Starship - Starbase / Boca Chica

Stanno veramente correndo per la presentazione di sabato… Hanno trasferito parte dei dipendenti di Cocoa e molti pezzin saldati soltanto a punti per essere rilavorati dopo la presentazione.

Comunque più corrono più, per me, cresce l’hype.

3 Mi Piace

L’unica mia paura è che facciano errori/danni per via della fretta.

2 Mi Piace

Sicuro.
Solo che al contrario della NASA dove l’errore (mishap) o peggio il fallimento di un test sono stati (sempre) vissuti come una catastrofe, nel caso della SpaceX vengono visti come parte integrante del processo di engineering second una certa “curva di apprendimento”.
Del tipo che se non fai, non sbagli ma se non sbagli non impari.

Chiariamoci, non è che l’errore oppure l’incidente se lo vadano cercando col lanternino, semplicemente non lo temono perché viene inquadrato come parte “normale” del processo di engineering.
E questa cosa qui nemmeno se la sono inventati loro, ma la praticano i russi da almeno 62 anni a questa parte.

La praticavano anche gli americani invero, sopratutto nel campo aeronautico nel corso degli anni 50 e 60 del secolo scorso, quando perdere velivoli sperimentali e prototipi (e purtroppo anche piloti) era parte integrante del processo di sviluppo di un qualsiasi nuovo aereo.
Se non ci credete basta leggere il libro-verità di Tom Wolfe “La stoffa giusta”.
E’ propria della NASA l’idiosincrasia verso l’errore e il ritenere un test fallito un possibile “show-stopper” per un determinato programma (forse in questa paranoia c’entra anche la politica).

Che poi di programmi fermati giusto sulla soglia ne hanno avuti tanti, quasi come se avessero paura di collaudarli per il rischio di fallimento, tanto che poi sono falliti lo stesso (sappiamo che non è così ma questa è l’impressione che lascia tutta la storia).
Non dimentichiamo però che la NASA nel campo del volo spaziale umano vanta il maggior numero di vittime 17 (14 in volo e 3 a terra) contro 4 russi (tutti in volo).

5 Mi Piace

Se vuoi andare ancora più indietro c’è il periodo gotico del medioevo con le relative cattedrali…

Per ora sembra utilizzi 4 moduli Tesla model S/X, quindi 400 Kw totale.
Cosa interessante:

Installata la nuova sezione conica che ha sostituito quella “venuta male”.

1 Mi Piace

Mating in corso in streaming. it’s huge

Absolute unit:

3 Mi Piace

Attenzione, non dimenticarti di Valentin Bondarenko e della sua bruttissima fine, similare a quella di Grissom, White e Chaffee. Anche i russi hanno avuto i loro morti a terra. Inoltre se vogliamo Gagarin fece la stessa fine di Elliott See e Charlie Bassett (anche se a dire il vero questi ultimi due non li hai contati).

La parte inferiore di Starship è stata vistosamente riposizionats.

2 Mi Piace

Le due sezioni sono ora molto vicine.

1 Mi Piace

Quindi la prossima immagine che vedremo sarà vera o un ennesimo fotomontaggio? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Questa accelerazione nella fase di montaggio del prototipo Mk1 pare solo propedeutica per l’aggiornamento di Elon Musk previsto per il 28 settembre…
Solo un bello sfondo… purtroppo.

Dai dai, non ti rattristare, quando ti ricapita di vedere un cantiere cosi luccicante :joy:?
Toh un Nose Port per tirarti su di morale :wink: , cooking dinner while watching cranes goin up and congress get to 219 deps, vedo stanno riattaccando il quadrato di metallo, sta facendo ottimi zoom sul cantiere SPadre in questo momento (link sopra dello streaming)

Black Holes

e vale anche sottolineare il momento in cui un operaio di SpaceX porta i ghiaccioli a Mary (che è stata invitata nel mentre alla presentazione)

3 Mi Piace

Sbaglio o tra le piastre esterne si nota un pochino di ruggine? Vedo colature brune e accenni di arancio ruggine.
Immagino che per un modello di prova forse non sono molto indicative, perché con quelle colature sembra un vecchio silos volante.
In altri casi ci sarebbero squadre addette a spalmare polish e cera su tutte le superfici

Non l’ho dimenticato, non l’ho volutamente conteggiato dal momento che è morto a terra in una camera di prova ad ossigeno puro e non a bordo di un veicolo spaziale completo come accaduto all’equipaggio di Apollo 1.
Bondarenko è morto (come altri) durante l’addestramento, cosa peraltro accaduta anche agli americani ad esempio con l’equipaggio della Gemini 9 Basset e See morti durante un volo di trasferimento a bordo di un T-38.
Però non possono essere ritenuti morti “spaziali”.

Mi chiedo il motivo del vistoso gap tra le due fin ed il corpo cilindrico di Starship.
Lo spazio per le zampe di atterraggio?
Ancora una volta come possono essere solo due?
Per motivi evidenti di equilibrio devono essere almeno in tre.
A meno che non siano in quattro (come nel Falcon 9) e che l’altra coppia semplicemente non richiede un gap data l’assenza di fin da quel lato.

Boh…

6 gambe

Pur non condividendo i gusti musicali, questo è un bel timelapse dello spostamento di oggi pomeriggio

Avevo capito che questi prototipi se va tutto bene (e sarebbe un successo straordinario) sono destinati ad essere messi in orbita e deorbitati in modo distruttivo.

Quindi come mai tutta questa attenzione alle superfici aereodinamiche che potrebbero servire per la fase di rientro ma complicano le cose in fase di lancio?

Qui parliamo del primo SSTO della storia, anche se questo risultato e’ un sottoprodotto del testing incrementale fa impressione che ci mettano su tutta questa roba inutile e che consuma margini di progetto.

Anche le zampe e gli elementi aereodinamici necessari per l’hop da 20km non serviranno per l’eventuale messa in orbita finale…

Forse come al solito SpaceX cerca di fare due o tre gradini alla volta… o forse toglieranno tutta la roba inutile prima dell’ultimo lancio orbitale, che probabilmente nonostante le grandi prestazioni dei Raptor non ha grossissimi margini e quindi dovranno risparmiare fino all’ultimo grammo.

magari il rientro distruttivo serve anche per provare le la fase di rientro per la quale le superfici aerodinamiche sono state concepite

1 Mi Piace

E’ probabile che tu abbia ragione.

Ma significherebbe che hanno molti margini di prestazioni. In teoria SS dovrebbe essere un secondo stadio, con un rapporto spinta/peso non necessariamente elevato, con motori ottimizzati per il vuoto e progettato per raggiungere l’orbita con l’aiuto di un primo stadio gigantesco, il SH, oltre che riatterrare a serbatoi ormai vuoti… e quindi e’ assolutamente straordinario che pensino di fargli raggiungere l’orbita da solo, avendo anche i margini necessari per avere a bordo un sacco di roba utile per i test ma che durante questo lancio sarebbe solo peso morto. E dovrebbe succedere tra pochissimo in EM time.

Se ci riescono, tutte le considerazioni di cui sopra, mi fanno ritenere che sarebbe un lancio storico, una proof of concept che dimostra che si e’ aperta un’altra porta, anzi un portone. Poi fatto quello l’altro grande scoglio e’ il rientro e il riutilizzo, piu’ i soldi e il lavoro per mettere insieme SH e la sostenibilita’ economica del tutto…ma la meta si avvicina.