Tornare sulla Luna? Costi Proibitivi.

Qualcuno la battuta seria l’ha fatta, ma al moneto sembra seria come tanti anni fa. Anche la Space-X sembrava scherzare, ma Dragon è volata due volte sulla ISS.

Io la vedo così. Se apro una nuova miniera per estrarre lo stranezio, ecco che ho subito addosso gli ambientalisti. Allora la apro in un paese diverso, in Africa magari. Qui ci sono problemi con governi corrotti, bande armate che vogliono essere pagate per proteggere la miniera e far lavorare la gente del posto pagandola una inezia e con la forza delle armi. Poi arriva il giornalista che scopre tutto… e mica puoi ammazzare tuti i giornalisti del mondo. Oppure lo stranezio si trova in un altro stato con un esercito rispettabilmente forte, leggi Cina, magari, ed allora lo stranezio lo devi comprare a prezzi di mercato, tenuti volutamente alti perché tu ne hai bisogno. Non è da escludere anche l’opzione militare. Per migliorare un sistema d’arma potrei aver bisogno di un componente hardware producibile solo nello spazio, da un componente elettronico a qualche tipo di lega metallica, per esempio. Allora io imprenditore che faccio? Pressioni sul senatore di turno perché nei programmi della NASA passi l’esplorazione (fondi pubblici a privati) di un asteroide. Quindi il passaggio ad uno sfruttamento sperimentale (fondi pubblici e privati ), per poi passare ai privati (fondi privati), che adesso hanno la tecnologia per gestire in proprio una missione verso un asteroide e sfruttarlo (fondi pubblici e privati). Certo, adesso non serve, ma se trovi tanto stranezio e ne hai tanto bisogno? Gli altri, lo stranezio, possono anche usarlo per… capito, no? Così dovrebbe funzionare il finanziamento pubblico. Lo stato finanzia l’ottenimento di conoscenza e tecnologia che poi le industrie trasformano in lucro, con lo stato che rientra delle spese sostenute con quella che in Italia chiamiamo IVA. Space-X costruirebbe una super Dragon per mandare astronauti verso un asteroide. Begelow la stazione abitativa ed un altra si occupa dell’estrazione e commercializzazione del prodotto. L’ho buttata lì con nomi a caso. Gli americani possono farlo. Yes, we can.

Magari no. Magari è solo un navigare a vista come sostenuto da qualcuno. A me piace vederla così.

cavolo, hai riscritto la sceneggiatura di Avatar! :smiley:

Scusami,perchè una riproposizione dell’Apollo?
Perchè con SLS si potrebbe riadottare l’architettura LOR?
Ma il modulo di discesa,per quanto non enorme,non sarebbe certo il vecchio LEM,e potrebbe portare comodamente tre astronauti sulla superfice,forse quattro,mentre la capsula aspetterebbe “in automatico”.
Mezzi e materiali sarebbero nuovi,e payload potrebbe essere inviato nella zona di sbarco con altri vettori,meno costosi di SLS.
Ovviamente sarebbe auspicabile,se non necessaria,una partecipazione internazionale specie per la costruzione del modulo di discesa.
Non è la colonizzazione della luna?
No,(anche perchè per quella bisogna aspettare nuove tecnologie che la rendano più abbordabile) ma per lo meno è il ritorno alla esplorazione del nostro satellite ed a una capacità d accesso ad esso che ora non abbiamo più.
Inoltre,mentre Apollo era focalizzato sugli sbarchi lunari,questa architettura (similmente al programma AAP) potrebbe anche contemplare missioni di tipo differente (punti Lagrangiani,ecc).

Sull'uso degli asteroidi, ricorda che le prospettive possono cambiare rapidamente. Approvvigionarsi di materia prima direttamente senza passare da altre mani non è male. Casomai c'è da chiedersi quali ripercussioni potrebbe avere sul mercato internazionale. Se gli USA si rendono autonomi sul consumo, che so, di alluminio, il suo costo potrebbe crollare e con esso i prezzi di molti altri prodotti. Arriverebbe un altra crisi internazionale... ma forse no.

