Test bagnati per Orion

Sono in corso in questi giorni i test di flottaggio per la futura capsula Orion. Per questo primo contatto con l’acqua viene utilizzato un mockup in scala 1:4 che servirà per capire il comportamento in acqua della capsula.
I test sono eseguiti nell’enorme piscina del JSC dove avvengono anche le simulazioni delle EVA con un modello in scala reale della ISS adagiato sul fondo della piscina.
Per questa prima serie di test il modello è stato adagiato staticamente in acqua in diverse posizioni di galleggiamento per testarne il comportamento allo scopo di produrre prossimamente un modello in scala reale che sarà utilizzato per l’addestramento degli astronauti e per definire le procedure di sicurezza durante gli ammaraggi.
Oltre a questo, nei test sono stati inoltre valutati alcuni sistemi di sigillatura in acqua, un sistema di comunicazione wireless e un “collare” da applicare alla capsula e fornito dal KSC in Florida.
Un modello del tutto simile intanto ha eseguito specifici test alla Texas A&M University in una speciale vasca in grado di simulare il moto ondoso in varie condizioni marittime. Lo scopo era ovviamente testare la capsula con moto ondoso sostenuto per capirne i limiti di galleggiamento e le dinamiche di posizionamento. Le condizioni testate erano delle più severe per verificarne la corrispondenza ai requisiti.
Il prossimo passo, che verrà svolto con la United States Navy verterà sulle modalità di recupero della capsula in mare, con le procedure di issaggio dopo il recupero e le operazioni di assistenza con diverse condizioni di mare. Questi test avverranno ad Ottobre presso il Naval Surface Warfare Center a Carderock e al Aberdeen Proving Ground ad Aberdeen.
Il modello in scala reale che verrà utilizzato dal Human Space Flight Support, il team che sarà incaricato del recupero in mare, per l’addestramento è già in fase di costruzione. Questi test per le procedure di recupero in mare avverranno a largo della Florida a partire dal Gennaio 2009.

Ma si tratta soltanto di test per il caso di emergenza di un rientro in mare oppure e’ gia’ stato scartato definitivamente l’atterraggio con gli airbags sul suolo? :thinking: (una delle novità rispetto all’Apollo…)

L’ammaraggio è per ora la prima ipotesi di rientro, per l’atterraggio è ancora in fase di studio e analisi l’ultima ipotesi realizzata (quella con un airbag sul lato della capsula per intenderci), se questa dovesse rivelarsi più vantaggiosa dell’ammaraggio potrebbe ancora venir utilizzato come rientro “preferito” altrimenti i sistemi fin qui valutati nel confronto ammaraggio/atterraggio danno risultati più convincenti in peso e costi sul primo tipo.

Grazie per la precisazione Albyz. Ma quando ti riferisci ai risultati piu’ convincenti peso/costi intendi solo per la capsula Orion in se e non per tutto il resto? Intendo dire che un ammaraggio implica la dislocazione di una flotta di recupero in almeno due/tre oceani… senza contare i problemi che si potrebbero incontrare con il maltempo… Mentre un rientro al suolo (in un deserto della California , ad esempio) semplificherebbe molto la situazione, non credi?

Beh il costo verrebbe valutato sicuramente in maniera “globale” ovvero comprendendo in toto tutto quello che renderebbe disponibile un rientro in mare e uno a terra.
Per le flotte non ne servono come dici in 2-3 diversi oceani, ci saranno solamente i team di recupero nell’area interessata (mi pare sulle coste della California), come del resto non si spargeranno nel mondo team di recupero su terra se fosse preferito un atterraggio, per le situazioni d’emergenza ci si affiderebbe alla marina USA o a qualsiasi imbarcazione sia in zona nel mondo, come del resto succedeva con l’Apollo. Avere una copertura globale sia che si tratti di atterraggio sia di ammaraggio è impossibile. Per il maltempo mi pare di aver letto uno studio (se lo ritrovo lo inserisco) sul meteo e mi pare che fosse, da questo punto di vista, preferibile un ammaraggio in quanto le probabilità di trovare una zona con tempo “adeguato” fra tutti i “mari” utilizzati come zone di rientro era maggiore dei possibili giorni di maltempo (per vento, copertura ecc.) a Edwards nell’arco di un anno “medio”.

Il video dei test:
http://www.space-multimedia.nl.eu.org/index.php?option=com_content&task=view&id=4262&Itemid=2

Albyz, la forma degli airbag è quella definitiva??
Oppure questi sono solo “esemplificativi” dato che si tratta solo di un test di galleggiamento??

Uhmm non mi pare ci siano airbag nel video… a quali ti riferisci?
I tre rotondi in cima al “cono” sono solo i tre palloncini per il raddrizzamento, e la “cintura”, come scritto sopra, è un prototipo sviluppato dal KSC, da essere applicata nelle fasi di messa in sicurezza dal team di recupero al raggiungimento della capsula.
Come quella dell’Apollo per intenderci:

Aspetta, io non mi riferivo al video quanto alla foto.

Cioé nella foto si vedono dei galleggianti, sono appunto galleggianti o gli airbag??

Era questo che non avevo chiaro…

Si, allora è quello il “collare” sperimentale di sicurezza, dovrebbe comunque essere applicato solo una volta in mare e prima del recupero.

Dunque, proprio come l’Apollo…

Posso andare a fare quel lavoro?
In piscina a scrollare i modellini per vedere se si rovesciano… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Anche io!!
1 giorno di lavoro ogni 30 anni… :stuck_out_tongue_winking_eye: