Thales Alenia Space aggiornerà la rete europea EGNOS

La società italo-francese Thales Alenia Space ha comunicato ieri, 21 aprile, che si è aggiudicata un contratto del valore di 54,5 milioni di Euro per l’aggiornamento della rete europea EGNOS.

EGNOS è l’acronimo di European Geostationary Navigation Overlay System, ovvero Sistema Geostazionario Europeo di Navigazione a Sovrapposizione.
EGNOS è costituito da una rete di satelliti e basi terrestri progettate per offrire un servizio di incremento dell’accuratezza dei sistemi GPS e GLONASS in Europa ed in futuro verrà integrato nel sistema di posizionamento Galileo.
EGNOS è dunque un sistema di potenziamento basato sull’utilizzo di due satelliti in orbita geostazionaria che migliora la precisione dei segnali GPS in tutta Europa.

Questo contratto, della durata di 28 mesi, vedrà la sostituzione dell’hardware e del software di 38 stazioni di riferimento e di 6 stazioni di uplink che, oltre ad un centro di elaborazione dati, costituiscono il supporto EGNOS.

Entro i prossimi tre anni dovranno essere sostituiti, perchè giunti a fine vita operativa, anche due dei satelliti geostazionari su cui si basa EGNOS.
La Commissione Europea ha già selezionato due satelliti commerciali di telecomunicazioni ora in costruzione da parte del gestore di telecomunicazioni Lussemburghese SES.

L’Europa in questo modo ha adottato il modello di funzionamento di incremento della precisione del segnale GPS basato su satelliti commerciali già utilizzato dagli Stati Uniti e dal Giappone.

EGNOS è finanziato dalla Commissione Europea che comprende i 27 stati membri, gli stessi che stanno già finanziando la rete europea di navigazione di precisione Galileo.

ESA ha compiti di coordinamento per entrambi i progetti, EGNOS e Galileo.

Fonte: Thales Alenia Space

Chi sa spiegarmi dal punto di vista tecnico come fa questa rete a migliorare la precisione del GPS?
è sempre legato al discorso del invio del fattore correttivo sulla propagazione istantanea?

Ciao

Raffaele

Hi Raf,

mi inviti a nozze :slight_smile: - sono andato a ripassare quel che sapevo di EGNOS.

EGNOS è basato su una rete di 34 stazioni di monitoraggio, che ricevono e controllano i segnali della constellazione GPS. Le stazioni di monitoraggio parlano con quattro stazioni di controllo, che generano un segnale e lo mandano a tre satelliti geostazionari via sei stazioni di uplink (notare la ridondanza, basterebbero poche stazioni di monitoraggio, un control center e tre uplinks). I GEO trasmettono quindi verso terra un segnale che contiene non solo i dati di posizione dei GEO stessi, ma anche i parametri di correzione dei satelliti GPS: gli errori degli orologi di bordo, e soprattutto la correzione del ritardo di fase dovuto agli effetti ionosferici, che è quello che tu chiami ‘propagazione istantanea’ *. Come risultato un ricevitore GPS/EGNOS applica tutte queste correzioni in tempo reale, e ottiene una precisione (PDOP) di un metro circa. Questo è l’“overlay” da cui la “o” di EGNOS: si sovrappone al segnale GPS, integrandolo con la correzione degli errori.
Il tutto è nato per uso aeronautico; non è pensabile fare un atterraggio usando un ricevitore solo GPS, che può avere errori istantanei fino a 100 metri. L’aeromobile deve avere continuamente una informazione sull’integrità del segnale GPS, e questa è fornita in tempo reale da EGNOS.
Invece per la navigazione urbana è meno adatto, in quanto i GEO sono bassi sull’orizzonte nell’Europa del nord e quindi poco visibile nei centri abitati; quindi in alcuni paesi (Finlandia) si sta sperimentando la ridiffusione del segnale EGNOS via reti WiFi.

Una delle stazioni di monitoraggio è qui a Torino, presso l’ISMB (Istituto Superiore Mario Boella). Puoi vedere i dati statistici delle ultime ore in http://www.egnos-pro.esa.int/IMAGEtech/imagetech_realtime.html

Marco

*) ricordo che un segnale elettromagnetico attraversando un mezzo ionizzato subisce un ritardo ed una rotazione del piano di polarizzazione. I segnali del GPS attraversano i diversi strati della ionosfera, e sono affetti da questo disturbo che dipende dalla esatta traiettoria del segnale e dal grado di ionizzazione, continuamente variabile. I ricevitori GPS militari compensano il fenomeno usando diverse frequenze e facendo misure differenziali del ritardo di fase; i ricevitori civili non possono farlo, e quindi hanno un errore più elevato.