Sulla luna da solo?

Rivedendo per l’ennesima volta la splendida prima puntata di "dalla terra alla luna"non ho potuto fare a meno di pormi una domanda: volendo inviare un uomo sulla luna,era possibile un profilo di missione più semplice,economico,e possibilmente rapido del programma Apollo? Ad esempio,visto che il problema fondamentale era più politico che scientifico (leggi,non tanto esplorare la luna,ma mandare qualcuno lassù a piantare una bandiera e raccogliere un paio di sassi) sarebbe stata possibile una missione con un solo astronauta in una capsula Gemini modificata? mandando un solo componente di equipaggio in un volo diretto si sarebbe potuto risparmiare parecchio peso.La cabina del gemini sarebbe stata sufficentemente spaziosa per un solo uomo,inoltre non sarebbe stato necessario costruire due nuovi veicoli (l’Apollo ed il LEM),con conseguente risparmio di fondi e tempo,ed il vettore richiesto per la missione sarebbe stato molto meno potente.A vostro giudizio la cosa poteva funzionare?

Quesito intrigante… credo cmq che la mole delle “tasks” e le innumerevoli incognite intrinseche nella missione stessa, richiedano quantomeno l’ausilio di sistemi informatici che al tempo non erano minimamente disponibili. In tal senso, solo l’uomo avrebbe potuto sopperire a queste necessità. Ritengo che inviare un solo astronauta sarebbe risultato estremamente rischioso.

La prospettiva di una missione solitaria, per quanto affascinante, mi pare davvero difficile, specie per il controllo di una manovra tanto delicata come l’allunaggio, che in una capsula Gemini avrebbe visto alcune difficoltà dell’astronauta (o dei progettisti) visto che se questi fosse rimasto seduto “normalmente” avrebbe effettuato l’allunaggio dando le spalle alla superficie lunare. :smiley:
Solo una gran fretta avrebbe, a mio parere, giustificato questo tipo di approccio.

...inoltre non sarebbe stato necessario costruire due nuovi veicoli (l'Apollo ed il LEM),con conseguente risparmio di fondi e tempo,ed il vettore richiesto per la missione sarebbe stato molto meno potente.A vostro giudizio la cosa poteva funzionare?

Carmelo non ti dimenticare che il progetto Apollo è nato prima della Gemini e che quest’ultima è “”"“derivata”""" (molte virgolette non sono casuali) dalla capsula Mercury.
Inoltre penso che anche Marco e Spacewalker hanno detto delle cose giuste attribuendo al fattore sicurezza un approccio negativo in tal senso dei vertici NASA.
Forse un discorso di riciclo della Gemini per la Luna si sarebbe potuto ipotizzare dopo la tragedia di Apollo 1 quando si capì che il fatto di ridisegnare la capsula Apollo avrebbe portato via del tempo prezioso. Probabilmente però in questo caso c’erano di mezzo interessi industriali…

Paolo D’Angelo

In realtà non c’era bisogno di andare sulla Luna con la Gemini da solo, dato che nel 1963 la Mc Donnell (produttrice di Mercury e Gemini) propose, con il patrocinio del grande Pete Conrad, una versione “lunare” della Gemini che avrebbe consentito ai due astronauti dell’equipaggio di atterrare direttamente sulla Luna.

La Gemini sarebbe stata modificata al suo interno per consentire ad uno dei due astronauti di guardare verso il basso durante l’allunaggio (come sul LEM). La capsula avrebbe avuto un lunar stage (come lo LK) ed uno stadio di risalita, il tutto lanciato da un Saturno.

Per vedere le varie fasi di missione vi consiglio questo sito:

http://www.dismalswamptraders.com/space/lunar-gemini/lunar-gemini.html

Chiedo venia per la mia ignoranza (ricordiamoci che sono solo un semplice infermiere professionale…) ma credo di aver letto da qualche parte che la Gemini sarebbe stata gravemente insufficente nel proteggere passivamente l’occupante dalle radiazioni della fascia di Van Allen… che sapete dirmi a riguardo ? (e grazie ancora, ‘parlare’ con voi mi permette di imparare tonnellate di cose).

Salute e Latinum per tutti !

Chiedo venia per la mia ignoranza (ricordiamoci che sono solo un semplice infermiere professionale...) ma credo di aver letto da qualche parte che la Gemini sarebbe stata gravemente insufficente nel proteggere passivamente l'occupante dalle radiazioni della fascia di Van Allen... che sapete dirmi a riguardo ? (e grazie ancora, 'parlare' con voi mi permette di imparare tonnellate di cose).

