Tiangong 1 - Tutto sul rientro della prima stazione spaziale cinese

Oh, grazie. Molto chiaro.

Aggiornamento del 29 pomeriggio. ESA restringe ulteriormente la finestra del rientro previsto, fra le 12 UTC (14 locali) del 31 al primo pomeriggio (diciamo 16 locali) del 1° aprile. A questo punto le orbite di interesse per l’Italia sono tutte domenica mattina, alle 8:47 locali (latitudine di Roma), 10:20 (Roma e Toscana), e 11:53 (Sicilia). Il calcolo è sempre spannometrico, per favore non prendetelo come allarme; le probabilità di un rientro sull’Italia restano piccolissime, e le orbite al centro della finestra prevista dall’ESA non interessano affatto l’Europa. Queste sono le tre orbite di domenica mattina.


Ho fatto un pò di calcoli geometrici nel caso di un’orbita circolare inclinata di 42,74°. Non volendo tediare chi legge, riporto semplicemente i risultati sulla “permanenza” di Tiangong alle varie latitudini, in modo da poter calcolare correttamente le probabilità per l’ Italia centro-meridionale:
intervallo latitudine nord frazione di tempo (probabilità)
42,00 → 42,74 10,1%
41,00 → 41,99 6,0%
40,00 → 40,99 4,3%
39,00 → 39,99 3,7%
38,00 → 38,99 3,2%
-42,74 → +38° 72,7%
Sono a disposizione per ulteriori spiegazioni

Livio, non c’è molto da dire. Sarà giorno, guarda se vedi un puntino luminoso che si sposta nella direzione giusta, e se lo vedi scatti una serie di pose in automatico. Un cavalletto aiuta senz’altro.
Ti allego i passaggi per Roma di domani e dopodomani. Ce n’è uno bello domani mattina alle 7:22 locali, praticamente allo zenit.
La tabella riporta l’ora locale, l’azimut da cui arriva, se è in eclissi o meno, la distanza (range), azimut ed elevazione del Sole.
Quindi alle 7:20 la vedi arrivare da ovest (260°), ti passa dritto sopra casa (casa? hai ancora una casa? mah…) e tramonta a est a 80°, verso il Sole che sarà a 88°.
Direi che per tutta la prima parte della traiettoria avrai il Sole alle spalle a soli 5° di elevazione, e dovrebbe essere ben illuminata e contro il cielo ancora relativamente poco chiaro.

Anche il passaggio dopo è molto buono, con elevazione 68,9°, ma il Sole sarà già più alto. Se non rientra prima, il passaggio di domenica mattina sarà esattamente sulla verticale e appena prima dell’alba, quindi fantastico. Ore 6:46-6:51, sempre da ovest a est.

Fingers crossed e TT! (per la foto, ormai Roma è perduta :stuck_out_tongue_winking_eye:)


Okk. Settato Alarm-droid, stasera posiziono il cavalletto. Dipenderà anche dalle nubi. Quindi lascio l’automatico? Chissà che non ci sia qualche spettacolo pirotecnico proprio qui sopra. Speriamo… che rimanga al di sopra

Se vedi lo spettacolo pirotecnico che non cambia posizione, allora ce l’hai di prua e sta venendo verso di te :smiley: vecchia regola nautica.
Ti allego anche la videata di Stellarium con l’orbita, la vedrai salire dritta dall’orizzonte. Ho usato il panorama di Marte, tanto dopo il passaggio Roma sarà uguale uguale.


Tra l’altro ruoterà selvaggiamente, può anche darsi che lampeggi, dipende da come si girano i pannelli solari.

Per chi ha un dispositivo Android c’è quest’app:

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.androidesimple.tiangong1

In una finestra a parte calcola anche i futuri passaggi rispetto alla vostra posizione. Non so però se i dati forniti sono corretti, non ho verificato.

Ma guarda, all’ultimo la Tiangong 1 allunga… bollettino ESA di oggi, rientro previsto tra la notte del 31 e la tarda sera dell’1.
Un flusso di particelle solari, che era previsto colpire l’atmosfera terrestre oggi, in effetti non ha avuto alcun effetto (!) e quindi l’atmosfera non si è espansa come previsto.
Un grazie corale agli amici di Darmstadt dello Space Debris Office!

edit: typo (dislessia galoppante)

C’è una notizia che gira, data da China Space Report a settembre 2016, che dice che su Tiangong 1 si è rotto il sistema di carica delle batterie da parte dei pannelli solari, per cui tutta la stazione è rimasta senza energia. Strano che non ci sia un backup, dualità, eccetera… ma la notizia, che non mi pare di aver letto qui, è in https://chinaspacereport.com/2016/09/30/tiangong-1-brought-down-by-dysfunctional-battery-charger/

Questa è stata l’evoluzione orbitale dal 2012, secondo Phil Clark, compatibile con un guasto a inizio 2016, poi confermato a settembre 2016

Fonte: https://gbtimes.com/beijing-aerospace-control-centre-predicts-tiangong-1-reentry-between-march-31-april-4

Raccomando di mantenere la discussione in tema e razionale. Per tutto il resto potete dar sfogo qui.

