Tiangong 1 - Tutto sul rientro della prima stazione spaziale cinese

Su Heavens-above mi dà due passaggi su Roma a 85° et 89°, praticamente sulla perpendicolare, intorno alle 6 del mattino. Mi debbo preoccupare? :death:
http://www.heavens-above.com/PassSummary.aspx?atid=37820&lat=41.9028&lng=12.4964&loc=Roma&alt=53&tz=CET

Caro Livio,

Segui le indicazioni della Protezione Civile:

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/norme_autoprot_tiangong.wp

e buona fortuna. :beer:

Difficile che la stazione freni e cada in verticale. Ma se tutto quello che abbiamo scritto e commentato fin qui non ti convince sulla quasi inesistenza del rischio, ti consiglio di fare Pasqua e Pasquetta a Milano, o ancora meglio a Bolzano :stuck_out_tongue_winking_eye:

Aggiungo un video che spiega bene perché è così difficile prevedere il punto esatto della caduta se non poche ore prima.

AstronauticAgenda

Il passaggio in quota dovrebbe essere teorico, nel senso che la stazione sta scendendo e al 3 aprile potrebbe già essere caduta; comunque mi passerebbe sulla verticale quasi esatta, ed il Flight Path Angle ha una distribuzione statistica tale per cui io sarei più a rischio di voi polentùn, giusto? Certo, con probabilità di miliardi etc però che cacchio(!). Starò sotto l’arco della porta in tavernetta, come dice la protezione civile.
PS: ma il motore dell’auto va anche ad idrazina? Se me ne capita un pò… :stuck_out_tongue_winking_eye:

E’ un peccato che @CristiaPi sia scomparso da questo thread, ma credo che queste immagini diffuse dal Fraunhofer Institute testimonino la mancanza completa di controllo dell’assetto, portando qualche certezza al dibattito.
https://twitter.com/Fraunhofer_FHRe/status/978616595609157635

Livio, io al tuo posto chiederei asilo politico a Darmstadt West, non si sa mai… :stuck_out_tongue_winking_eye: con le “ali solari” riportate da qualcuno potrebbe anche planare…

Attraversando gli strati più densi l’assetto si stabilizzerà o continuerà cos fino a bruciare?

Dato che non ha una aerodinamica pensata per il rientro probabilmente perderà per primi i pannelli solari (leggeri e ad alta resistenza aerodinamica), poi l’assetto sarà casuale e inizierà a disgregarsi con la fusione delle pareti di alluminio. Alla fine quello che si vedrà, come in altri casi, è una pioggia di frammenti incandescenti, e la maggior parte brucerà in atmosfera. Potrebbero esserci anche delle piccole esplosioni, nel momento in cui i serbatoi pressurizzati perderanno l’integrità strutturale.

Mi sono divertito a fare una stima spannometrica del rischio per l’Italia, basandomi su questa mappa dell’ESA, che è già stata sicuramente linkata qui ma resta una delle poche cose sicure.

Al centro c’è l’area dei subpoints della Tiangong1, a sinistra la densità media di popolazione in funzione della latitudine, e a destra la probabilità di impatto sempre in funzione della latitudine. Per puri motivi geometrici è più probabile che cada agli estremi N o S della traiettoria, per cui il centro e sud Italia sono in quella zona.
Stimando che l’Italia abbia un’estensione orizzontale di circa 300 km, a paragone con il parallelo che è lungo 30.000 km, la probabilità dovrebbe essere circa di 0,04 (stimato dalla curva a destra) * 0,01 (percentuale del parallelo) * 0,5 (nord/sud), quindi circa 1 possibilità su 5000.

Puro giochino, eh, giusto per capire di cosa si parla.

Perché?

Perché la stazione qualitativamente ‘occupa di più’ una zona agli estremi N e S della proiezione dell’orbita sulla superficie terrestre, rispetto ad una zona di ugual dimensione posta per esempio sull’equatore terrestre.

Capito, grazie.

Infatti. Paolo, hai presente le nebulose planetarie? Normalmente, della bolla vedi solo i bordi. Credo sia un problema di prospettiva simile, anche se la relazione matematica precisa mi sfugge.

Ho trovato questa immagine della posizione della Tiangong-1 da refreshare ogni tanto perché si aggiorna ogni pochi minuti:

Deriva dal sito di Aerospace Corporation: http://www.aerospace.org/cords/reentry-predictions/tiangong-1-reentry/

le righe disegnate nella fascia verde non sono proprio le orbite della stazione? sono più schiacciate ai bordi dell’intervallo…quindi…siamo nella fascia peggiore assieme a Sud America ed una parte dell’oceania.

Comunque le stime davano un rischio pari a 1/300000 per l’Italia (letto non mi ricordo dove, ma era citato da più fonti), mentre i calcoli di @IK10D0 danno un valore ben più alto.

domanda:
0,04 (stimato dalla curva a destra) OK
0,01 (percentuale del parallelo) OK

0,5 (nord/sud) … perchè? la stima di 0,04 dal grafico a destra non include già la divisione nord sud?

Uh, hai ragione, non dovevo dividere. Allora 1/2500 :slight_smile:
1/300000 forse condiderando l’area interessata dell’Italia divisa per l’area del globo sottesa all’orbita, e mi torna. Ma quel grafico ESA la racconta un pò diversa.

:spam:
Qui si nota la mancanza di motoristi (a pistoni) nel forum :spank:
La stazione passa più tempo agli estremi nord e sud della traiettoria, allo stesso modo di un motore a 4t, in cui il pistone fa la sua corsa in fretta e poi passa un sacco di tempo intorno a PMS e PMI :stuck_out_tongue_winking_eye:

agh ancora peggio xd

allora volendo raffinare ulteriormente la nostra analisi del rischio:

Stimando la superificie italiana interessata dalla probabilità di caduta 1/2500 appena calcolata come 120000 km^2

Stimando che rischiamo la pelle o comunque danni se ci troviamo ad una distanza 5 km dalla zona di impatto…calcolando 553.14 (area cerchio con impatto al centro) = 78.5 km^2

abbiamo rischio effettivo personale pari a

1/2500 * 78.5/120000 = 2.62 * 10^-7 … 0.000000262 che caschi proprio in testa a noi se ci troviamo all’interno della zona interessata.

Vado tranquillo allora eh… sto a Padova ma per pasqua stavo scegliendomi una zona del centro sud da raggiungere in camper (visto che a nord piove) :ambulance:

Cinque chilometri? E che è, una bomba atomica tattica? Esagerato… :smiley:

Comunque queste sono le orbite calcolate per le mattine del 31, 1 e 2. Ovviamente soggette a tutta la variabilità del caso, ecc ecc ecc