In futuro, l’approccio “hardware rich” con molti rapidi tentativi sarà difficile da applicare ai voli orbitali. Fallire al rientro significa seminare detriti in mezzo Nord America (per esempio, pezzi del Columbia furono ritrovati in tre stati).
Dirigere i prototipi verso una piattaforma sull’oceano sarebbe più sicuro, ma anche molto più lento perché il bersaglio dovrebbe essere davvero molto lontano dalle coste.
Anche la perdita di controllo in orbita sarebbe gravissima: nel migliore dei casi avremmo un detrito molto grosso, nel peggiore, un rientro incontrollato.
Per quella data, il progetto dovrà essere validato preventivamente in molte più parti prima di essere provato.
Domanda, che tu sappia questo aveva qualcosa a che fare con il fatto che il pad orbitale non fosse pronto, oppure i primi test su SH (pressure test amb & cryo, WDR, static fire, ecc ecc) verranno anch’essi eseguiti sui pad suborbitali A & B dove vengono già testati i prototipi di Starship?
Che io mi ricordi, l’idea originale era utilizzare un adattatore per i pad suborbitali per poterci montare sopra BN1. Da BN2 in poi che io sappia i test saranno sul pad orbitale, anche perché già 3 raptor hanno fatto danni in passato, figuriamoci 4 o più. Probabilmente per dei test solo criogenici con LN2 i test si sarebbero potuti effettuare sulla piazzola usata per SN7.1, però non si sarebbe potuto testare con il simulatore di spinta.
Però poi hanno deciso di non testare BN1 (non so bene il motivo esatto purtroppo) e l’adattatore non è mai stato costruito che io sappia.
Comunque ho scritto che non era testabile perché l’anello che hanno tagliato via aveva la valvola di sfogo per il serbatoio superiore oltre a sensori vari, per cui da quando hanno tagliato via quel pezzo non avrebbero potuto fare praticamente nessun test.
Inoltre quando si parla di piani futuri tenete conto che a Boca Chica i piani cambiano così spesso che le informazioni che trapelano spesso non sono già più correnti, e spesso neanche gli impiegati conoscono l’ultima versione dei piani.
Il tubo in questione ha una placca a stella tipica delle saldature ai serbatoi e una staffa di sostegno nella parte altra, e di tubature cosi’ grosse all’esterno Starship non ne ha…
Dalla coibentazione. Io non metterei del coibente dentro un serbatoio di ossigeno liquido e presumo che anche quelli di SpaceX lo eviterebbero. Inoltre il diametro è piccolo rispetto a quello di un downcomer che deve alimentare tre Raptor ecc.
nel video postato da Lupin fanno riferimento ad un elemento del gse2-tank (minuto 17:00) e mi sembra lo stesso della foto di cui parlate, quindi in quei serbatoi non ci va ossigeno liquido o è un tubo esterno ?