Tranquillo kruaxi, qua siamo tutti per imparare. Il sottoscritto che si ritiene “del mestiere” più va avanti più scopre di dover imparare… :wink:

Come per tutte le cose umane, non credo che il grado di passione (che contraddistingue i partecipanti a questo Forum) si possa misurare col fatto che si lavori o meno in questo settore. Anzi io lo ritengo un motivo di ricchezza, ed in ogni caso (se può confortarti) ho imparato moltissimo anche io da questo Forum.

Per quanto riguarda la Gemini è chiaro che così come era sicuramente non sarebbe andata bene per un viaggio lunare, è fuori discussione che avrebbe dovuto avere qualche incremento nella protezione alle radiazioni.
Tali modifiche però non ne avrebbero stravolto l’architettura di sistema visto che si sarebbe trattato, al più, dell’aggiunta di una serie di strati protettivi per far fronte alle condizioni ambientali della traversata Terra-Luna e ritorno.

In realtà non c'era bisogno di andare sulla Luna con la Gemini da solo, dato che nel 1963 la Mc Donnell (produttrice di Mercury e Gemini) propose, con il patrocinio del grande Pete Conrad, una versione "lunare" della Gemini che avrebbe consentito ai due astronauti dell'equipaggio di atterrare direttamente sulla Luna.

La Gemini sarebbe stata modificata al suo interno per consentire ad uno dei due astronauti di guardare verso il basso durante l’allunaggio (come sul LEM). La capsula avrebbe avuto un lunar stage (come lo LK) ed uno stadio di risalita, il tutto lanciato da un Saturno.

Certo,e c’era pure il progetto alternativo di utilizzare un piccolo modulo lunare aperto con un profilo di missione estremamente simile al L-3 sovietico (ma con approccio EOR anzichè LOR).Proponendo una missione del genere gli Americani si aspettavano di sbarcare a metà del 1966 con Gemini 16.Oggi,tenendo conto dei ritardi subiti dal Gemini ,e di ulteriori necessari voli di prova,si è calcolato che il primo allunaggio sarebbe avvenuto nell’autunno del 1968 con Gemini 20 (quindi non concorrenziale rispetto all’ l’Apollo,anche se molto meno costoso). ciò che mi chiedevo era se non fosse possibile semplificare e velocizzare ancor di più la cosa inviando un solo uomo anzichè due.

mi chiedevo era se non fosse possibile semplificare e velocizzare ancor di più la cosa inviando un solo uomo anzichè due.

La risposta è nel bellissimo film “Countdown” di Altman del 1967 nel quale si ipotizza di inviare un solo astronauta sulla Luna a bordo di una versione speciale della Gemini (praticamente una gemini normale accoppiata allo stadio di discesa di un LEM).

Il protagonista avrebbe trovato sulla Luna un modulo “shelter” in cui avrebbe avuto viveri e ossigeno per vivere un anno sul suolo lunare in attesa di una missione Apollo che avrebbe dovuto successivamente recuperarlo (sic!).

Il film prende le mosse da un vero progetto proposto in tal senso dall’USAF all’inizio degli anni '60 e rapidamente scartato per la sua assurdità e dal rapido progresso dell’Apollo. Nel film la molla che faceva scattare la volontà di farlo era rappresentato dal fatto che i russi erano prossimi ad inviare tre cosmonauti sulla Luna!! :scream:

Girando per Internet ho trovato un modellista che ha riprodotto il diorama della discesa del Pilgrim 1 (così era stata ribattezzata la Gemini lunare) sul suolo lunare.

Circa i progettati allunaggi usando il Gemini: http://www.friends-partners.org/partners/mwade/articles/bygemoon.htm P.S.,Archipeppe, sarebbe fantastica una tua tavola su questo profilo di missione,tempo permettendo,ovviamente. :wink: Potresti considerarlo un omaggio a Pete Conrad,il più grande sostenitore dell’uso della Gemini per voli lunari ! 8)

Appena posso lo faccio.

Proprio in memoria di Pete, che è uno dei miei astronauti preferiti…

Bene bene … già pregusto il risultato… :grinning:

Ragioni romantiche (Giulio Verne) e politiche (la Guerra Fredda) hanno spinto gli uomini alla conquista della Luna.

