STS-122 aggiornamenti dal pad

Non ci sono particolari problemi nei preparativi della missione programmata per il lancio del 6 Dicembre.
Dopo la passeggiata di oggi conclusa con pieno successo, il nodo Harmony, che domani verrà definitivamente riaperto e dichiarato operativo, potrà ospitare sia lo Shuttle Atlantis sia il laboratorio Europeo Columbus.
Non essendoci problemi significativi nel processo di preparazione al lancio, l’attenzione era fino ad oggi focalizzata sul lavoro in orbita, che concluso con successo restituisce la “palla” al management a terra che deve perfezionare le ultime decisioni.
Prima fra tutte si sta valutando una possibile estensione di 2 giorni della missione (da 11 a 13 giorni) per effettuare una EVA aggiuntiva (per ora ne sono previste 3) richiesta dai manager della ISS.
Se la richiesta venisse accolta la priorità della EVA 3 passerebbe al lavoro sul SARJ mentre l’attuale EVA 3 diventerebbe la quarta.
Una decisione verrà presa anche alla luce di quello che si è visto oggi con l’ispezione che è stata effettuata e che era precedentemente programmata proprio nella EVA 3 della STS-122.
Intanto si è analizzato il materiale polverizzato che si è trovato nel giunto danneggiato, è sicuramente 1505 Nitride, il materiale più duro utilizzato in quel sistema.
Potrebbero comunque venir dichiarati sufficienti i campioni raccolti durante queste due ispezioni e non essere quindi necessaria un’ulteriore ispezione durante la STS-122, e si procederà quindi ad un piano di intervento con i dati già in possesso. Una decisione sarà presa nei prossimi giorni.

Il materiale più duro che si sbriciola in questa maniera… :kissing_heart:
Sarà un difetto locale, oppure è stato scelto un materiale sbagliato per la costruzione del giunto??
Potrebbe succedere la stessa cosa anche sugli altri giunti??? #-o
Che ne pensi Albyz??? :cylon:

I materiali duri si possono polverizzare per frizione con altri materiali duri, o con sè stessi. Il problema potrebbe essere banale se l’usura fosse solo temporanea, magari dovuta a giunti troppo stretti che si usurano quel tanto che basta per diminuire l’attrito; oppure potrebbe essere drammatico se l’usura dovesse continuare, soprattutto se fosse causata da impurità nelle parti a contatto ancora più dure del materiale in questione. L’ipotesi meno probabile per me è quella del difetto di progettazione, visto che l’altro SARJ per ora non ha problemi (TT d’obbligo ;)). Penso che ci vorranno tante altre analisi, ispezioni dirette e simulazioni a terra per accertare la reale natura del problema.
Faccio una domanda che forse era già stata discussa in uno dei thread precedenti: si sà se i motori del SARJ incriminato avevano riportato anomalie in precedenza? Ad es. vibrazioni, variazioni di velocità, picchi di assorbimento, o anche solo un amperaggio regolare ma più alto di quello del SARJ normale?

Forse le parti in questione erano state trattate superficialmente con uno strato di materiale autolubrificante (teflon?), e, per qualche ragione, questo strato è venuto progressivamente a mancare… :kissing_heart:

Sono d’accordo con te sull’ipotesi del materiale, il SARJ in questione aveva funzionato in maniera nominale fino a settembre per cui non penso a frizioni di progetto e neanche di assemblaggio.
I motori come tutto il meccanismo funzionava regolarmente, potrei ipotizzare una rottura o una “sfagliatura” di un qualche componente?

Una sfagliatura-cottura degli strati più esterni… :kissing_heart:

Il SARJ che non funziona bene è il secondo installato sulla ISS. Quello di sinistra (port) funziona da 9 mesi più dell’altro e non ha il minimo problema. Non si può quindi trattare di difetti nella progettazione. Probabilmente qualche particolare ha ceduto, per un difetto di fabbricazione o di assemblaggio.

Potrebbe esserci stato un problema di outgassing che ha indebolito il giunto? Oppure un problema di risonanza? Butto lì…