Starship - Starbase / Boca Chica

Qualche dettaglio del booster 4

Mi chiedo se elementi così “piccoli” possano subire danni da velocità supersoniche (nel caso rimanessero esposti)

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Booster 4 sta per essere posizionato sul pad orbitale.

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Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Sorvolo del 8 settembre.

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A parte i getti d’acqua, che abbiamo scoperto ci saranno, non ho capito come devieranno le fiamme e relativa onda d’urto. Se hanno intenzione di lanciare da qui a Ottobre/Novembre non comprendo come faranno :thinking:

attività del 8 settembre, booster b4 istallato nuovamente sulla piattaforma di lancio

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Capisco possa essere una risposta insoddisfacente, ma in breve non lo sappiamo ancora.

Con la gestione dei gas di scarico dei motori SpaceX ha avuto un rapporto “difficile” nel passato, probabilmente sottovalutando il problema anche in termini di materiali cementizi con cui erano costruite le rampe di prova. Oppure, per metterla come Elon Musk argomenterebbe, in SpaceX potrebbero decidere di non installare nulla di specifico per scoprire se davvero un meccanismo ingombrante come un deviatore di fiamma sia davvero necessario.

Al momento mi pare evidente che la rampa di lancio sia un cantiere aperto, che rende difficile qualsiasi conclusione. In questo senso non possiamo affatto escludere che, anche se non ancora presente, un sistema di quel tipo possa essere installato più tardi, magari in corrispondenza dei primi static fire.

Non ci resta che aspettare con pazienza.

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Penso anche io che forse hanno stimato che l’altezza del pad potrebbe essere sufficiente. Escluderei comunque che non abbiano fatto calcoli. Hanno gia’ lanciato piu’ volte con i raptor, anche se ovviamente molti meno motori, ma forse sufficiente per mettere a punto qualche modello matematico. Se si rompe “troppo” allora correranno ai ripari (*)

Ovviamente, in pura filosofia di Musk evitano di ottimizzare l’inutile (optimize the pointless), undesign a manetta e le uniche cose che non si rompono sono quelle che non ci sono (ma questa e’ una frase di Henry Ford, giusto per dimostrare che non hanno inventato nulla).

(*) qui pero’ e’ un po’ troppo vicino all’abitato per fare botti troppo grossi, che e’ la vera questione dei prossimi mesi se no farebbero saltare qualche petardo presto.

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Vero che non sappiamo, ma un indizio lo abbiamo dalla intervista di everyday astronaut dove Musk cita il deviatore di fiamma tra le cose da non distruggere. Il fatto che dalle foto aeree non si vede ancora, potrebbe essere perchè non sarà una specie di tunnel ma magari uno scivolo sotto il launch table.
Ovviamente anche le parole di Musk non fanno una certezza, quindi si aspettiamo.

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Beh… che qualcosa debbano metterci mi sembra abbastanza scontato, anche solo un piano inclinato per non far riflettere l’onda d’urto addosso al razzo…

È che siamo abituati ai mastodontici sistemi russi ed americani…

un flame trench non sarà per ovvie ragioni(andava fatto prima della soletta) ma la piattaforma di appoggio è alta da terra, uno scivolo tra pavimento e piattaforma può fare già tanto. Forse il guaio a fare una cosa così è che essendo asimmetrico e vicino, forse la pressione differenziale tra i motori che buttano sulla parte alta e quelli che buttano sulla parte bassa dello scivolo può generare una asimmetria nella spinta nei primi metri, ma credo lo abbiano valutato e possano correggerla lavorando sulla parzializzazione dei motori. Come forse avevo già buttato lì, in questa fase il decollo è solo uno dei tasselli da testare e se per dormire più tranquilli partissero con il minimo numero di motori per avere una accelerazione accettabile ci starebbe tutta

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A proposito di Booster 4 questa sembra essere la disposizione dei Raptor. Anche in risoluzione originale.

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I raptor hanno una potenza regolabile, corretto? Si, visto il carico di test potrebbero optare per una potenza ridotta per la partenza

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Tornando al discorso di un bel po’ di post fa riguardo all’installazione/sostituzione delle piastrelle, ecco la procedura una volta che i pin e l’isolante sono pronti:

  • Posizionare la piastrella contro i pin
  • Dare un paio di colpi con una mano sopra alla piastrella in corrispondenza di ogni pin
  • Fare un bel sorriso

Durata dell’installazione: 10 secondi circa (sorriso incluso)

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Che per quelle dello S. Shuttle era di?

Escluso il tempo di capire quale e come mettere, si capisce :blush:

quella piattaforma dondola da mal di mare :expressionless:

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La partenza e’ esattamente il momento della missione in cui e’ richiesta la massima spinta, per staccarsi da terra con i serbatoi ancora pieni, quindi con il massimo peso, limitando le perdite per gravita’. Se avanzasse spinta si potrebbero togliere motori migliorando tra l’altro il preziosissimo rapporto di massa.

L’unico motivo che mi viene in mente per cui potrebbero non essere al massimo al lancio e’ per ridondanza. Ovvero per completare la missione anche se un motore si spegnesse gia’ in partenza potrebbero lasciare un po’ di margine per aumentare la potenza degli altri motori. Pero’ non credo che cambierebbe molto le cose, diciamo pochi punti percentuali considerato il numero di motori.

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Se qualcuno ha informazioni migliori mi corregga pure, ma ho trovato questo su wikipedia riguardo ai problemi che hanno afflitto lo scudo termico per i primi voli dello shuttle (immagino quindi che la situazione sia poi migliorata):

Each tile used cement that required 16 hours to cure. After the tile was affixed to the cement, a jack held it in place for another 16 hours. In March 1979 it took each worker 40 hours to install one tile; by using young, efficient college students during the summer the pace sped up to 1.8 tiles per worker per week. Thousands of tiles failed stress tests and had to be replaced. By fall NASA realized that the speed of tiling would determine the launch date. The tiles were so problematic that officials would have switched to any other thermal protection method, but none other existed.

Quindi si non ho capito male, tralasciando i tempi morti, 40 ore per installare ogni piastrella. Anche se mi sembra fin troppo elevato, direi che i tempi erano ben diversi solo per il metodo di montaggio.

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Comunque sotto alle piastrelle, starship, conta su 4mm di acciaio inox, ben diverso dalla scocca dello space shuttle.
Inizialmente le piastrelle non dovevano neanche esserci, perciò immagino che stiano più “leggeri” con l’insulazione e “menate varie”…
Inoltre la struttura avrà degli importanti movimenti di dilatazione e contrazione perciò le piastrelle devono potersi muovere, i 3 pin e i ganci che vi fanno presa, sono pensati per questo. Una colla non potrebbe comunque garantire questo movimento.
Poi ovviamente è tutto da dimostrare…

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Confrontare pere e mele, con veicoli aerodinamicamente diversissimi e separati da 40 (quaranta!) anni di evoluzione tecnologica, rischia di portare fuori strada.
Ci sono analogie naturalmente, ma non mi farei ingannare dal semplice fatto che entrambi montano mattonelle, ecco.

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