Ho filmato la Tiangong-1 all’inizio del mese. Era l’8 marzo. Ho aspettato il passaggio più luminoso, e ho dovuto aspettare un sacco di tempo. A causa di impegni personali che mi hanno tenuto indaffarato per tutto il mese, è dovuto passare un pò di tempo prima di pubblicarlo, ma ce l’ho fatta. Giusto in tempo per pubblicarlo prima del decadimento della stazione. Ecco il video. E’ sulla sinistra dello schermo, riuscite a vederla?
https://www.youtube.com/embed/OJQR6foX4V8

Aspettando il rientro finale della Tiangong (e confermando che la rete di sorveglianza nazionale, coordinata da OCIS, e’ al momento in piena attivita’ H24), propongo (in anteprima) un esempio delle misure di magnitudine apparente della stazione cinese, osservata dalla sottorete di camere PRISMA “fotometriche”, durante i suoi ultimi passaggi notturni sull’Italia, le scorse settimane. Ciascuna sequenza di punti colorati si riferisce a un singolo passaggio, osservato nello specifico da Navacchio e Loiano, alle date di Febbraio e Marzo 2018, come evidenziato nella legenda in basso a sinistra nel grafico. Per poter comparare in maniera consistente le misure fatte a differenti distanze della Tiangong, i dati sono tutti riportati ad una distanza convenzionale di riferimento di 300 km. Il grafico riporta quindi l’andamento di questa magnitudine “intrinseca” dell’oggetto al variare delle condizioni di illuminazione solare, date dall’angolo di fase (definito come l’angolo a cui dall’astronave si vede la direzione del Sole e dell’osservatore) nell’asse delle ascisse. Per chiarezza, un valore di φ pari a 0°, ad esempio, indica che il Sole sta illuminando la Tiangong “di faccia”, mentre un valore di 180° indica che il Sole illumina “da dietro” rispetto al nostro punto di vista. Se compariamo le differenti curve di Marzo (racchiuse nel rettangolo grande) con la splendida sequenza di osservazione del 13 Febbraio 2018, presa dalla camera di Navacchio (punti rossi) si vede chiaramente che la luminosità’ della Tiangong si e’ drasticamente ridotta e mostra ora un evidentissimo “sfarfallio” nelle magnitudini, segno inequivocabile della perdita di assetto dell’astronave. L’interpretazione delle curve di luce porta a intendere che la stazione avanza ora sul “fianco”, dando la punta verso terra e, probabilmente, ruotando lungo l’asse principale. In queste condizioni, l’area di drag e’ massima… e l’ineluttabile esito finale vicinissimo…


Mille grazie per il suo contributo, dott. Buzzoni, davvero interessante!

Nel frattempo il Debris Office di ESA, considerata l’attività solare delle ultime ore, ha spostato in avanti la fascia oraria di possibile rientro, ora previsto per : 1 aprile alle 23:35 UTC (2 aprile 01:25 CEST) con un margine di errore di +/- una decina di ore.

Marco Langbroek, nel suo blog, offre un risultato molto simile.


Confermo. Sto vedendo i dati da fonte americana (non pubblica) e stanno convergendo anche loro verso le prime ore (ora italiana) del 2/Apr. Pero’ la barra d’errore non accenna a calare, il che la dice tutta sulla variabilità’ della situazione (e le possibili inversioni di fronte)… Fra poco verrà aggiornata anche la pagina della Protezione Civile.

Se confermata la nuova finestra, questo porta definitivamente fuori l’Italia dal possibile coinvolgimento nel rientro. Il limite per la nostra finestra e’ 03:00-11:30 di mattina (ora italiana). Più’ tardi (o più’ presto) e siamo fuori… ma ovviamente, meglio cosi’: abbiamo avuto il bonus e minimizzato i rischi. I miei complimenti per il livello della vostra discussione. E’ forse il sito migliore che io conosca in giro…

Grazie Dott. Buzzoni. Quali sono le cause principali di variabilità se, come mi sembra di capire, lo stato dell’atmosferta e dell’attività solare non sta cambiando molto negli ultimi giorni? L’assetto della stazione e le sue variazioni?

Un bel grafico della distribuzione delle masse dei più grandi veicoli spaziali rientrati nell’atmosfera:

Le previsioni di rientro della Tiangong si stanno assestando fra il tardo pomeriggio di domani (1/Apr) e le primissime ore del 2/Apr, a seconda delle diverse fonti ufficiali. Il valore di orario attuale sul portale della Protezione Civile potrebbe essere ancora in (lieve) difetto. Le barre d’errore pero’ continuano ad essere grandi (+/- 6-8 ore) per cui soluzioni molto diverse hanno ancora un importante livello di confidenza statistica. Confermo che, per l’orario nominale indicato dal DPC (e la finestra della barra d’errore “negativa”) l’Italia e’ fuori visibilità e certamente non sara’ coinvolta. Dal lato “positivo” (prime ore del 02/apr +mattina del 02/apr), invece ci sono “finestre di visibilità” (non necessariamente di “coinvolgimento”) sull’Italia fra le 03:00 e le 09:15 ora locale italiana.

E’ difficile identificare la ragione precisa della (notevole) differenza fra le diverse stime, ma ritengo sia da imputarsi non tanto alla stima della densità atmosferica (attività solare) quanto piuttosto alle questioni “aerodinamiche” legate al coefficiente di drag assunto (che dipende dalla forma dell’oggetto) e, soprattutto, dal fatto che non c’e’ una stima precisa della massa ATTUALE della Tiangong (al netto del combustibile utilizzato etc.), il che si riflette in una incertezza nel rapporto A/M (area/massa). Questo parametro e’ CRUCIALE per i calcoli.

Un carissimo augurio di Buona Pasqua (… che a questo punto ci vede liberi da “sciagure celesti”) a tutti i partecipanti di questo forum. :smiley:

Adesso l’informazione e’ pubblica…
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rientro_tiangong.wp


Grazie Dottore, sia per la ricerca di contributi aggiornati in tempo reale che per la disponibilità a condividerne i contenuti con la nostra community di “semplici” appassionati. A mio avviso una lodevole modalità di contribuire alla divulgazione scientifica, che auspico possa trovare emuli in altri ricercatori suoi pari. Una forma alquanto preziosa, ahimè non comune, di contatto diretto tra la comunità scientifica e il pubblico interessato.