In realtà non ci sono ragioni razionali per inviare uomini nello spazio.
I risultati scientifici e tecnologici conseguiti con le missioni Apollo avrebbero potuto essere replicati con l’evoluzione delle sonde Surveyor.

In ogni caso si poteva attuare lo sbarco lunare con una attrezzatura più semplice come una evoluzione della capsula Gemini e il missile Titan-Centaur?

Io credo di sì a patto di accettare l’idea che ad allunare fosse un solo uomo per ogni missione.

Traggo questa mia convinzione dal fatto che il computer di guida della Gemini era già in grado di eseguire perfettamente tutte le manovre di aggancio necessarie ad un volo lunare.
E gli ingegneri della IBM ne stavano già sviluppando una versione più potente : quella che poi sarebbe stata utilizzata come computer di guida del vettore Saturn.

Tuttavia sarebbero state necessarie diverse modifiche alla struttura della Gemini.
In primo luogo allargare il modulo di comando e il modulo di servizio per migliorare l’abitabilità ed aumentare l’autonomia.
Montare uno scudo termico più grande, perchè il rientro dalla Luna avviene ad una velocità superiore rispetto a quello dall’orbita terrestre.
Poi effettuare due lanci : uno per l’immissione in orbita della Gemini, l’altro per il LEM e lo stadio di immissione in orbita lunare.
E conseguentemente programmare un aggancio in orbita terrestre dei due elementi.
In modo analogo a come si pensa di fare col CEV.
Il LEM sarebbe stato un modello aperto, secondo le ricerche sviluppate al Dryden con LLRV http://www1.dfrc.nasa.gov/Gallery/Photo/LLRV/HTML/index.html , per un solo astronauta che lo avrebbe raggiunto con una attività extraveicolare in orbita lunare.
E con un solo motore, lo stesso per l’allunaggio ed il decollo.
Un’altra utile modifica era perfezionare l’avionica con un interfaccia del tipo DSKY http://www1.dfrc.nasa.gov/Gallery/Photo/F-8DFBW/HTML/EC96-43408-1.html , come quella di Apollo.
Si sarebbero potuti programmare pochi allunaggi, riportando solo elementi leggeri quali schegge e polvere.

C’è poi l’obiezione che far allunare un solo astronauta sarebbe stato troppo rischioso.
Ma farne allunare due ha raddoppiato il rischio nel caso in cui qualcosa andasse storto.
Gli astronauti erano uomini capaci ed equilibrati, opportunamente addestrati per compiere la loro missione.
Daltronde molte importanti imprese sono state compiute da uomini che hanno agito in solitudine, penso alla prima trasvolata atlantica di Charles Lindbergh.
E quando un aereo atterra o decolla, la vita di centinaia di passeggeri è nelle mani di una sola persona …

Una cosa che manca alle imprese lunari è la spettacolarità : avrebbero dovuto riprendere lo sbarco anche con cineprese a pellicola non solo con telecamere, che tra l’altro erano state piazzate in luoghi con una vista molto limitata.
La versione aperta del LEM (e la consulenza di qualche affermato regista di Hollywood) avrebbe potuto essere utile in questo senso.

In ultima analisi ritengo che la contrapposizione Gemini-Apollo vada al di là dei confini di un confronto accademico tra due concezioni diverse del volo Lunare.
In realtà ha condizionato pesantemente il futuro della Nasa, che da allora si è lanciata verso imprese sempre più gigantesche e costose quali gli Shuttle, la stazione Freedom (ora ISS), e i rover marziani.
Imprese prive di un rilievo tecnico-scientifico chiaro.

" Quando la NASA volle andare sulla Luna, ci fù un immenso entusiasmo.
Era una meta che tutti desideravano veder raggiunta.

Ma poi il progetto Luna si conclude.
La NASA dispone di moltissimo personale e di una grossa organizzazione.
Non si vuole chiudere e allora cosa si fà?
Occorre convincere il Congresso che esiste un altro progetto che soltanto la NASA può realizzare.
Perciò è necessario esagerare : esagerare al ribasso i costi dello Shuttle, esagerare al rialzo il numero di voli possibili e la quantità di dati scientifici che se ne ricaveranno. "

  • Tratto dal libro “Che ti importa di ciò che dice la gente?”, di Richard P. Feynman

E questo è stato il retaggio culturale negativo dell’Apollo : l’aver sviluppato in gran fretta una serie di attrezzature costosissime quali il vettore Saturn, la rampa di lancio, l’edificio di assemblaggio … che poi non si sapeva più come riutilizzare.
Sarebbe stato meglio invece sviluppare la missione Luna perfezionando ciò che già esisteva ed aveva già dato eccellente prova di qualità.
Perchè non è importante solo dove si arriva e in quanto tempo, ma anche come ci si arriva.