Oggi però,estrarre minerali dagli asteroidi non mi sembra economicamente conveniente.
Certo un giorno potrebbe diventarlo (col progredire della tecnologia),ma dubito che questo possa accadere “rapidamente”.
Circa Orion/SLS stiamo parlando di riportare campioni a terra da un piccolo asteroide catturato;
un lavoro che potrebbe essere svolto in modo più veloce e proficuo da una sonda (altro sarebbe una visita vera e propia ad un grosso asteroide).
Detto questo però torniamo al problema enunciato nel titolo del thread e nell’intervista a Chris Kraft:

“Tornare sulla Luna? Costi Proibitivi”.

“The problem with the SLS is that it’s so big that makes it very expensive…They’re not going to be able to fly it more than once a year, if that, because they don’t have the budget to do it. So what you’ve got is a beast of a rocket, that would give you all of this capability, which you can’t build because you don’t have the money to build it in the first place, and you can’t operate it if you had it”."

Purtroppo come si vede parliamo di cose molto pratiche.

tutto dipende anche dal costo politico di quei materiali.

Appunto,“costo politico” che la politica non è al momento disposta a concedere.

Si, Carmelo. Capisco benissimo il tuo punto di vista. Anche a me piacerebbe rivedere gli astronauti sulla Luna in diretta TV, ma il mordi e fuggi lo fanno altrettanto bene anche le sonde spaziali, come tu stesso hai fatto notare. Qui è una questione di filosofie: dal mio punto di vista Luna si, ma per restare. Se le missioni mordi e fuggi sono pensate nell’intento poi di realizzare una colonia, allora si, come primo step, ma qui vedo che di colonia non si parla, allora è solo show. Poi sai bene che per sviluppare un LM occorre un sacco di tempo, non lo si realizza in un paio d’anni ed Orion ormai è quasi agli sgoccioli. Infine anche qui su FA si è discusso tanto sui rischi di missioni che comportano più lanci di vettori, indipendentemente dall’internazionalità.
Quanto alle tecnologie, attendere cosa? Le tecnologie si fanno, non si attendono. Se così non fosse stato, non ci sarebbe stato Apollo.
Quindi, se vuoi un asteroide, devi iniziare a sviluppare le tecnologie adesso, non aspettare che?
Il costo politico è basso. Intanto la NASA fa questa missione. Prestigio, tecnologie, scienza, poi in base al risultato si decide. Anche il re di Spagna mandò Colombo in America a costo Zero, per non rischiare, poi? Di anno in anno l’America è diventata sempre più importante fino alla scoperta dell’oro, e li è stata un’emorragia.
Se trovi su quell’asteroide qualcosa che vale (non parlo di materiali sconosciuti da complottista), allora la politica avvia, tanto sono soldi del contribuente, mica soldi suoi. Alla gente non piace, basta che i maghi dei madia si muovono e vedrai che l’opinione pubblica sarà favorevole, costi quello che costi. Posti di lavoro, ricchezza, indipendenza… sono tutti vocaboli oggi molto sensibili.
Se guardiamo al pragmatismo non ci sarebbe stato nemmeno il Programma Apollo. E noi sappiamo quanto questo inutile programma ha influito sul mondo.
Ci siamo capiti, no?

il pigrim pensiero che vale meno di 2 cents

in questi anni (dalla fine degli anni 60 ad oggi) se da un lato la tecnologia si è evoluta in senso informatico/comunocazionale (termine orrendo per italianizzare il mediatico che non mi piace) si è osservata una progressiva e costante disillussione delle poppolazioni, la spinta che può portare al compimento di veri cambiamenti culturali economici e sociali.
vedo di rendere più comprensibile il periodo.
La c.d. generaien dell’acquario si è spenta ci siamo involuti e chiusi siamo sempre connessi ma isolati. Il gap fra che propone le idee nei vari parlamenti, Duma, congressi e la base che può mandere ai consessi il deputao è alta, molto. Per cui se chiudono le acciaierie o decidno d’iniare l’uomo su marte lla base importa molto poco, e la base non siamo noi di FA.it, la base sono il resto della popolazione che non pinge più per l’impresa, il rinnovamento.
in effetti in america ci andarono i diseredati, i rinnegatri o gli avventurieri per trovare una speranza in una terra nuova da colonizzare (e depredare).

Da cui il pianificare un reale modo di stabilirsi nello spazio non è solo pulsione politica o economica, ma sociale.

