Rileggendo un vecchio libro di Nicola Malizia sull’F-86K,ho ritrovato la notizia di uno strano incidente occorso al pilota Magg. Corrado Bassi (conclusosi per altro con la morte del pilota in oggetto) in seno al 12° Gruppo C.O.T. di Gioia del Colle nel 1957.In breve Bassi era decollato per un volo notturno quando dalla base persero il contatto con l’aereo.Subito decollarono altri 2 aerei che constatarono che l’F 86K volava con l’autopilota ma il Maggiore risultava privo di sensi(la morte forse avvenne per un malore improvviso).I 2 aerei di scorta seguirono il caccia verso il mare (se fosse stato diretto verso un centro abitato probabilmente l’avrebbero abbattuto)dove precipito’ per mancanza di carburante al largo di Manfredonia.
Se qualcuno ne sapesse di piu’ su questa vicenda sarei grato se mi “illuminasse”.
Ciao da Jolly Rogers.
“illuminasse” col radar d’attacco?
Strana storia. In particolare, il fatto che l’aereo avesse l’autopilota potrebbe indicare che il pilota si sia reso conto di quanto gli accadeva? Su un aereo militare in volo notturno e’ cosi’ usuale volare in automatico?
Mi viene in mente l’incidente di qualche tempo a a quell’aereo di linea con il guasto all’alimentazione dell’ossigeno…
Dell’incidente specifico non ricordo nulla, ma c’è stato un altro caso simile, per certi versi. Ha riguardato un Harrier inglese ed è successo, ma non ci metto la mano sul fuoco, sul finire degli anni '80.
Durante il volo il pilota lamenta problemi di controllo del velivolo e temendo di perderlo del tutto, punta l’aereo in direzione del mare, al fine di non farlo precipitare su zone abitate.
Si lancia con il suo Martin Baker, entrando di diritto nel club omonimo, e tra la sorpresa generale l’Harrier procede in volo assolutamente stabile e livellato. Affiancato dai caccia e scortato fino al tuffo in pieno atlantico per esaurimento del carburante, senza mostrare la benché minima traccia dell’instabilità denunciata dal pilota.
Forse è andata così anche per lo sfortunato pilota italiano, in volo stabile e livellato, un malfunzionamento del circuito dell’ossigeno ed il malore.
Ricordo almeno un paio di casi analoghi accaduti diversi anni fa:
- il primo coinvolse un MiG (forse un MiG 23 adesso non ricordo) il cui pilota si lanciò sopra la base (nel nord della Russia) ed il velivolo proseguì indisturbato fino il Svezia dove precipitò uccidendo un ragazzo che stava in casa sua.
- il secondo riguardò un Mirage, il cui pilota si era eittato nel sud della Francia dopo aver puntato il velivolo verso il mare, dopo una serie di infruttosi tentativi di intercettazione da parte dell’Armee de l’Air (sic!!) il velivolo precipitò in mare, fortunatamente senza causare danni, avendo esaurito la riserva di carburante.
In ogni caso la storia dell’Aviazione dovrebbe essere letteralmente piena di questi anedotti di “aerei fantasma” che sembrano (e dico sembrano) volare da soli. Secondo me è la classica dimostrazione del fatto che un velivolo ben progettato è in grado di volare autonomamente, lungo una certa rotta, fin quando non viene “disturbato” da un evento esterno.
Concordo con Archipeppe.
E c’è da notare ancora una volta l’enfasi che nessuna testata giornalistica è immune dalla ricerca del scoop, anche quella specializzata, che in alcuni casi crea delle robuste pezze d’appoggio alla trasformazione di eventi reali in formidabili leggende “aerometroplitane”.
Non c’e’ niente di strano una volta raggiunta la quota prestabilita dal piano di volo inserire l’autopilota,soprattutto di notte e in missioni particolarmente lunghe.Voi immaginate una C.A.P. o una C.A.S. di diverse ore,un pilota se non avesse la possibilita’ di potersi “riposare” anche pochi minuti e fare le varie “cheek” rischierebbe un sovraccarico di lavoro che potrebbe anche pregiudicare la sua lucidita’ nella missione.
L’amico Kruaxi (e lui se ne intende…) mi diceva che casi di morte dovuta a malore improvviso senza segni premonitori in persone anche sanissime sono cosa naturale.
Invito tutti i maschietti a toccarsi i maroni…
avevo pensato ad un consiglio scaramantico per le Signore, ma vorrei lasciarVi ancora per un po’ l’illusione che io NON sia un pervertito… :-#
Abbiamo un codice specifico qui sul forum per questa manovra.
T.T. (Testicula Tacta)
da cui il famoso proverbio catulliano “in omnia pericula, tacta testicula” 8-[