TEST NUCLEARE DELLA COREA DEL NORD

Una domanda mi frulla x la testa. Con tutti i dazi, i blocchi commerciali ecc. la Corea del Nord, con cosa le paga le sue bombe? Non mi sembra che sia un paese ricco di risorse, quindi mi chiedo chi c’è dietro. Il popolo è alla fame, ma i soldi da dove arrivano?
No, non mi rispondete, la conosco la risposta. La Corea è una di quelle mine vaganti messa lì x far casino, perchè senza un pò di movimento il mondo degli affari sporchi langue.

Un altro articolo preso dall’Ansa :

WASHINGTON - Gli Stati Uniti intendono presentare nelle prossima ore una nuova bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per definire sanzioni contro la Corea del Nord, che sostiene di avere effettuato lunedi' un esperimento nucleare. Washington, che ha gia' attenuato mercoledi' una prima bozza, spera di giungere a un voto domani, venerdi'. L'ambasciatore degli Usa all'Onu, John Bolton, ha avuto consultazioni, mercoledi', con i suoi colleghi dei Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, piu' il Giappone, che ne ha la presidenza di turno. Alcune delle misure piu' radicali suggerite dagli Stati Uniti in una prima bozza, fatta circolare martedi', hanno suscitato resistenze da parte della Cina e della Russia. Ma Bolton spera in un accordo su un testo che non preveda piu', ad esempio,il controllo di tutti i cargo aerei e navali provenienti dalla Corea del Nord o ivi destinati, ma mantenga la citazione dell'articolo 7 della Carta dell'Onu, che autorizza l'uso della forza. Pechino e Mosca vogliono, invece, evocarne solo alcune misure. IL GIAPPONE DEFINISCE LE SANZIONI - Il governo giapponese ha terminato oggi di definire le sanzioni proclamate contro la Corea del Nord dopo l'esperimento nucleare di lunedi' scorso. Come precisato da fonti governative a Tokyo, oltre a un bando sull'ingresso di qualsiasi natante nordcoreano nei porti nipponici le misure prevedono una sospensione di tutte le importazioni commerciali e di qualsiasi visita personale dalla Corea del Nord, tranne nel caso del rientro da viaggi in patria di nordcoreani residenti in Giappone. Le sanzioni, che entreranno completamente in vigore domani e avranno una durata di sei mesi, sono in realta' di un'importanza estremamente marginale, dato che i gia' limitati scambi tra i due paesi si erano ulteriormente ridotti negli ultimi tempi. Il valore complessivo degli scambi nei due sensi, in particolare, non superava ultimamente i 140 milioni di euro l'anno. Inoltre, rispetto ai simili dati di altri paesi, la cifra e' alquanto anomala, perche' in vari casi riguarda scambi non basati sulla moneta ma sul baratto. Pyongyang invece sarebbe estremamente danneggiata se bandi del genere fossero adottati dalla Cina, dalla Corea del Sud e dai paesi dell'Asia sudorientale. Con l'adozione delle sue sanzioni, dal costo quasi irrilevante, Tokyo si e' chiaramente proposta di esercitare pressioni per un'iniziativa simile sul piano internazionale con l'avallo dell'Onu. E' in questa ottica che il governo giapponese ha dato oggi il massimo rilievo ai suoi provvedimenti, decidendo anche un impegno finanziario in favore delle imprese commerciali nipponiche che ne risultassero danneggiate. PYONGYANG ANNUNCIA RITORSIONI CONTRO TOKYO - La Corea del Nord ha preannunciato oggi ritorsioni per le sanzioni adottate da Tokyo in riferimento all'esperimento nucleare compiuto da Pyongyang lunedi' scorso. ''Prenderemo vigorose contromisure'', ha dichiarato all'agenzia nipponica 'Kyodo' l'ambasciatore nordcoreano Song Ilho, incaricato dei colloqui di normalizzazione con il Giappone. ''I contenuti specifici diventeranno chiari se state a guardare'', ha detto minacciosamente Song e ha aggiunto: ''noi non parliamo mai invano''. Secondo l'ambasciatore si trattera' di misure ''di natura piu' grave'' rispetto ad altri paesi a causa del passato colonialista nipponico. Song ha anche detto che la Corea del Nord sta ''seguendo con attenzione'' l'atteggiamento del nuovo premier giapponese Shinzo Abe ''nelle parole e nei fatti''. Abe e' noto come un 'falco', soprattutto sulle questioni coreane, e quando era 'numero due' del precedente governo aveva insistito affinche' fosse mostrata la massima durezza nei confronti di Pyongyang dopo i suoi esperimenti missilistici di luglio. NUOVI TEST DIPENDERANNO DA POLITICA USA - Il 'numero due' nordcoreano Kim Yongnam ha chiamato in causa la politica statunitense come elemento determinante per le scelte nucleari di Pyongyang. In dichiarazioni all'agenzia giapponese Kyodo, il presidente dell'assemblea nazionale coreana ha detto che un proseguimento degli esperimenti nucleari cominciati dal regime lunedì scorso "é legato alla politica americana verso il nostro paese". "Se gli Usa continueranno ad avere un atteggiamento ostile e a esercitare su di noi pressioni sotto varie forme non avremo altra scelta che farvi fronte con passi concreti", ha aggiunto Kim. Egli ha inoltre protestato per le sanzioni finaziarie imposte da Washington alla Corea del Nord e ha affermato che, fino a quando esse resteranno in vigore Pyongyang non parteciperà alla trattativa internazionale a sei sui programmi nucleari del paese, che ha sede a Pechino ed è in stallo da quasi un anno. Kim ha anche affermato che i nordcoreani si sono attenuti alle intese di quattro anni fa per una normalizzazione delle relazioni con il Giappone, che Tokyo ritiene invece siano state violate dagli esperimenti missilistici compiuti da Pyongyang lo scorso luglio. SUD SI CAUTELA CONTRO GUERRA ATOMICA - Le forze armate della Corea del Sud hanno avviato una serie di rilevazioni per valutare lo stato di preparazione dell'esercito in caso di una guerra nucleare nella penisola coreana. Lo scrive oggi a Seul l'agenzia 'Yonhap', che riferisce di una serie di rapporti presentata dallo Stato maggiore congiunto al ministro della Difesa sudcoreano Yoon Kwang Ung. Le informative in questione sono state prodotte in due momenti distinti: immediatamente dopo l'annuncio di Pyongyang, la scorsa settimana, di voler procedere con test atomici, e in seguito all'esperimento nucleare effettuato lunedi' mattina. Un ufficiale dello Stato maggiore congiunto che ha chiesto di non essere identificato ha affermato che 'e' assolutamente normale controllare il livello di preparazione delle forze armate in previsione di un possibile conflitto nucleare, soprattutto alla luce della nuova situazione che ha preso forma negli ultimi giorni'. Sempre secondo l'agenzia sudcoreana 'Yonhap', tra le priorita' indicate dallo Stato maggiore c'e' la necessita' di rivedere i piani gia' approntati in collaborazione con gli Stati Uniti e il potenziamento degli apparati militari, in particolare nel campo di tecnologie avanzate di intelligence per contrastare lo sviluppo e il trasporto di ordigni atomici da parte della Corea del Nord.