E’ vero fino ad un certo punto. Quanti stati hanno partecipato a “guerre” recenti anche senza l’approvazione piena dei loro elettori? E quante leggi passano senza l’approvazione degli elettori?
Un governo suppone di prendere decisioni in base al consenso della maggioranza. Se oggi decido d’andare su Marte, in teoria i miei elettori dovrebbero essere d’accordo. Pii c’ lal questione che il governo deve amministrare più cose di quanto il suo elettore è a conoscenza. Magari, se l’eletore venisse messo a conoscenza di tuto, avrebbe sicuramente di che obietare su un sacco di cose, di cui però non conosce i meccanismi di funzionamento.
Poi c’è la creazione del consenso. La politica può fare affidamento a professionisti della retorica abili a convincerci che dovremmo intraprendere la Quarta Guerra Punica… poi basta un VIP che si dice favorevole ed il gioco è fatto, perché la maggior parte della popolazione non ha una sua opinione sulle cose, ma quella che gli offrono i media.
Al contrario, quando l’opinione pubblica si fa un’idea sua, i politici sono pronti a sposarla.
Restando in Italia, se prponessi una missione su Plutone per sottrargli tuta la sua riserva di metano per renderci indipendenti energeticamente dal resto del mondo, sai quanti consensi otterei? I vostri no di sicuro, ma quelli del primo che passa per strada, con un poco di retorica, si.
Poi c’è la maggioranza che pensa… tanto fanno quello che vogliono… ed il gioco è fatto.
C’è sempre poi da vedere quale sarà l’umore dell’opinione pubblica quando sarà il tempo. Ieri era in un modo, oggi in un altro, domani?

Ma se vogliamo colonizzare davvero la luna,allora non è dall’SLS che si dovrebbe cominciare.
Il primo passo è abbassare drasticamente i costi dei trasporti terra/LEO,costruire uno o più veicoli riutilizzabili e di abbordabile manutenzione (come tempi e come costi) per il collegamento con l’orbita bassa,poi vettori altrettanto abbordabili che consentano di inviare in orbita grossi carichi,una stazione alla giusta orbita in grado di assemblare un ferry per l’oltre LEO,depositi di carburante per il ferry,un sistema di trasporto terra-luna in grado di fornire un servizio di collegamento stabile.
Insomma,la strada per la reale “colonizzazione” del nostro satellite è lunga,molto lunga,e non è con one shot su sassi catturati che si può percorrerla.
Come al solito,invece del passo dopo passo si preferiscono programmi giganteschi e dall’incerta copertura finanziaria,sottoposti al cambio d’umore della politica.
Quanto meglio sarebbe stato se Bush o Obama si fossero impegnati a costruire (magari appaltando ai privati) entro il 2020 una navetta spaziale interalmente riutilizzabile,che avesse finalmente mantenuto le mancate promesse dello Space Shuttle.

Sull'uso degli asteroidi, ricorda che le prospettive possono cambiare rapidamente. Approvvigionarsi di materia prima direttamente senza passare da altre mani non è male. Quanto alle imprese private, potrebbero essere loro a spingere per lo sfruttamento dell'asteroide. Tu NASA ti preoccupi di sviluppare le tecnologie, per la catura e l'estrazione, noi imprese estraiamo. Poi i materiali estratti possono essere adoperati per costruire una stazione spaziale, una sonda o spediti a terra... tutto dipende anche dal costo politico di quei materiali.

Con il “costo politico” (ossia,l’impresa è in perdita,ma lo stato copre i buchi con il denaro dei contribuenti tenendola in vita artificialmente) non si va lontano.
Lo sfruttamento degli asteroidi ci sarà quando i privati avranno la tecnologia per lavorarli ricavandone profitto.
Il che avverrà certamente non a brevissimo tempo.
Ma ancora,perchè il momento arrivi ci vorrebbe il “passo dopo passo”,iniziando dal problema del trasporto riutilizzabile e sostenibile terra-LEO.

E' vero fino ad un certo punto. Quanti stati hanno partecipato a "guerre" recenti anche senza l'approvazione piena dei loro elettori? E quante leggi passano senza l'approvazione degli elettori? Un governo suppone di prendere decisioni in base al consenso della maggioranza. Se oggi decido d'andare su Marte, in teoria i miei elettori dovrebbero essere d'accordo.

