Studio per eventuale utilizzo degli SSME per Ares V

Anche se non esiste nessuna intenzione attuale di sostituzione dei propulsori RS-68B attualmente previsti per il primo stadio di Ares V con gli SSME è in corso uno studio valutativo per analizzarne le possibilità.
Il ritorno alla prima ipotesi prospettata ai tempi dell’ESAS permetterebbe innanzi tutto un ritorno a SRB da 5 segmenti anzichè gli attuali 5.5. La volontà è quella, come per diversi altri studi, di prefigurare un eventuale scenario con maggior carico utile per le missioni lunari. Ai tempi vennero scartati gli SSME per problemi di certificazione con restart in volo e in assenza di atmosfera e per costi di produzione sensibilmente maggiori. Nelle fasi successive si è quindi passati a versioni sempre più potenti per raggiungere l’obiettivo di payload previsto, fino a raggiungere gli attuali 10m di diametro, 6 RS-68B e SRB a 5.5 segmenti.
L’ipotesi di partenza dello studio prevede quindi l’utilizzo di 5 o 6 SSME al primo stadio e SRB a 5 segmenti, eventualmente implementabili con struttura in materiali compositi.
Il maggior costo dei propulsori del primo stadio (50-60 milioni di ciascun SSME contro i 20 milioni di degli RS-68B) verrebbe compensato dal non effettuare gli studi di aumento dei SRB a 5.5 segmenti e di conversione degli RS-68.
E’ già stato avviato nei mesi scorsi uno studio sulla conservazione degli SSME dopo il ritiro dello shuttle preservando la possibilità di utilizzarli per Ares V e conservandoli nella Engine Facility accanto alla OPF-3 anche se per quest’ultima è prevista la demolizione.
Lo studio mira anche a capire il quantitativo di propulsori previsti per un eventuale utilizzo e alla possibilità di riaprire una linea di produzione che costerebbe circa 500 milioni di $.
L’utilizzo degli SSME su Ares V avrebbe anche delle riduzioni di costo di produzione rispetto all’utilizzo attuale in quanto verrebbe meno la necessità di riutilizzo, portando ad una riduzione della complessità e delle parti semplificandone la costruzione ed eliminando i costi di manutenzione post-volo.
Gli altri vantaggi sarebbero nel personale già addestrato per la gestione di tali propulsori con le strutture già presenti al KSC.
Un’altro possibile vantaggio degli SSME è nella gestione dei gas di scarico dei propulsori in quanto con gli RS-68B interagendo fra essi ne riducono l’efficenza e surriscaldano la parte inferiore del vettore, cosa che avverrebbe in misura minore con gli SSME dotati di raffreddamento rigenerativo anzichè ablativo, portando a diverse possibili configurazioni, più efficienti dell’attuale, nel posizionamento.
L’eventuale decisione non sarebbe comunque imminente in quanto lo studio si completerà solo nel 2009 con tutti i dati a disposizione, soprattutto sulla data definitiva di ritiro della navetta.

Be’ se lo studio arriva a delle conclusioni per il 2009… diciamo che, essendo il 2009 alle porte :stuck_out_tongue_winking_eye: ci può stare. E già queste prime valutazioni, di per se’ sono interessanti… si sta esplorando l’intorno senza precludersi nulla, o quasi.

I vantaggi economici però si avrebbero solo nel breve termine, perchè i costi degli studi e di ri-addestramento del personale sono una-tantum, mentre il costo triplo dei motori si scaricherebbe su ciascuna missione, cioè una cifra da 130 a 240 milioni di $ a lancio. Se si riuscisse a rimanere nella parte bassa della “forchetta” e se ci fosse veramente un carico utile maggiore potrebbe anche valerne la pena.

Beh aspettiamo trepidanti i risultati di questo studio!!!

Certo che, come dice Spock, il costo maggiore dello sviluppo degli SRB a 5,5 e dei “nuovi” RS-68B sarebbe solo una tantum e poi si ammortizzerebbe…se, come sembra, sono previsti molti lanci di Ares V anche per altri scopi allora forse il gioco non vale la candela anche se la forbice rimane in basso…
Per il carico in più…quello è un altro paio di maniche…mi sembra di capire che comunque il carico in più viene compensato dagli SRB versione 5.5 quindi…non è un problema!
Se invece ho capito male e ci sarebbe in effetti capacità di carico in più, bisogna valutare se serve, ma io dico che è meglio averne di più comunque! :smiley: :ok_hand: Meglio poter portare avere più margini che dover rinunciare al paracadute :wink: :stuck_out_tongue_winking_eye: Quest’ultimo commento se volete eliminatelo!!! :smiley:

Sono del parere che se si sono messi a fare questo studio, vogliono valutare bene la convenienza di utilizzare gli SSME , come da progetto in origine.
Certo, attuamente è solo uno studio per valuatre l’impatto e i costi però, trattandosi di motori che non hanno mai dato problemi e vengono ormai utilizzati da 25 anni, io opterei per loro.