Intanto benvenuto!

In realtà non ci sono ragioni razionali per inviare uomini nello spazio. I risultati scientifici e tecnologici conseguiti con le missioni Apollo avrebbero potuto essere replicati con l'evoluzione delle sonde Surveyor.

Conosci un certo Paolo qui nel forum? :grinning:

In ogni caso si poteva attuare lo sbarco lunare con una attrezzatura più semplice come una evoluzione della capsula Gemini e il missile Titan-Centaur?

Io credo di sì a patto di accettare l’idea che ad allunare fosse un solo uomo per ogni missione.

Forse ma penso che le modifiche da apportare e il risparmio di una capsula monoposto rispetto ad una tri-posto non sia così lampante e utile… ma sono sempre supposizioni…
Infatti tutte le modifiche che citi non erano indolori e forse neanche particolarmente economiche…
Per il Lem “cabriolet” che citi se fosse realmente stato ipotizzato mi sembra sia molto più pericoloso non avere un luogo pressurizzato a portata di mano in caso di problemi ad una tuta… quello che hai linkato però è solo il “manichino” utilizzato a terra per la sperimentazione e l’addestramento dei controlli attitudinali del lander.

Daltronde molte importanti imprese sono state compiute da uomini che hanno agito in solitudine, penso alla prima trasvolata atlantica di Charles Lindbergh.

Tante però sono state portate a termine in squadra, Cristoforo Colombo, Mallory e Irvine, primo uomo al polo nord… :wink:

Una cosa che manca alle imprese lunari è la spettacolarità : avrebbero dovuto riprendere lo sbarco anche con cineprese a pellicola non solo con telecamere, che tra l'altro erano state piazzate in luoghi con una vista molto limitata. La versione aperta del LEM (e la consulenza di qualche affermato regista di Hollywood) avrebbe potuto essere utile in questo senso.

Beh si vede che Kubrik sul set dell’allunaggio non è stato pagato abbastanza… :grinning: :smiley: a parte gli scherzi… con i mezzi dell’epoca penso si sia fatto già tanto e considerando che in questo campo gli americani non hanno nulla da imparare da nessuno… penso si sia fatto il massimo…

In realtà ha condizionato pesantemente il futuro della Nasa, che da allora si è lanciata verso imprese sempre più gigantesche e costose quali gli Shuttle, la stazione Freedom (ora ISS), e i rover marziani. Imprese prive di un rilievo tecnico-scientifico chiaro.

Beh spero che l’ultima frase non sia rivolta ai MER perchè altrimenti ci sarebbe molto da discutere… visto che a mio parere è stata e continua ad essere la missione scientifica interplanetaria più fruttuosa e in cui è stato riguadagnato in termini di risultati anche l’ultimo centesimo speso… per il resto si può discutere anche se non sono d’accordo con te…

C'è poi l'obiezione che far allunare un solo astronauta sarebbe stato troppo rischioso. Ma farne allunare due ha raddoppiato il rischio nel caso in cui qualcosa andasse storto.

Per prima cosa, benvenuto! :wink:
Passando all’argomento, continuo a ritenere cmq troppo rischioso un profilo di missione simile. Tralasciando i molteplici dubbi relativi alla tecnologia da implementare per permettere un controllo di tutti i sistemi della capsula gestibili da un solo uomo, credo che con 2 astronauti le percentuali di successo fossero quantomeno doppie. Gli astronauti erano sì addestrati e capaci, professionisti dal sangue freddo e pronti ad affrontare gli imprevisti, ma erano pur sempre uomini. Se durante il viaggio l’astronauta avesse accusato un malore che gli avesse impedito la prosecuzione del viaggio, la missione sarebbe stata abortita.
Concordo poi con Albyz relativamente al discorso del LEM “cabrio”… In questa configurazione la missione sarebbe stata un “mordi e fuggi” dato che che senza un ambiente pressurizzato non sarebbe stato possibile effettuare rifornimenti al PLSS oppure intervenire sulla tuta in caso di problemi oppure ancora semplicemente togliersi il casco per il riposo.

