La scorsa notte sono stati condotti due interessanti test: due spin test su S24 e uno su B7.
Nel caso della Ship sembra che il test abbia coinvolto tutti i 6 motori, mentre per il Booster e’ stato spinnato solo uno dei Raptor 2.
Questo test consiste nel pompare e far circolare i propellenti nel motore come avviene durante il funzionamento, ma senza combustione. Anche le turbine delle turbopompe vengono attivate non gia’ dai propellenti semicombusti nel gas generator, ma grazie all’iniezione di un gas (freddo) esterno che di fatto ne consente l’attivazione dal punto di vista meccanico.
Il test e’ comunque significativo in quanto la velocita’ delle turbopompe e la pressione del propellente sono rappresentative delle condizioni di funzionamento reali.
Non è chiaro se per questi test siano stati utilizzati effettivamente sia combustibile che comburente, e come sempre per poter dire di più servirebbe avere una copia delle procedure. Senza quelle possiamo solo basarci su aneddoti e speculazioni, e test analoghi su altri lanciatori.
Da quel che ho capito, in linea di principio durante gli spin test l’ossigeno viene lasciato ventilare, dato che se combinato a un altro gas inerte è relativamente sicuro. Ad esempio, in certi tipi di spin test il metano liquido non viene utilizzato, in quanto sostituito da azoto liquido. Questo è il caso di quando lo spin test riguarda le sole turbopompe e non i prebruciatori (che come il nome indica, hanno invece bisogno di creare una combustione al loro interno).
Se invece si vogliono testare sia turbopompe che prebruciatori, allora serve introdurre anche il metano e ci sono procedure teoricamente sicure per bruciare la miscela senza che la combustione sia esplosiva. Come non lo so dire, come dicevo servirebbero le procedure e uno studio relativamente accurato del sistema di test
Ci sono poi rischi legati alla metodologia adottata per raffreddare i liquidi criogenici usati nei test. A quel che si sa (dagli indizi/pettegolezzi, per essere onesti, raccolti da NSF) in questi casi viene fatto circolare anche del metano liquido nel sistema, e residui di gas metano accumulatisi alla base di B7 durante un chilldown dovrebbero essere stati la causa del botto che qualche giorno fa ha coinvolto B7.
Non avendo più i “Torch igniters” in camera di combustione principale potrebbe pure essere che non sia più possibile fare un hot spin.
Elon ha riferito di un metodo “segreto” ma è anche vero che allo stesso tempo era molto orgoglioso per “best part is no part”, la soluzione più probabile (sempre imho) è che le geometrie dell’iniettore generino zone di autocombustione.
ho seguito un pochino la diretta di NSF (bravissimi, tra l’altro, e con un Q&A live molto interessante) e la parola che più descrive questi static fire è CLEAN. Infatti se andiamo a rivedere molti dei predecessori con Raptor V1, si sono sempre viste e sentite “cose strane” (fiamme allo spegnimento, HONK molto forti, pezzi di cemento e altro volare dappertutto etc). Questi 2 static fire invece sono proprio sembrati puliti puliti come per un Falcon9.
Non sapevo che BN7 avesse montati solo i motori dell’anello esterno. Evidentemente vorranno provare degli static fire per “gradi” . Chissa’ quanti ne proveranno prima di montare tutti i raptor e provare un’accensione di tutti i motori contemporaneamente.
Della serie “sfrega un fiammifero generando scintille ma senza accenderlo!” 