Un altro articolo preso dall’Adnkronos :

WASHINGTON - Gli Stati Uniti intendono presentare nelle prossima ore una nuova bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per definire sanzioni contro la Corea del Nord, che sostiene di avere effettuato lunedi' un esperimento nucleare. Washington, che ha gia' attenuato mercoledi' una prima bozza, spera di giungere a un voto domani, venerdi'. L'ambasciatore degli Usa all'Onu, John Bolton, ha avuto consultazioni, mercoledi', con i suoi colleghi dei Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, piu' il Giappone, che ne ha la presidenza di turno. Alcune delle misure piu' radicali suggerite dagli Stati Uniti in una prima bozza, fatta circolare martedi', hanno suscitato resistenze da parte della Cina e della Russia. Ma Bolton spera in un accordo su un testo che non preveda piu', ad esempio,il controllo di tutti i cargo aerei e navali provenienti dalla Corea del Nord o ivi destinati, ma mantenga la citazione dell'articolo 7 della Carta dell'Onu, che autorizza l'uso della forza. Pechino e Mosca vogliono, invece, evocarne solo alcune misure. IL GIAPPONE DEFINISCE LE SANZIONI - Il governo giapponese ha terminato oggi di definire le sanzioni proclamate contro la Corea del Nord dopo l'esperimento nucleare di lunedi' scorso. Come precisato da fonti governative a Tokyo, oltre a un bando sull'ingresso di qualsiasi natante nordcoreano nei porti nipponici le misure prevedono una sospensione di tutte le importazioni commerciali e di qualsiasi visita personale dalla Corea del Nord, tranne nel caso del rientro da viaggi in patria di nordcoreani residenti in Giappone. Le sanzioni, che entreranno completamente in vigore domani e avranno una durata di sei mesi, sono in realta' di un'importanza estremamente marginale, dato che i gia' limitati scambi tra i due paesi si erano ulteriormente ridotti negli ultimi tempi. Il valore complessivo degli scambi nei due sensi, in particolare, non superava ultimamente i 140 milioni di euro l'anno. Inoltre, rispetto ai simili dati di altri paesi, la cifra e' alquanto anomala, perche' in vari casi riguarda scambi non basati sulla moneta ma sul baratto. Pyongyang invece sarebbe estremamente danneggiata se bandi del genere fossero adottati dalla Cina, dalla Corea del Sud e dai paesi dell'Asia sudorientale. Con l'adozione delle sue sanzioni, dal costo quasi irrilevante, Tokyo si e' chiaramente proposta di esercitare pressioni per un'iniziativa simile sul piano internazionale con l'avallo dell'Onu. E' in questa ottica che il governo giapponese ha dato oggi il massimo rilievo ai suoi provvedimenti, decidendo anche un impegno finanziario in favore delle imprese commerciali nipponiche che ne risultassero danneggiate. PYONGYANG ANNUNCIA RITORSIONI CONTRO TOKYO - La Corea del Nord ha preannunciato oggi ritorsioni per le sanzioni adottate da Tokyo in riferimento all'esperimento nucleare compiuto da Pyongyang lunedi' scorso. ''Prenderemo vigorose contromisure'', ha dichiarato all'agenzia nipponica 'Kyodo' l'ambasciatore nordcoreano Song Ilho, incaricato dei colloqui di normalizzazione con il Giappone. ''I contenuti specifici diventeranno chiari se state a guardare'', ha detto minacciosamente Song e ha aggiunto: ''noi non parliamo mai invano''. Secondo l'ambasciatore si trattera' di misure ''di natura piu' grave'' rispetto ad altri paesi a causa del passato colonialista nipponico. Song ha anche detto che la Corea del Nord sta ''seguendo con attenzione'' l'atteggiamento del nuovo premier giapponese Shinzo Abe ''nelle parole e nei fatti''. Abe e' noto come un 'falco', soprattutto sulle questioni coreane, e quando era 'numero due' del precedente governo aveva insistito affinche' fosse mostrata la massima durezza nei confronti di Pyongyang dopo i suoi esperimenti missilistici