Live Long And Prosper

Ragioni romantiche (Giulio Verne) e politiche (la Guerra Fredda) hanno spinto gli uomini alla conquista della Luna.

In realtà non ci sono ragioni razionali per inviare uomini nello spazio.

Prima di tutto benvenuto sul Forum! Anche se una presentazione ufficiale non sarebbe male… :roll_eyes:

Per quanto riguarda la tua affermazione iniziale direi che sono pienamente… IN DISACCORDO!!! Questo pianeta è l’unico che conosciamo che possa ospitare la vita (per ora) e, visto che anche le sue risorse non sono illimitate, il fatto che l’umanità DOVRA’ espandersi nello spazio mi sembra una logica conclusione. Tutto questo senza contare che “tutto quello spazio sarebbe un enorme spreco se non venisse esplorato e colonizzato”.
Il fatto poi che lo shuttle sia stato costruito soltanto per impiegare i soldi della NASA… sembra che tu non tenga conto delle importantissime missioni (moltissime delle quali puramente scientifiche…) che ha svolto in questa sua lunga carriera… e nelle quali 14 persone hanno anche sacrificato la loro vita.
Certo che non sono ingenuo e comprendo benissimo la spinta “militare” o “egemonica” che possiede il fatto di conquistarel’Ultima Frontiera ma sono anche conscio che l’intelligenza dell’umanità (quel poco che ancora rimane) saprà districarsi da questo retaggio “animale” e spingerci "là, ove nessun umano è mai giunto prima!.. :wink:

Benvenuto Mustela, anche da parte mia.
Hai detto cose interessanti, che ritengo solo in minima parte condivisibili,
ma che rispetto (scoprirai che questo forum è assolutamente democratico ed aperto ad ogni contributo).
Riguardo al senso dell’uomo nello spazio-
Non starò ad elencare le mille ragioni logiche per cui ritengo giusto esplorare lo spazio in prima persona, te ne fornirò solo una, probabilmente neppure troppo logica :
Perché c’é

Salute e Latinum per tutti ! :wink:

Una cosa che manca alle imprese lunari è la spettacolarità : avrebbero dovuto riprendere lo sbarco anche con cineprese a pellicola non solo con telecamere, che tra l'altro erano state piazzate in luoghi con una vista molto limitata.
Su questo sono assolutamente d'accordo,e l'ho scritto in vari thread.Sono convinto che parallelamente a LEM,Saturno e Capsula Apollo andasse sviluppata una telecamera a colori leggera e funzionale con buona definizione da portare dietro fin dal primo allunaggio.Tra l'altro io credo che coinvolgere ed appassionare il pubblico con riprese spettacolari avrebbe reso più difficile tagli al budget della NASA negli anni 70.Per il resto il tuo intervento (a proposito ,benvenuto tra noi) è interessantissimo,e mi riservo di aggiungere domani qualche altro argomento al dibattito.
Benvenuto Mustela, anche da parte mia. Hai detto cose interessanti, che ritengo solo in minima parte condivisibili, ma che rispetto (scoprirai che questo forum è assolutamente democratico ed aperto ad ogni contributo). Riguardo al senso dell'uomo nello spazio- Non starò ad elencare le mille ragioni logiche per cui ritengo giusto esplorare lo spazio in prima persona, te ne fornirò solo una, probabilmente neppure [i]troppo logica[/i] : [size=18px]Perché c'é[/size]

Salute e Latinum per tutti ! :wink:

Mi associo a Kruaxi…

Ritengo le modifiche che tu proponi, sopratutto quelle al modulo di comando, decisamente costose quasi al limite dell’irrealizzabile.
Infatti, dato che tu proponi di modificare il volume pressurizzato del modulo di comando della Gemini (oltre al suo indice di forma, il che incide pesantemente in fase di rientro), ciò implica in pratica la riprogettazione della capsula stessa.

Come i russi hanno brillantemente dimostrato con le loro Soyuz è possibile avere una capsula flessibile grazie all’adozione del criterio di modularità (e la Gemini era senz’altro modulare) a patto però di toccare il meno possibile le parti pressurizzate, e per niente quelle soggette al rientro nell’atmosfera. Difatti, basta osservare che nella quasi infinita famiglia delle Soyuz un’invariante c’è ed è costituita proprio dal modulo di rientro con la sua caratteristica forma “a campana”.

Per quanto il sottoscritto sia un fan della Gemini, e la ritenga una dei migliori veicoli spaziali mai realizzati, un progetto concepito in tal modo era molto aldilà delle reali possibilità di tale veicolo. In ogni caso vorrei ricordare che sono stati comunque condotti degli studi molto seri per spedire una Gemini sulla Luna, anche con due astronauti, sfruttando la tecnica del lancio “diretto”.

Per quanto riguarda il modulo lunare, l’idea di realizzarne uno aperto (per quanto tecnicamente fattibile) mi sembra assurda, un solo uomo in una struttura non pressurizzata ha un indice di rischio almeno di un ordine di grandezza più grande di due uomini che pilotano un modulo lunare pressurizzato.

Pensa che sarebbe pericoloso ancora oggi pur considerando le capacitgà di guida automatica degli attuali sistemi e l’adozione di una tuta rigida, e qui il buon Skywalker può tenere una conferenza in tema…

Ciao Mustela_Erminea (Ermellino :wink: ) e innanzitutto benvenuto sul forum.
Prima di commentare il tuo post, come da dovere istituzionale, ti chiedo di dare una lettura a questo post, che è fondamentale e utile per iniziare a vivere in questa comunità virtuale.

Detto questo, passiamo al tuo messaggio.

Ragioni romantiche (Giulio Verne) e politiche (la Guerra Fredda) hanno spinto gli uomini alla conquista della Luna.

In realtà non ci sono ragioni razionali per inviare uomini nello spazio.
I risultati scientifici e tecnologici conseguiti con le missioni Apollo avrebbero potuto essere replicati con l’evoluzione delle sonde Surveyor.

In quello che dici c’è senz’altro una buona dose di verità. Spesso succede di trovarsi in difficoltà se si tentano di giustificare obiettivamente gli ingenti investimenti in campo spaziale compiuti dalle varie nazioni.
Ciò non significa però che le spese in campo spaziale siano da ricomprendere in quei ragionamenti massimalisti del tipo “tutti soldi buttati” che sovente si sentono fare nei “bar sport”, in particolare dopo ogni ritocco alle tasse :grinning:
La ricerca spaziale è invece un campo strategico nel quale ogni euro (o dollaro) investito può avere ritorni importanti: nel campo delle tecnologie, dei nuovi materiali, della comprensione della fisica, della conoscenza del cosmo, e non ultimo, dei confini dell’Uomo.
Più corretto a mio parere sarebbe porre il ragionamento discutendo di come le scoperte derivanti dalle attività spaziali siano ripartite tra tutti i popoli della Terra. Se è vero che un certo livello di investimeni è alla portata solo delle grandi nazioni industrializzate, è anche vero che le conoscenze acquisite andrebbero diffuse a tutta l’umanità.
O ancora, possiamo discutere dei numerosi, evidenti casi di malgestione dei progetti che nel tempo ne hanno causato la chiusura, spesso con totale spreco delle risorse investite.
Ma la ragione RAZIONALE per volgersi allo spazio c’è, a mio parere, ed è la naturale necessità dell’uomo di seguire la sua evoluzione, il suo innato spirito di conoscenza e di dominio dell’ambiente in cui vive.

In ogni caso si poteva attuare lo sbarco lunare con una attrezzatura più semplice come una evoluzione della capsula Gemini e il missile Titan-Centaur?

Io credo di sì a patto di accettare l’idea che ad allunare fosse un solo uomo per ogni missione.

Si sarebbero potuti programmare pochi allunaggi, riportando solo elementi leggeri quali schegge e polvere.

Rispetto a questo passaggio mi chiedo (e vi chiedo) ma allora, con un allunaggio messo in questi termini, ne sarebbe davvero valsa la pena?
Non sarebbe stata ancora più rimarchevole la mancanza di un reale scopo scientifico.
Ti faccio notare, Mustela_Erminea, che nelle famose “J” missions (Apollo XV, XVI e XVII) l’attenzione dei media era ormai scemata, l’obiettivo tecnico/politico era ormai stato centrato, pure il semi fallimento di Apollo XIII era un’ulteriore dimostrazione della forza di carattere della nazione statiunitense, dell’ “American Way”.
Eppure quelle tre missioni furono FONDAMENTALI per aumentare le conoscenze riguardanti il nostro satellite naturale, e concorderai che furono condotte da astronauti attrezzati di tutto punto e super addestrati proprio per ottenere il massimo risultato scientifico possibile.
Credo che l’occhio di un geologo all’opera direttamente in situ consenta di centuplicare la “resa” di un qualunque rover, MER compresi.

C'è poi l'obiezione che far allunare un solo astronauta sarebbe stato troppo rischioso. Ma farne allunare due ha raddoppiato il rischio nel caso in cui qualcosa andasse storto. Gli astronauti erano uomini capaci ed equilibrati, opportunamente addestrati per compiere la loro missione.

Vero, ma solo se ci limitiamo a considerare il rischio di un evento irreparabile al mezzo di trasporto.
Due astronauti aggiungono l’elemento chiave della “ridondanza” anche a livello della componente umana della missione lunare.
Inoltre, due persone che operavano sulla superificie selenica hanno certamente consentito una diversificazione delle attività ed un aumento della loro complessità (pensa ad esempio al montaggio del Lunar Rover) che ha certamente pagato in termini di ritorni materiali e scientifici.

Una cosa che manca alle imprese lunari è la spettacolarità : avrebbero dovuto riprendere lo sbarco anche con cineprese a pellicola non solo con telecamere, che tra l'altro erano state piazzate in luoghi con una vista molto limitata. La versione aperta del LEM (e la consulenza di qualche affermato regista di Hollywood) avrebbe potuto essere utile in questo senso.

Vero, ma a me piacciono lo stesso. :smiley: :smiley: :smiley:
Poi diciamo che nelle ultime missioni le cose sono molto molto migliorate, grazie anche alla telecamera posta a bordo del Lunar Rover.

In ultima analisi ritengo che la contrapposizione Gemini-Apollo vada al di là dei confini di un confronto accademico tra due concezioni diverse del volo Lunare. In realtà ha condizionato pesantemente il futuro della Nasa, che da allora si è lanciata verso imprese sempre più gigantesche e costose quali gli Shuttle, la stazione Freedom (ora ISS), e i rover marziani. Imprese prive di un rilievo tecnico-scientifico chiaro.

Come per il primo passaggio, dici alcune cose molto vere, ma sui MER non potrei essere più in disaccordo. Conta peraltro che ogni rover è costato 800 milioni di $. Moltissimi, ma davvero un nonnulla se lo confrontiamo (non solo economicamente) con il costo di costruzione di un bombardiere B2-B: 2,2 miliardi di Dollari, alla valuta del 1998 :scream:.

" Quando la NASA volle andare sulla Luna, ci fù un immenso entusiasmo. Era una meta che tutti desideravano veder raggiunta. ... Ma poi il progetto Luna si conclude. La NASA dispone di moltissimo personale e di una grossa organizzazione. Non si vuole chiudere e allora cosa si fà? Occorre convincere il Congresso che esiste un altro progetto che soltanto la NASA può realizzare. Perciò è necessario esagerare : esagerare al ribasso i costi dello Shuttle, esagerare al rialzo il numero di voli possibili e la quantità di dati scientifici che se ne ricaveranno. " - Tratto dal libro "Che ti importa di ciò che dice la gente?", di Richard P. Feynman

E questo è stato il retaggio culturale negativo dell’Apollo : l’aver sviluppato in gran fretta una serie di attrezzature costosissime quali il vettore Saturn, la rampa di lancio, l’edificio di assemblaggio … che poi non si sapeva più come riutilizzare.
Sarebbe stato meglio invece sviluppare la missione Luna perfezionando ciò che già esisteva ed aveva già dato eccellente prova di qualità.
Perchè non è importante solo dove si arriva e in quanto tempo, ma anche come ci si arriva.

Sagge parole. Condivido.
Ma questo non è un problema di scopo, ma di uomini, cioè di contesto sociale, politico, scientifico; di trovare persone capaci di stabilire delle priorità anche nel campo della ricerca e che sappiano farle emergere perchè siano tradotte in azioni pratiche (sonde, lanciatori eccc) dalle agenzie spaziali nazionali. Sarebbe fondamentale far nascere le missioni dal “basso”, e non calarle dall’alto per foraggiare la lobby di riferimento del presidente di turno :frowning:
Sappiamo tutti di non vivere nel mondo ideale :roll_eyes:

Ancora buone discussioni!