Io non mi fossilizzerei troppo su questa questione dell’atterraggio alternativo alle zampe.
Anche se questi discorsi fossero vero simili si tratterebbe di un upgrade successivo, le zampe per Marte e Luna devono essere sviluppate comunque, questi altre ipotesi faranno parte dell’ottimizzazione soprattutto delle versioni tanker.
Posto comunque che secondo me é assai difficile che Elon abbia un controllo così diretto durante tutto il processo decisionale, per fare funzionare la macchina mediatica é necessario dare l’impressione del genio che fa un one-man-show, ma SpaceX é composta di migliaia di persone e buona parte di queste sono ingegneri probabilmente molto più competenti nello specifico di Elon.
Ha sicuramente il totale controllo del come spendere le ore dei propri dipendenti, e quindi in preda a “ottimizzazionite-acuta” avrà chiesto di controllare la fattibilità.
Ma se non hanno scelto vuol dire che non hanno ancora trovato un soluzione che convinca tutti abbastanza, compreso il capo.
E non é del debba essere per forza trovata, come insegna la storia di SpaceX stessa dove si porta a casa il risultato ma non c’è mai stato attaccamento per “idee geniali” ad ogni costo.
Vedi atterraggio propulso della Dragon, crossfeed del FH, test di rientro del secondo stadio Falcon, il recupero al volo delle ogive…
Durante STS-1 si staccarono un numero considerevole di mattonelle (facendo persino temere il peggio per la fase di rientro, mai testata prima) durante la fase di ascesa. Un primo test di questo nuovo tipo di scudo termico deve quindi, necessariamente, essere quello del lancio e di tutta la prima ed ultima fase di volo. Se, come si spera, SN15 sopravviverà all’atterraggio, i tecnici ed ingegneri di SpaceX potranno finalmente valutare, anche su un numero così alto di campioni, la loro resistenza agli stress di lancio ed atterraggio.
Non atterra come il Falcon Heavy (e quindi engine first) ma come un paracadutista per un discorso di dissipazione dell’energia termica che si viene a creare a causa delle maggiori velocità che raggiunge. Starship sarà infatti il veicolo che entererà in orbita (terrestre, lunare, marziana o dovunque vada), per cui raggiungerà velocità così elevate che la dissipazione del calore che si forma probabilmente fonderebbe la sezione motori se atterrasse come F9. È necessario quindi utilizzare uno scudo termico e un’entrata ad un angolo di 45° circa per massimizzare la superficie a contatto con l’atmosfera e rallentare “gratuitamente”, ovvero senza consumare carburante, effettuando quindi la manovra di riacquisto dell’assetto verticale e accensione dei motori per effettuare il landing burn sia per atterrare dritta sia per eliminare la componente di velocità residua che rimane nonostante l’attrito.
Speculazioni di Musk a parte, SH invece sarà come un F9/FH come modalità di atterraggio, proprio perchè le velocità consentono di effettuare questo tipo di atterraggio.
Prima Musk parlava del fatto che anche il Falcon Heavy avrebbe potuto viaggiare verso Marte, dunque perché Starship raggiunge velocità cosi elevate ed il Falcon Heavy no? È solo una questione di massa più grande di Starship?
Certamente il FH può raggiungere l’orbita marziana, ma non lo fa come veicolo intero (e nemmeno Starship, intesa come complesso SH+SS lo fa): i due booster e il core si staccano (e in base al payload possono anche non essere recuperati), mentre il secondo stadio prosegue con l’inserzione in orbita prima terrestre e poi eliocentrica, separando infine il payload. La sostanziale differenza tra Starship e Falcon Heavy è che la prima è secondo stadio e payload insieme e dovrà atterrare sulla superficie, mentre nel caso di un’ipotetica sonda inviata da un FH quello che raggiungerà Marte sarà la sonda stessa, assieme allo stadio di crociera.
Se pensi a Perseverance, lanciata con un Atlas (ma il ragionamento vale per qualsiasi lanciatore, solo che Atlas non è recuperabile), è arrivata su Marte protetta da uno scudo termico che l’ha aiutata a dissipare il calore che avrebbe affrontato durante l’entrata in atmosfera. Ed è così che farà Starship.
TLDR: Starhip (intesa come parte sommitale del complesso SH/SS) è un secondo stadio e payload insieme, mentre quello a cui tu ti riferisci come “FH verso Marte” è in verità il payload rilasciato dal secondo stadio che viaggia effettivamente verso Marte, i booster e il core centrale del FH raggiungono circa i 130 km di altezza e verosimilmente raggiungerà quella quota anche SH.
il recupero del secondo stadio di F9 sarebbe fattibile, semplicemente è stato reso inutile dal sopraggiungere dello sviluppo di SS/FH. Lo stesso Elon ha più volte affermato che l’entrata in servizio di SS di fatto fermerà F9.
Dragon 2 potrebbe tranquillamente atterrare sulle proprie zampe, solo che la NASA non ha voluto rischiare ripiegando sul più tradizionale paracadute. Anche qui la Dragon 2 è stata “sorpassata” dallo sviluppo di SS.
Status dei prototipi al April 10, 2021 6:20 AM. Le sezioni in blu e rosso sono parti nuove individuate rispetto al diagramma della settimana precedente, mentre le bande più sottili indicano l’unione di due componenti.
Static fire
Test a temperatura criogenica
RUD
Volo
Atterraggio riuscito
Nuove parti di SuperHeavy
Nuove parti di Starship
Qui è disponibile l’immagine ad alta risoluzione, mentre l’evoluzione di tutti i prototipi si può trovare qui.