Starship - Starbase / Boca Chica

Il muso di Mk1, a Boca Chica, Texas, non è ancora stato rimontato…
E se lo avessero rimosso per ‘dipingerci’ le finestre? :smile:

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Secondo me lo hanno tagliato per rifarlo o raddrizzarlo… Era venuto maluccio.

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Adesso é di nuovo sopra

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arrivato quello che sembra un elemento di controllo aerodinamico

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Una paratia è stata installata all’interno di Starship.

Ah, dimenticavo. Sto giro siamo in Texas.

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Ragazzi, ho cercato di separare chirurgicamente i messaggi che si rifanno ai due diversi siti di costruzione di Starship Orbiter.
In questo topic si continua a discutere esclusivamente del sito di Boca Chica, e nei primi post rimangono alcuni messaggi storici attribuibili a Starship Orbiter in generale.
Per gli aggiornamenti sul sito di Cocoa, la discussione da usare e’ questa qui sotto.

P.S. Se avessi saltato qualche messaggio, mandatemi un PM che sistemo.

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Nuovi macchinari in arrivo a Boca Chica: questa mattina sono stati trasportati alcuni componenti di una massiccia gru:
https://forum.nasaspaceflight.com/index.php?topic=47730.460
A quanto pare si tratta di una LinkBelt 248, con una capacità di carico massima di circa 150 tonnellate (da altre parti ho trovato 180 tonnellate, non sono sicuro quale delle due informazioni sia corretta).

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Gru assemblata. Fra questa e l’altra già presente in loco dovrebbero essere in grado di distendere sul fianco Starship Mk1 in maniera controllata (si spera):
https://forum.nasaspaceflight.com/index.php?action=dlattach;topic=47730.0;attach=1578803;image

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Nuovamente rimossa la punta.

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“Teoricamente” su questo modello orbitale non ci dovrebbe essere troppa tecnologia nella parte superiore, però un bel paio di volte gli era venuta disallineata con il corpo dell’ orbiter

vuoi dire che non stiano usando una dima per la realizzazione delle due superfici che si devono connettere? O_O

Vuol dire che le hanno usate ma sono stati fatti degli errori, di saldatura direi.

è curioso, nel senso che la dima serve appunto per verificare che le due parti siano singolarmente accoppiate con la dima prima di unirle, se vanno in dima ma non tra di loro di solito sopraggiungono deformazioni successive, cosa che potrebbe essere successa (posa su un piano non perfettamente orizzontale, deformazioni termiche, saldature o altre giunzioni che cedono o non sono serrate con la coppia sufficiente etc…)

Tempo fa qualcuno su NSF ha scritto che inizialmente le sezioni erano state costruite correttamente, ma che successivamente quella superiore è stata danneggiata (deformata) e da qui il problema di allineamento che vediamo ora.

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Esatto le sezioni a quanto pare sono state costruite correttamente in dima ma l’assemblaggio dei vari “strati” già pronti tramite saldatura ha provocato deformazioni termiche.

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Nuovo ‘aggiornamento’ da Elon. Test di 20 km di quota per MK1 ad ottobre ed in orbita poco dopo ed altri dettagli Spaceship a fine settembre, quando il prototipo sarà completato.

Sembra che il successo del volo di Starhopper l’abbia galvanizzato… :smile: ora parla anche di un next gen da 18 metri di diametro…

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arrivati altri serbatoi

Leak da qualche dipendente… Ecco i lavori all’ interno di Starship Mk.1 ( Qualcuno verrà cacciato molto presto …)

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Già 9 metri e 35 Raptor metteranno a dura Prova Lc-39A… Figurati con un centinaio su un core da 18 m🤣. Vabbè ormai alle Sparate non ci facciamo caso.

Ecco, i 20km dopo quello che abbiamo visto, sono abbastanza credibili e consequenziali. Prestazioni di motore, capacita’’ serbatoio, non c’e’ un vero e proprio rientro e probabilmente la velocita’ potrebbe essere limitata rendono un hop di 20km facilmente credibile.

Ma quello che e’ incredibile e’ un lancio orbitale poco dopo. Che by the way sarebbe il primo SSTO orbitale della storia. Cosa che non e’ riuscita a nessuno nonostante finanziamenti e tecnologie piu’ esoteriche. Quello che per decenni e’ stato considerato il Sacro Graal dell’astronautica fatto con materiali ordinari, con tecnologie da carpentiere e pure riutilizzabile.

Se i simulatori di traiettoria dicono che si puo’ fare, e inizio a crederlo, qui la tecnologia esoterica e’ solo una: il Raptor.

Ricapitolo un po’ scusate le ripetizioni e non mi offendo se correggete le inesattezze:

Un motore con prestazioni leggermente migliori di prima, con isp intermedio tra RP1 e idrogeno, con rapporto peso/spinta simile al Merlin e con un propellente che puo’ essere contenuto in serbatoi non troppo voluminosi/costosi/pesanti con criogenicita’ simile a quella dell’ossigeno liquido (il che semplifica molto il design interno) permette quel margine di progetto che mancava.

E poi c’e’ ancora una questione. E’ si vero che sara’ un SSTO. Pero’ con carico utile limitatissimo. L’equazione dei razzi e’ un esponenziale inverso, portare a velocita’ orbitale tutta quella massa che serve solo per la prima parte del lancio, significa penalizzare eccessivamente il carico. Da qui la necessita’ di due stadi e del SH per poter portare con questo veicolo piu’ di 100 tonnellate di carico in orbita, con hardware pero’ pienamente riutilizzabile, e fare la rivoluzione.

Quando il design del BFR ha iniziato a materializzarsi qualcuno in rete (su NSF) ha brutalmente scritto che l’astronautica ha perso tempo per decenni su due strade sbagliate: le ali e il SSTO. Non so se e’ cosi’. Forse un giorno magari non lontano ci saranno veicoli orbitali alati e SSTO che possono essere operati in modo economicamente competitivo, non militari/sovvenzionati.

Ma ora, riguardando il design del BFR, sembra tutto ovvio e scontato: due stadi ciindrici con una ogiva recuperabili grazie all’atterraggio retropropulsivo, al di sopra di una certa massa critica perche’ le perdite per aereodinamica siano contenute, quindi grosso. Se funziona potrebbe diventare come ill design dei jet di linea… una fusoliera cilindrica con due ali a freccia e sopra i 100 passeggeri. Non si puo’ cambiare, i liner si assomigliano tutti da 60 anni, e’ il design piu’ semplice e senza fronzoli che arriva allo scopo.

E questo ritmo incredibile di evoluzioni progressive e test sul campo. Siamo vissuti decenni con tanti bei disegni di possibili veicoli e niente di reale… E ora invece scopriamo i design nuovi su youtube dopo che sono stati testati sul campo nella realta’. Viviamo in una nuova epoca d’oro dell’astronautica. Complicata per chi deve fare progetti e pianificare, ma con opportunita’ per il futuro e una infinita’ di nicchie da riempire e cose da fare nei prossimi anni. Il pazzo sta aprendo la porta.

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