Il fatto che ci siano comunque tanti prototipi è dovuto sì ad un aumento della velocità di produzione degli stessi, ma secondo me, anche dal “collo di bottiglia” generato a SN8: è rimasto quasi due mesi sul pad senza esplodere, permettendo così l’avanzamento di un discreto numero di seriali. Se fosse esploso al primo WDR probabilmente non saremmo a SN17 ma qualcosa indietro, complice il fatto che la forza lavoro doveva essere dirottata non più sull’assemblaggio di parti di nuove Starship, ma sulla finalizzazione della costruzione di SN9. A questi tempi vanno aggiunti anche i tempi per l’analisi e l’individuazione di eventuali punti deboli non scoperti prima.
Si hanno notizie di un possibile static fire in settimana? Credo che se SN9 dovesse veramente riuscire ad atterrare intera vedremo un’ulteriore accelerazione del progetto!
A quel punto si iniziera’ a puntare verso i voli sub orbitali (passando chiaramente per qualche lancio a 25/50/75 km di altitudine.
I primi test significativi dal punto di vista strutturale/termico credo saranno quelli a 75 km. Il veicolo dovrebbe raggiungere una velocità di punta non lontana dai 2000 km/h e temperature di centinaia di gradi
Rispondendo ad un commento simile, Brendan su Twitter faceva notare che i suoi diagrammi comprendono solo parti chiaramente identificate e assocciate con una certa sicurezza ai seriali mediante etichette o simili. Per cui alcune parti di SN13 e SN14 potrebbero essere nei tendoni o in strutture che impediscono una corretta identificazione.
Status dei prototipi al January 4, 2021 7:30 AM. SN10 non ha i flap inferiori installati, se fate caso c’è un piccolo spazio bianco tra la struttura e i flap stessi per mostrare la mancata unione.
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