Beh anche gli RS-68 non mi pare abbiano mai dato grandi problemi… non credo sia un fattore di paragone… entrambi sono attivi con successo da molto…

Con l’entrata in servizio del Delta IV nel 2002 il motore RS-68 ha effettuato 8 lanci, tutti con successo. Certo, non è al pari degli SSME che hanno effettuato 124 lanci… :stuck_out_tongue_winking_eye: Ma come giustamente riportato da Albyz credo che qui non si tenga tanto in conto questo quanto il fattore costo… infatti un RS-68 costa 14 M$ contro i 50 M$ di un SSME… Ovviamente i motori dello shuttle furono ideati così perchè riutilizzabili, cosa che non ha senso con l’utilizzo su Ares V. Certo se si potesse evitare di avere due versioni di SRM sarebbe meglio (quelli a 5 per Ares I e quelli a 5,5 per Ares V)… ma questo non credo valga la scelta degli SSME al posto dei più semplici (80% di parti in meno!) e meno costosi RS-68.

Visto che entrambi i tipi di motori fino ad ora non hanno dato problemi, senza tener conto del maggior utilizzo degli SSME, e la variazione più “marcata” è dei costi, forse gli SSME sono stati ripresi in considerazione più per evitare di avere gli SRB composti da 5,5 elementi.
Probabilmente i tecnici NASA preferiscono utilizzare gli SSME e non avere gli SRB a 5,5 stadi che comunque , per la loro realizzazione e certificazione, bisognerebbe fare più studi e prove di verifica.
Utilizzando gli SSME dello Shuttle, invece, si troverebbero ad utilizzare dei “comuni” SRB e i motori dello Shuttle già testati a più non posso!
Stiamo comunque a vedere i futuri sviluppi . :ok_hand:

Si certo! Infatti è quello che si stava dicendo, solo bisogna vedere per quanti lanci, perchè il lavoro di studio e verifica si fa una volta sola, il costo in più è ad ogni lancio!!
Certo, se poi non si riesce a far funzionare decentemente ed ad un costo decente gli SRB a 5,5 segmenti, le cose cambiano…

Comunque, la ci sono fior di tecnici che valutano e quindi non ci resta che aspettare!

Comunque i motori SSME per Ares V non sarebbero i “comuni” SSME utilizzati oggi dagli Shuttle e quindi anche questi avrebbero bisogno di un notevole numero di modifiche (proprio perché non avrebbe più senso che fossero riutilizzabili…) e relativi test e certificazione per il volo…

Questo è logico!
Non sarebbero quelli dello Shuttle, ma una versione migliorata e semplificata; Questo vuol dire che sarebbero molto più facili da controllare e gestire.
Sarebbe come passare da una bicicletta motorizzata a una standard, le cose si semplificano enormemente.
Questo “notevole” numero di modifiche, come dici tu, non sarebbero per complicarlo, ma per semplificarlo!

Che siano modifiche “semplificative” o “complicative” il processo di ricertificazione è il medesimo…

Senza alcun dubbio però, a parte le dovute procedure di riquaificazione, il lavoro da fare sarebbe quello di semplificare qualcosa che attualmente, a causa dell’utilizzo per voli manned,è molto più complesso.

Pare che l’idea stia prendendo sempre più piede, è ora realmente possibile una svolta in questa direzione.

Bene, mi fa piacere!
rileggendo con attenzione il tuo primo post…

:thinking:
Non capisco Albyz…perchè restart in volo e soprattutto in assenza di atmosfera? Non dovrebbero essere usati sul primo stadio che in teoria si accende e va fino ad esaurimento…Mi sono perso qualcosa? :disappointed:

Ops… colpa mia… non ho specificato…
Vennero scartati in principio nell’ESAS per la difficoltà nel renderli attivabili in volo, ma in quel caso si prevedeva di utilizzarli anche nell’EDS e nell’upper stage di Ares I, ovviamente in questo caso, essendo oggi presi in considerazione solamente per il primo stadio di Ares V al posto degli RS-68 questa criticità non è minimamente influente. :wink:
Pardon…

:wink:
Ok, perfetto, adesso torna tutto!
Grazie per le info sempre “succulente”!!!

Secondo questo scenario potrebbero essere utilizzati gli SSME!
Ma sarebbero non riutilizzabili?

http://www.nasaspaceflight.com/2009/10/bolden-directs-msfc-special-team-to-evaluate-hlv-alternatives/

Se venisse utilizzato questo “scenario”, sicuramente gli SSME non sarebbero recuperabili. Questo perchè , ad esclusione degli SRB, tutto il resto sarebbe a perdere.
Non sarebbe certo brutta l’idea di proseguire con il loro utilizzo e migliorarli ulteriormente. In tutti questi anni di “lavoro” non hanno mai avuto grossi problemi e mai causato incidenti che hano fatto perdere lo Shuttle.

Mi sembra strano che sia vantaggioso utilizzare dei motori progettati per essere riutilizzabili, quindi più complessi e pesanti di motori a perdere, e poi non riutilizzarli. Le prestazioni sarebbero inferiori, e il risparmio non so quanto potrebbe essere…