Quando tanti anni fa vidi per la prima volta “Destnation Moon” (in italiano “Uomini sulla Luna” di George Pal del 1950) trovai risibile ed irrealistica l’immagine della nave spaziale assemblata così all’aperto e nel bel mezzo del deserto abituato, com’ero, sin da piccolo a vedere l’integrazione del Saturn V nel VAB.
Adesso mi trovo davanti agli occhi le immagini della Starship e penso che, ancora una volta, la fantascienza degli anni 40 e 50 del secolo scorso si è rivelata più profetica di quanto immaginiamo…
Se uno vuole fare un modello finto a scala reale da mostrare in pubblico, ci sono materiali alternativi all’acciaio da usare in grado di dare una resa migliore del prodotto finale. Visto che stanno usando l’acciaio SPERO che abbiano intenzione di fare dei test di qualsiasi tipo.
Per restare in tema di anni '40, ti consiglio la serie TV Manhattan che mostra la situazione dei ricercatori a Los Alamos in pieno deserto e isolati dal resto del mondo per costruire e testare la bomba atomica.
Quelle barre orizzontali che uniscono le zampe all’interno della sezione cilindrica a cui sono fissate fanno pensare di più a un mockup o un flight article? Non sottrarrebbero un volume eccessivo per eventuali serbatoi in un flight article?
Credo anche io, penso sia una struttura posticcia e semplice a traliccio per avere la forma e il CG voluti, con il semplice scopo di collaudare il sistema di controllo in volo.
Pur se fisse hanno esattamente la stessa configurazione a triangolo delle gambe del F9.
Io mi chiedevo invece se verranno carenate per farle diventare delle vere pinne, gia’ nel veicolo di test. Questo potrebbe permettere collaudi a maggiori velocita’.
Sul veicolo definitivo invece mi aspetterei che passino al “monoscocca”. Ma dipende anche da come saranno fatte eventuali superfici aereodinamiche mobili.
Beh oddio… Non mi occupo di strutture così grandi ma di mock up (di vari settori) me ne intendo un po’.
Una cosa del genere la puoi fare un acciaio, legno o vetroresina.
L’ultima la escludiamo perché lo stampo necessario si giustifica solo con la produzione di più di un singolo pezzo.
Il legno è facile e economico, ma per strutture così grandi comincia a diventare un incubo di deformazione e non può essere ovviamente usato conto un motore vero che spara fiamme per decine di metri.
L’acciaio è sufficientemente economico, soprattutto usando semilavorati standard, puoi rendere la struttura “solida a piacere”, puoi lavorare in esterna senza condizionamenti meteo, saldarlo è molto più semplice degli altri metalli…
Per quanto mi riguarda metteranno i 3 motori, 2 serbatoi ridotti che simulano gli quelli che nel vero progetto dovrebbero contenere il propellente riservato all’atterraggio e faranno qualche saltello.
Eventuali varianti possibili secondo me:
test RCS che usi il metano
se raggiungeranno altezze e velocità un po’più interessanti potrebbero pannellare le zampe per avere un comportamento aerodinamico più simile.
In effetti la struttura della parte inferiore, quella con le zampe per intenderci, anche a vista ha una struttura maggiormente ‘solida’ ed è lavorata in maniera diversa che la parte alta. Questo confermerebbe l’utilizzo dei tre motori Raptor (con piccoli serbatoi e magari zavorre per simulare i pesi reali) per piccoli salti.
Comunque, guardando l’immagine dall’alto il ‘cantiere edile’ non è poi tanto piccolo…
Come tutti i simulacri strutturali volanti che sono stati spesso usati nel mondo dell’aviazione, siamo di fronte ad un oggetto che deve avere delle capacità e prestazioni simili a quello reale (per la parte di missione che interessa, in questo caso il decollo è l’atterraggio) senza necessariamente esserne la riproduzione fedele.
Del resto anche il Grasshopper è del Falcon 9 non era affatto identico a quello poi divenuto operativo.
Un po’ piu’ slanciato di cosi’, ci sono altri pezzi a terra. Il “piccolo interstage” (che interstage non e’) probabilmente verra’ montato tra la base e l’ogiva.
Una cosa però non mi torna. La Starship atterrerà utilizzando i propulsori e non i paracadute.
SpaceX ha abbandonato l’atterraggio propulso sulla Dragon, parliamo quindi di tre o quattro persone a bordo, in quanto ancora troppo pericoloso ed invece lo adotterà sulla Starship che di persone a bordo ne avrà decine.