Altro bel render con risposta di Musk
Infatti mi chiedevo come avrebbero fatto a mettere SH e SS su quello stand. Adesso abbiamo una risposta.
E in effetti sul forum di NasaSpaceFlight.com si sono viste foto di una vecchia gru marittima, piuttosto grande, immagazzinata a Boca Chica, di cui non si conosce la destinazione d’uso.
Un nuovo sorvolo… Ma questa volta da parte di astronauti NASA:
De-tanking in corso, senza che sia stato completato il “normale” test.
Non è ancora chiaro se riproveranno, visto che manca molto tempo alla fine del periodo di chiusura strada richiesto, oppure se qualcosa è andato storto e per oggi ci si ferma qui…
Venting in corso, sembra proprio che il test, o quanto meno il primo test della giornata, sia concluso.
Test criogenico passato.
Le piastrelle termiche saranno anche sulla parte calda delle ali, ma si dovrà trovare un modo per impedire che le giunture tra flap e corpo principale si sciolgano per le alte temperature.
Ecco, questo è un punto critico della Starship.
Uno di quelli capaci di mandare in malora tutto un progetto.
Non ricordo se si erano fatte ipotesi su come le mattonelle dello scudo termico sono fissate al corpo del razzo. Comunque sia non sono incollate.
Attività del 9 ottobre.
Terzo test di pressurizzazione a temperatura criogenica per SN8.
In costruzione un edificio accanto al ristorante.
Musk non si riferisce ai giunti (verosimilmente cerniere) ma ai seals, intendendo che devono trovare un modo di chiudere il gap tra corpo e ala con un sistema che da un lato assicuri tenuta durante il movimento e dall’altro che regga la temperatura
Ancora una volta viene in aiuto della SpaceX la tecnologia russa: mi sembra di averne già parlato nel thread dedicato al Dream Chaser, i russi a partire dagli anni 60 del secolo scorso svilupparo il progetto Spiral 50/50 in risposta all’americano X-20 Dyna Soar.
Mentre il Dyna Soar fu cancellato nel 1963, i russi proseguirono il progetto Spiral sia pure a bassa intensità, tanto da avere un prototipo “full scale” pilotato e volante noto come MiG 105-11, sganciato in volo da un bombardiere Tupolev Tu-95 “Bear” (in codice NATO) circa a metà degli anni '70. Agli inizi degli anni '80 furono realizzati una serie di prototipi in scala noti come Bor-4 (Bespilotnye Orbital’nya Raketoplan - Aerorazzo Orbitale Non-Pilotato) che furono lanciati con dei razzi Cosmos, i Bor-4 tra l’altro contribuirono anche al programma Buran.
Sia lo Spiral sia i Bor-4 avevano l’interessante caratteristica di avere le semiali ripiegabili ed incernierate. Richiuse durante il lancio ed il rientro (massimo diedro) e aperte (diedro minimo) durante la fase di atterraggio. E’ chiaro che i russi devono avere risolto il problema sia delle cerniere sia dei seal, è altrettanto ovvio che tali soluzioni tecniche potrebbero fare la loro comparsa su uno degli Starship prima o poi.
http://ivak.spb.ru/kosmonavtika/morskaya-epopeya-bespilotnyh-orbitalnyh-raketoplanov.html
2 motori Raptor (uno dei quali con seriale SN39) sono stati trasportati al pad, sono stati avvistati nello stream di Lab Pader
Saranno montati su SN8, che ne prevederà 3.