https://twitter.com/nextspaceflight/status/1197266510559031296?s=19
Un battito d’ali di farfalla in Florida, un botto coi fiocchi in Texas
Ma piu’ seriamente ho trovato questo post che sembra indicare che il botto non fosse del tutto inaspettato.
Citazione https://twitter.com/thesheetztweetz/status/1197306617760559104
Ecco la risposta ufficiale
Quindi sembrerebbe che questo fosse un tentativo di spingere al limite questo design, fortunatamente nessun ferito, e Spacex sottolinea come la versione Mk.3 sarà quella su cui punteranno.
Succosa analisi di Scott Manley (che scagiona il nostro mazzólatore mascherato al min. 4:50 )
Slowmo per tutti i gusti +1
La SpaceX non è nuova a cose di questo genere.
Dal momento che hanno l’approccio “russo” del tipo "costruisci, testa e vedi che succede) piuttosto che quello “americano” (il test serve a verificare l’assenza di difetti) devono necessariamente mettere in conto tali eventi.
Premesso ciò mi pare che siano arrivati (intenzionalmente?) al carico di rottura massimo per il coperchio del serbatoio, mi ricordo di un episodio analogo qualche anno fa, giusto?
Questo tipo di approccio presenta un’analogia con quanto avviene nel mondo aeronautico, dove la fusoliera (e spesso anche l’ala) di un velivolo destinata a prove statiche viene portata volontariamente al carico di rottura, per verificare che sia quello calcolato in sede di progetto.
Ricordo di aver assistito in prima persona alla prova di carico a rottura di un’ala del Tecnam P-92, insieme al compianto Prof. Luigi Pascale, durante i primi mesi del 1992 presso il Dipartimento Di Progetto Velivoli dell’Università di Ingegneria Aerospaziale di Napoli “FedericoII”.
Immagino il rumore dello schianto vissuto in prima persona!
Niente di così drammatico, trattandosi di un velivolo leggero.
Ad un certo punto si è sentito un CRAC distinto, tutto qui.
Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it
È la seconda, le pareti esterne sono anche le pareti del serbatoio. Alla IAC del 2016 o 2017 (non ricordo esattamente quale delle due), relativamente ai serbatoi Musk aveva espressamente detto di non volere una “box in a box”.
Ti riferisci al colossale serbatoio in carbonio da 12 metri di diametro, che ha finito la sua carriera con un bel volo suborbitale da una chiatta?
Il comunicato di SpaceX non mi pare dica che il test servisse a testare il carico di rottura, è chiaramente scritto che l’obiettivo fosse arrivare al carico massimo, e sono due valori MOLTO diversi e distanti fra loro. Se un qualsiasi prodotto non riesce a superare in fase di collaudo fisico il proprio carico massimo “progettuale”, che sia un aereo o una bicicletta, allora c’è un (grosso) problema in qualche fase fra la progettazione e la produzione. Se si vuole invece testare il carico di rottura allora ovviamente si arriva a rottura ma serve a farsi un’idea del margine di sicurezza ottenuto dopo la produzione fra il carico massimo di progetto e quello reale…
Aggiungo che se avessero voluto fare veramente un test di rottura con l’idea di rompere veramente, magari avrebbero ritratto la gru prima per non “testare” pure quella.
Il test ha avuto l’ esito che ha avuto. I dati raccolti sono di grande importanza per lo sviluppo delle nuove versioni. Come già detto da SpaceX Mk.1 in pratica era stata già pensionata, adesso non ci rimane da vedere come procederanno gli sviluppi dei nuovi modelli. Non la vedo come un grande passo indietro, ma più come esperienza che andrà a migliorare i nuovi modelli.
Che il test sia stato un FALLIMENTO non possiamo dire nulla, ma era un test e ovviamente erano state prese le misure di sicurezza adatte per prevenire danni. In ogni caso le nuove versioni erano destinate ad essere realizzate con modellazione dell’ acciaio diversa.
Non credo che perderanno tempo a riparare il prototipo, ma anzi con lo sviluppo aggressivo di Spacex credo che passino direttamente alla prossima iterazione come già riferito da @archipeppe
Tu da un trafiletto in jpg forse diffuso dall’ufficio stampa (e che non ho mai visto sui loro canali ufficiali) estrapoli che il colloquiale “to the max” si riferisca al carico massimo di progetto.
Ci può stare ma mi perdonerai se non mi sembra “chiaramente scritto”.
Per il resto diciamo che se ti stai riferendo ad una situazione “ideale” non posso che essere d’accordo, ma nel caso specifico non conosciamo la situazione in cui si trovava il prototipo, non siano sicuri del tipo di test effettuato e non ne conosciamo l’andamento dei parametri.
Quindi mi sembra più saggio aspettare, se mai saranno rilasciate, dichiarazioni più circostanziate e precise.
Ok, sono un fan di SpaceX ( e questo credo che lo sapete già… ), ma non ho gli occhi foderati di prosciutto… Musk aveva detto chiaramente che con MK1 si sarebbe arrivati al volo a 20 km. Non penso proprio che il test prevedesse il botto! Poi che vogliano fare buon viso a cattivo gioco ci sta… Per me è una GROSSA battuta di arresto per il progetto che, sommata alle polemiche su Starlink ed i problemi a Crew Dragon, mettono SpaceX davvero nei guai.
Io non sarei così drastico, è un problema durante un test… i test sono fatti per quello.
Un problema al programma Starship non mette nei guai SpaceX che continuerà tranquillamente con il resto delle operazioni su cui questo problema non ha alcuna influenza.
Non è una grossa battuta di arresto, semplicemente perché la SpaceX con la sua politica di test l’ha praticamente già messo in conto, altrimenti non avrebbero operato con un approccio incrementale di prototipi (Mk1, Mk2, Mk3 ecc.) peraltro assemblati anche in due siti diversi.
Potenzialmente molto più catastrofica l’esplosione che si è verificata durante il test della Dragon 2, eppure lo hai visto, hanno rapidamente individuato la causa ed altrettanto rapidamente recuperato.
Vuoi che non facciano lo stesso con Starship che, tra l’altro, non ha (ancora) il fiato sul collo della NASA?
Bravo! Mi riferivo proprio a quello.