La missione rimane programmata per la data di lancio prevista e con la preparazione che scorre in maniera fluida.
Rimangono quattro questioni aperte che se non risolte potrebbero provocare un ritardo nel lancio, si tratta del problema al computer GPC in attesa di esito positivo dai test in corso, di un problema ad una telecamera anch’esso in corso di risoluzione, un soddisfacente aggiornamento dalla commissione d’inchiesta per il problema alle Soyuz per avere certezza nella eventuale necessità di fuga dalla ISS e la consegna puntuale del filtro per la CO2 sul Progress.
Per il problema al GPC si è ottimisti nell’aver risolto il guasto sostituendo una scheda del computer, non si è ancora riusciti a capire però cosa abbia provocato il guasto, una risposta ed una eventuale autorizzazione al volo sono previsti nelle prossime ore.
Per quanto riguarda la telecamera, si tratta di una montata su un gomito del SRMS (Shuttle Remote Manipulator System). Il problema è sulla precisione di orientamento (5-5,5° fuori allineamento) che è leggermente sfasato con il valore nominale e che potrebbe, a causa dell’estrema esiguità degli spazi con Kibo e con il rischio che se non perfettamente allineata possa toccare, durante il lancio, il laboratorio giapponese.
Il valore rimame al di sotto del massimo consentito di 6° di imprecisione, ma si vorrebbe correggerlo prima della partenza per evitare che eventuali spostamenti nel lancio vadano ad impattare la telecamera sul modulo Giapponese. Per ora non si prevede la riapertura della stiva per un controllo, questo avverrà solo se dalla FRR verrà una richiesta in tal senso.