °C. Mi sembrano pochi per un rientro orbitale.

La questione della temperature è dovuta al fatto che adesso pare SS abbia uno scudo termico “ibrido”. Le parti che verranno esposte a stress termici intermedi saranno protette da queste piastrelle ( ceramica? non viene detto). La parte con maggior stress (presumibilmente la pancia rivolta verso Terra), sarà protetta dal già menzionato sistema “attivo”.

Per il testing con torce… beh non mi esprimo…
Metodo NASA è “leggermente” differente
https://www.nasa.gov/centers/ames/thermophysics-facilities/arcjet-complex

la temperatura dipende dalla dimensione dell’area che colpisce l’atmosfera, maggiore è l’area, minore è la temperatura che raggiunge. Una nave simile allo starship era lo shuttle, che raggiungeva temperature sulle ali di 1650 kelvin, la Orion quasi 2400 kelvin, le capsule apollo fino a 3000 kelvin

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grazie per il benvenuto,

Ci sono anche altri modi per evitare il riscaldamento eccessivo, come si usò per le missioni Apollo, che rientratono con una manovra di boost-glide (parziale). Sono previste anche per la capsula Orion, con manovre multiple. SpaceX ancora mi pare non abbia mai accennato a questa opportunità.

Un’altra occhiata dall’alto a pochi giorni dalla prima accensione.

Altro test di riempimento.

Sono d’accordo con Marco, il modo con cui la SpaceX sta assemblando l’hopper lascia perplesso anche me.

Uno dei grandi punti di forza dell’accoppiata Dragon/Falcon 9 sta proprio nella metedologia “alla russa” di assemblaggio orizzontale e rapida erezione e lancio minimizzando, in tal modo, il tempo di permanenza sul pad (vicino al mare per giunta) che è stato, da sempre, uno dei punti operativi più deboli e rischiosi della NASA.

Premesso ciò sono necessarie alcune riflessioni sull’argomento affascinante ma alquanto eterodosso:

  1. Così come già accaduto per l’hopper del Falcon 9 questo dello Starship è mera “ferraglia” di prova, non volerà mai (ripeto mai) nello Spazio così com’è pertanto lo possono assemblare come vogliono (ossia anche “sporco e veloce”). Voglio proprio vedere se e quando faranno il vero Starship lo assembleranno all’aperto, ma nutro fortissimi dubbi in merito.
  2. Lo scudo termico è (stando a quanto dichiara Elon) in acciaio, il fatto che nel video del test appaiono piastrrelle esagonali non vuol dire che non siano fatte di acciaio (appunto). Lo scudo termico è attivo in modalità dinamica ed adattiva ovvero si “attiva” alla bisogna, non sarà un test con la fiamma ossidrica che ne convalida le caratteristiche.
  3. Quando Elon dichiara qualcosa, aldilà dell’impronta “naif” che si porta appresso, dobbiamo ricodarci che alle sue spalle operano migliaia (oramai tanti sono) di ingegneri della SpaceX i quali hanno oggettivamente affrontato e risolto problemi che sembravano fino a poco fa irrisolvibili, dunque Elon ha le sue esigenze di comunicazione e marketing ma non prendiamo automaticamente le sue parole per castronerie considerando quanto detto sopra a proposito del personale SpaceX.
  4. Questo hopper è essenzialmente un banco prova volante per i motori Raptor e da tale dovrebbe essere trattato aldilà del suo “look”. Se poi si evolve in qualcos’altro solo col tempo lo potremo scoprire.
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Grazie @archipeppe

Giusto per agevolare la lettura futura di questo topic, anche se il sistema ha messo una nota al proposito poco sopra, il mio messaggio cui fai riferimento e vari interventi OT che ne sono seguiti sono stati scorporati e spostati qui.

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Il fatto che l’hopper abbia l’apparenza del futuro Starship non deve fuorviare, si tratta sempre di un accrocco fatto per testare i motori a quote medio-basse.

Il punto è che Elon (ed il suo reparto di marketing) deve aver imposto che fosse anche simile al quello vero al solo scopo di scattare la famosa foto di gennaio con la tuta SpaceX sotto, e spiega non solo perché in quella foto apparissero i simulacri di tre motori Raptor ma spiega soprattutto lo “strano” incidente occorso con la bufera di vento.

Evidentemente per la scattare la famosa foto l’ogiva (nosecone) era stata semplicemente “appogiata” ma non fissata sul resto della struttura di volo, dunque al primo colpo di vento forte il tutto è stato sbalzato via.

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Mi trovi d’accordo sulla mera “ferraglia” nel senso stretto del termine, sul fatto che sia una struttura con la funzione di banco prova dandogli l’aspetto di quello che dovrà essere il prodotto finale (che sarà ben diverso). Magari lavorare a due passi dalla sabbia sollevata dalla brezza oceanica non sarà il massimo ma sarebbe bello sapere quale genere di test hanno in mente di fare. L’impressione é che nonostante i costi dei cantieri e della logisica questo sia un primissimo step di una fase di sviluppo ben più lunga.

ed in ogni caso le parti sensibilissime sono i serbatoi che non devono avere sabbia e polvere dentro ed i motori idem. i secondi li puoi proteggere facilmente con dei tappi soyuz style e i primi…magari i flussaggi di questi giorni servono anche a quello.

OK, ci siamo.
Tra 24 ore ( o al massimo entro 72) sapremo se la sabbia e la salsedine danno fastiodio allo Hopper.
Compro i popcorn

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  1. Così come già accaduto per l’hopper del Falcon 9 questo dello Starship è mera “ferraglia” di prova, non volerà mai (ripeto mai) nello Spazio così com’è pertanto lo possono assemblare come vogliono (ossia anche “sporco e veloce”). Voglio proprio vedere se e quando faranno il vero Starship lo assembleranno all’aperto, ma nutro fortissimi dubbi in merito.

Ma Musk ha dichiarato:

We decided to skip building a new nosecone for Hopper. Don’t need it. What you see being built is the orbital Starship vehicle.

Che è la cosa che mi lasciato più perplesso e dubbioso.

scusate, ma in un futuro impiego su luna e marte (sopratutto il secondo) le condizioni in cui si troverà ad operare la navetta non saranno anche peggiori?
questo non vuol dire che questi hardware sono pensati anche per resistere a certe “zozzerie”?

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Questo hardware credo sia molto, molto, molto, molto lontano da qualunque cosa potrebbe mai essere impiegata su Luna e Marte.

Un conto è avere il veicolo chiuso e sigillato. Un veicolo finito.
Un conto è costruirlo in quelle condizioni li (e quindi con tutte le componenti sensibili esposte a elementi ai quali non vanno esposte).

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chissà se SpX farà uno dei suoi soliti stream… speriamo! :slight_smile: