Terminato l'ET per STS 125 - I voli 2009 tuttora a rischio rinvio

L’external tank contrassegnato con il numero 127, che volera’ con Atlantis nella missione STS 125 e’ stato finalmente completato ed ha iniziato govedi’ il suo viaggio verso la Florida. Tuttavia, l’emergenza continua a New Orleans, con l’ET 129 (assegnato alla missione LON di Endeavour) che al momento e’ a malapena entro i limiti di tempo, mentre i due serbatoi successivi accusano entrambi oltre un mese di ritardo.

E’ pertanto confermato, allo stato, l’appuntamento dell’8 ottobre per la missione di manutenzione al telescopio spaziale, essendo purtroppo del tutto svanita la ventilata ipotesi di anticipare di qualche giorno il lancio di Atlantis.

Le previsioni sulle date di consegna dei due ET hanno subito nelle ultime settimane delle forti oscillazioni, passando da un ritardo di 5 e 13 giorni rispettivamente ad un lieve anticipo (che aveva lasciato sperare nel lancio anticipato), per poi assestarsi sul sostanziale rispetto delle scadenze stimato attualmente.

Per quanto riguarda Atlantis, alcuni giorni potrebbero ancora essere recuperati variando leggermente la procedura di accoppiamento dell’ET ai razzi a propellente solido (boosters). Cio’ consentirebbe di assorbire eventuali ritardi, tuttora possibili, nella consegna del serbatoio destinato allo shuttle di soccorso, ovvero Endeavour, che attende l’ET 129 entro i primi di agosto.

Naturalmente, ora che ET-127/Atlantis e’ stato terminato, tutta la forza lavoro del Michoud Assembly Facility e’ stata dirottata sul serbatoio della missione LON STS-400. Al personale della Louisiana viene richiesto uno sforzo eccezionale, in quanto si tratta di consegnare, per la prima volta dopo molti anni, due serbatoi in un solo mese; i due ET, inoltre, sono di nuova generazione, piu’ sicuri ma anche piu’ complessi da assemblare, ed i lavoratori del MAF devono anche fare i conti con severi limiti al pagamento di straordinari e con la pesante eredita’ dell’uragano Katrina che ancora fa sentire i suoi effetti sulla vita quotidiana al centro di Michoud.

Gli ET 127 e 129 sono stati costruiti da zero in seguito all’incidente del Columbia, mentre altri ET hanno subito solo ricostruzioni parziali ed adattamenti per adottare i miglioramenti richiesti in tema di sicurezza.
Il primo di questi serbatoi totalmente “nuovi”, ET 128, ha volato con Discovery nella recente STS 124, dimostrando la bonta’ delle migliorie apportate.
In particolare, il serbatoio 128 presentava le nuove rampe per la brina (“ice frost ramp”) di tipo LH2, molto attese dopo i 32 distacchi di materiale isolante e le 3 perdite estese di schiuma che si sono registrate dalla ripresa dei voli. In questo senso, le nuove ice frost ramps hanno rappresentato un completo successo.
Un altra miglioria che ha debuttato con ET 128 e’ un nuovo tipo di accoppiamento in titanio per i tubi di alimentazione dell’ossigeno liquido e relativa protezione termica, dopo che si erano registrati in precedenza 23 casi di perdite dagli accoppiamenti.

Ulteriori miglioramenti sono previsti a partire da ET 131, e saranno basati su osservazioni dirette di problemi di scarsa entita’ manifestatisi nel corso di STS 124 ed STS 120. In particolare, si cerca di eliminare le zone di vuoto tra il rivestimento ed il serbatoio vero e proprio, in quanto in queste aree si manifesta un fenomeno detto “crio-pompaggio” che determina scompensi di pressione che causano i distacchi.

Tornando allo stato di consegna dei restanti ET, si sta monitorando la situazione del numero 130 e 131, entrambi al momento in ritardo, che potrebbero causare un ulteriore spostamento di STS 119, gia’ slittata a febbraio con l’ultimo launch manifest, e con prevedibili effetti a catena sulle restanti missioni; purtroppo tali ripercussioni sono amplificate dalla necessita’ di approntare altre missioni LON parallele a quelle principali nei mesi a venire.

Come se non bastasse, a disturbare ulteriormente una pianificazione gia’ travagliata si inserisce il programma Constellation, con il lancio di Ares 1-x (al momento previsto tra il 15 aprile ed il I giugno prossimi) che richiedera’ la destinazione al nuovo vettore di larga parte del pur mastodontico edificio che ospita l’assemblaggio dei veicoli, il famoso VAB.

Ma con tutti questi ritardi riuscirà la Nasa a dismettere gli shuttle entro il 2010?
Se già nel suo badget non si prevedono spese per lo shttle dopo il 2010, concentrando tutte le risorse nel programma constellation, dei ritardi agli STS comporteranno inevutabilmente dei ritardi per l’orion…
In che data è prevista l’ultima missione shuttle?

No, la domanda è diversa, “Ma con tutti questi ritardi riuscirà la Nasa ad effettuare tutte le missioni shuttle entro il 2010?”
Per ora c’è ancora un buon margine, vedremo.

In che data è prevista l'ultima missione shuttle?

http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=7189.0

ma perchè i numeri degli ET sono un pò più avanti dei voli STS? si sono fatte più ET rispetto ai voli effettuati???

Si, ET-1 per test a terra, ET-94 costruito ma scartato per il passaggio ai SLW e utilizzato come banco prova per l’applicazione delle schiume, ET-95 mai costruito per il passaggio agli ET SLW ed ET-122 danneggiato dall’uragano Katrina e mai utilizzato.

A me questa deadline del 2010 fa molto storcere il naso. Capisco la questione finanziamenti, ma se, per esempio, non si riuscisse a completare una missione entro tale data, non capisco che problemi ci possano essere a allungare la cosa per 6 mesi. Se anche questo causasse 6 mesi di ritardo all’Orion non vedo il problema: 6 mesi (ma personalmente direi anche 1 anno) sono accettabili se pensiamo che la ISS potrebbe rimanere senza pezzi di ricambio, rack, o addirittura qualche modulo o un esperimento scientifico importante. Inoltre avere una missione bella e pronta e farla saltare solo perché un ET ha ritardato, o magari c’è stato un qualche problema a qualche sensore la vedo molto come un grosso spreco di denaro…
Poi da qui al 2010 c’è tempo per cambiare i piani di finanziamento, tant’è che di mezzo ci sono anche delle elezioni…

Ti faccio presente che, al tempo del programma Skylab, avevano già integrato la missione per il lancio dello Skylab-B; il SATURN 5 era già montato e si apprestava a fare il suo viaggio al PAD di lancio. Tutto venne sospeso e si terminò li rismontando tutto.
Pensi che non farebbero la stessa cosa anche con lo Shuttle? Ormai la NASA pensa solo al CEV e tutto il resto, compresa la ISS, sono solo “pesi” che gravano sul bilancio; appena possibile chiuderanno tutto.

Ora però ci sono accordi internazionali da rispettare verso i partner della Stazione…

Vero!! :clap:
Va anche aggiunto che queste missioni saranno necessarie per il proseguimento della vita dell’ISS che figura nel budget Usa almeno fino al 2016…

Giustissimo questo! Mi rimane comunque dell’“amaro in bocca” per il fatto che , nel 2010 verrà terminata la ISS e solo fino al 2016 (forse) funzionerà a pieno ritmo. Non è certo colpa della NASA però, se non ci fossero stati tutti questi problemi, la ISS avrebbe funzionato a pieno ritmo già dal 2008, quindi ben 8-10 anni.

chissà se il 17 di questo mese penseranno di aumentare la vita della ISS magari fino al 2018/2020 :thinking:

sarebbe la cosa più sensata da fare, almeno a pieno ritmo e con l’equipaggio a 6 membri, verrebbe utilizzata almeno per una decina d’anni. Non dimentichiamo che, almeno per quel che concerne i Russi, la MIR era stata utilizzata più del previsto; venne abbandonata solo con l’inizio della ISS e perchè era ormai in uno stato pietoso.