di luglio. NUOVI TEST DIPENDERANNO DA POLITICA USA - Il 'numero due' nordcoreano Kim Yongnam ha chiamato in causa la politica statunitense come elemento determinante per le scelte nucleari di Pyongyang. In dichiarazioni all'agenzia giapponese Kyodo, il presidente dell'assemblea nazionale coreana ha detto che un proseguimento degli esperimenti nucleari cominciati dal regime lunedì scorso "é legato alla politica americana verso il nostro paese". "Se gli Usa continueranno ad avere un atteggiamento ostile e a esercitare su di noi pressioni sotto varie forme non avremo altra scelta che farvi fronte con passi concreti", ha aggiunto Kim. Egli ha inoltre protestato per le sanzioni finaziarie imposte da Washington alla Corea del Nord e ha affermato che, fino a quando esse resteranno in vigore Pyongyang non parteciperà alla trattativa internazionale a sei sui programmi nucleari del paese, che ha sede a Pechino ed è in stallo da quasi un anno. Kim ha anche affermato che i nordcoreani si sono attenuti alle intese di quattro anni fa per una normalizzazione delle relazioni con il Giappone, che Tokyo ritiene invece siano state violate dagli esperimenti missilistici compiuti da Pyongyang lo scorso luglio. SUD SI CAUTELA CONTRO GUERRA ATOMICA - Le forze armate della Corea del Sud hanno avviato una serie di rilevazioni per valutare lo stato di preparazione dell'esercito in caso di una guerra nucleare nella penisola coreana. Lo scrive oggi a Seul l'agenzia 'Yonhap', che riferisce di una serie di rapporti presentata dallo Stato maggiore congiunto al ministro della Difesa sudcoreano Yoon Kwang Ung. Le informative in questione sono state prodotte in due momenti distinti: immediatamente dopo l'annuncio di Pyongyang, la scorsa settimana, di voler procedere con test atomici, e in seguito all'esperimento nucleare effettuato lunedi' mattina. Un ufficiale dello Stato maggiore congiunto che ha chiesto di non essere identificato ha affermato che 'e' assolutamente normale controllare il livello di preparazione delle forze armate in previsione di un possibile conflitto nucleare, soprattutto alla luce della nuova situazione che ha preso forma negli ultimi giorni'. Sempre secondo l'agenzia sudcoreana 'Yonhap', tra le priorita' indicate dallo Stato maggiore c'e' la necessita' di rivedere i piani gia' approntati in collaborazione con gli Stati Uniti e il potenziamento degli apparati militari, in particolare nel campo di tecnologie avanzate di intelligence per contrastare lo sviluppo e il trasporto di ordigni atomici da parte della Corea del Nord.
Una domanda mi frulla x la testa. Con tutti i dazi, i blocchi commerciali ecc. la Corea del Nord, con cosa le paga le sue bombe? Non mi sembra che sia un paese ricco di risorse, quindi mi chiedo chi c'è dietro. Il popolo è alla fame, ma i soldi da dove arrivano? No, non mi rispondete, la conosco la risposta. La Corea è una di quelle mine vaganti messa lì x far casino, perchè senza un pò di movimento il mondo degli affari sporchi langue.

La Corea del Nord e’ uno dei piu’ grandi esportatori di armi di tecnologia avanzata verso il terzo mondo. E’ ben noto che i missili a lungo raggio pachistani e iraniani sono di progettazione coreana. E in questo modo si finanzia le proprie armi

Andiamo bene :? :

SEOUL - La Corea del Nord ha minacciato "spietate ritorsioni" contro qualsiasi paese che attuasse le sanzioni proclamate sabato contro Pyongyang dal Consiglio di sicurezza dell'Onu. La minaccia, secondo l'agenzia sudcoreana 'Yonhap', è stata formulata dal ministero degli esteri nordcoreano, in concomitanza con le crescenti indicazioni sull'imminenza di un secondo esperimento nucleare dopo quello effettuato da Pyongyang il 9 ottobre

Il resto dell’articolo :
http://www.ansa.it/opencms/export/main/visualizza_fdg.html_1998392058.html