C’è un piccolo problema che consiste nel fatto che la maggior parte dei politici se ne straimpippano della conquista dello spazio (quasi quanto la maggioranza dei loro elettori).
Col tuo ragionamento il grandioso piano post Apollo sarebbe stato approvato (e allora i soldi c’erano),e oggi saremmo dalle parti del film “2001 Odissea nello Spazio”.
Invece "i politici"non solo lo gettarono nel cestino della carta straccia,ma decurtarono i fondi NASA,cancellarono tre missioni Apollo e azzopparono lo Shuttle con fondi al ribasso.
Il tutto nell’indifferenza pressochè totale della pubblica opinione.

Poi c'è la creazione del consenso. La politica può fare affidamento a professionisti della retorica abili a convincerci

Giusto,ma una simile opera di convincimento è stata fatta per il programma Apollo negli anni 60.
E per di più accanto alla propaganda c’erano pure motivazioni di carattere geo-politico e ideale.
Il risultato però,come si è visto, non ha poi inciso in modo così profondo sulla società.

Poi c'è la maggioranza che pensa... tanto fanno quello che vogliono... ed il gioco è fatto. C'è sempre poi da vedere quale sarà l'umore dell'opinione pubblica quando sarà il tempo. Ieri era in un modo, oggi in un altro, domani?

Voglio provare a fare un discorso pubblico alla gente sulla necessità di spendere di più per la conquista dello spazio e lo sfruttamento degli asteroidi.
Ma prima mi sto allenando alla corsa veloce…sai,non vorrei essere linciato.

Banale, ma ti quoto Carmelo

Io aggiungerei “purtroppo”.

Sono d’accordo quasi al 100%, tralasciando questa frase che ho quotato. I risultati si sono visti, eccome, tantissime applicazioni economiche e sociali che hanno cambiato il mondo come lo conosciamo oggi e che senza la “gara per la Luna” non ci sarebbero, o forse comincerebbero appena adesso ad apparire quando in realtà sono utilizzate ormai con normalità da almeno 20 anni se non più.
Purtroppo, però, questi risultati sono misconosciuti al popolo medio, che considera queste applicazioni come qualcosa di acquisito e delle quali non sa la provenienza. Di conseguenza non può capire perché una eventuale colonizzazione “seria” dello Spazio sarebbe una cosa seria ed utile.

No,aspetta,certo che le ricadute tecnologiche sono state enormi;
La vita quotidiana di noi tutti è stata cambiata dalla conquista dello spazio.
Purtroppo malgrado questo e malgrado che negli anni 60 l’informazione (e anche la propaganda) siano state di ottimo livello,la mentalità della maggior parte della gente è rimasta fredda ed indifferente (quando non ostile) ai voli spaziali.
Se,ad esempio, ricordi quanto deve il progresso medico alla tecnologia derivata dall’astronautica ti rispondono “perchè,c’era bisogno dello spazio per fare quelle scoperte;non era meglio investire quei soldi direttamente nella ricerca medica”?
Per questo dicevo che: il risultato (di informazione e propaganda) ,come si è visto, non ha poi inciso in modo così profondo sulla società.

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Abbassare di almeno 100 volte i costi di lancio al momento è pura SF. Se vuoi mandare qualcosa di manned fuori dall’orbita terrestre pare che una navetta spaziale non sia il veicolo più adatto. Ci occorre un Orion-Apollo-Soyuz. Spedire un Orion a rifare esattamente quello che hanno fatto le Apollo mi sembra inutile. La navetta interamente riutilizzabile è ok per l’orbita bassa, ma questo dimentichi che è stato lasciato ai privati, con Dragon, CST-100 e Dream Chaser, che in quest’ultimo caso è una navetta. Ma qui si parla di esplorare l’esterno. Si tratta di venire giù a 40.000 km orari, non a 26.000, ma anche di andare su. SLS riesce giusto a portre su Orion… su oltre l’orbita, s’intende.[/quote][/quote]

Sull'uso degli asteroidi, ricorda che le prospettive possono cambiare rapidamente. Approvvigionarsi di materia prima direttamente senza passare da altre mani non è male. Quanto alle imprese private, potrebbero essere loro a spingere per lo sfruttamento dell'asteroide. Tu NASA ti preoccupi di sviluppare le tecnologie, per la catura e l'estrazione, noi imprese estraiamo. Poi i materiali estratti possono essere adoperati per costruire una stazione spaziale, una sonda o spediti a terra... tutto dipende anche dal costo politico di quei materiali.

Con il “costo politico” (ossia,l’impresa è in perdita,ma lo stato copre i buchi con il denaro dei contribuenti tenendola in vita artificialmente) non si va lontano.
Lo sfruttamento degli asteroidi ci sarà quando i privati avranno la tecnologia per lavorarli ricavandone profitto.
Il che avverrà certamente non a brevissimo tempo.
Ma ancora,perchè il momento arrivi ci vorrebbe il “passo dopo passo”,iniziando dal problema del trasporto riutilizzabile e sostenibile terra-LEO.
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Ma i privati la tecnologia l’avranno grazie ai finanziamenti pubblici, come si usa fare oggi. Se aspetti che i privati investano del loro così… ciccia. Invecei i privati ti dicono che tu, università, ti spremi le menigi, gli appalti la costruzione di qualcosa e poi lo commercializzano. No? Poi in questo stesso forum si è spesso discusso sull’economicità di prendere qualcosa da fuori, metterlo in orbita terrestre e portarlo giù come qualcosa di difficile. Meglio andare su e tronare giù senza orbite intermedie.[/quote][/quote]

E' vero fino ad un certo punto. Quanti stati hanno partecipato a "guerre" recenti anche senza l'approvazione piena dei loro elettori? E quante leggi passano senza l'approvazione degli elettori? Un governo suppone di prendere decisioni in base al consenso della maggioranza. Se oggi decido d'andare su Marte, in teoria i miei elettori dovrebbero essere d'accordo.

C’è un piccolo problema che consiste nel fatto che la maggior parte dei politici se ne straimpippano della conquista dello spazio (quasi quanto la maggioranza dei loro elettori).
Col tuo ragionamento il grandioso piano post Apollo sarebbe stato approvato (e allora i soldi c’erano),e oggi saremmo dalle parti del film “2001 Odissea nello Spazio”.
Invece "i politici"non solo lo gettarono nel cestino della carta straccia,ma decurtarono i fondi NASA,cancellarono tre missioni Apollo e azzopparono lo Shuttle con fondi al ribasso.
Il tutto nell’indifferenza pressochè totale della pubblica opinione.[/quote][/quote]

No, la politica sapeva di fare qualcosa di grandioso per pura facciata ed ai tempi poteva bastare perché lal gente pensava che sarebbe stato solo il primo STEP di qualcos’altro che non è arrivato. Poi molti economisti avevano criticato lo stop del Programma Apollo, infine la gente vedeva in TV i propri figli morire in diretta in Vietnam, quindi la sfiducia nello stato si è estesa a tutto. Viceversa, quando ci fu l’incidente di Apollo 1 l’opinione pubblica non si accontentò del motto “fatti nostri” come era sempre stato e la NASA fu costretta ad un cambiamento epocale nel suo modo di fare. Senza il Vietnam il mondo avrebbe preso una piega diversa, ma la storia è andata com’è andata. Lo shuttle fu sacrificato sull’altare degli armamenti e con esso tutto il programma spaziale manned.[/quote][/quote]

Poi c'è la creazione del consenso. La politica può fare affidamento a professionisti della retorica abili a convincerci

Giusto,ma una simile opera di convincimento è stata fatta per il programma Apollo negli anni 60.
E per di più accanto alla propaganda c’erano pure motivazioni di carattere geo-politico e ideale.
Il risultato però,come si è visto, non ha poi inciso in modo così profondo sulla società.
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Ho già risposto sopra, leggi alla voce Vietnam.[/quote][/quote]

Poi c'è la maggioranza che pensa... tanto fanno quello che vogliono... ed il gioco è fatto. C'è sempre poi da vedere quale sarà l'umore dell'opinione pubblica quando sarà il tempo. Ieri era in un modo, oggi in un altro, domani?

Voglio provare a fare un discorso pubblico alla gente sulla necessità di spendere di più per la conquista dello spazio e lo sfruttamento degli asteroidi.
Ma prima mi sto allenando alla corsa veloce…sai,non vorrei essere linciato.
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Quelli che ti vogliono linciare non sono gli stessi che attraversano il deserto rischiando la vita per un guasto al mezzo o per gli assalti dei predoni, poi fanno una vita d’inferno nell’attesa d’essere assegnati ad una barcaccia che forse affonderà in mezzo al Mediterraneo, quindi approdano nel Bel Paese, finiscono in un centro per immigrati, trattati alla stregua di schiavi, quindi vengono sbattuti fuori per poi venire a pulire i cessi dele nostre aziende, a raccogliere i pomodori per il nostro sugo o a respirare le polveri di cemento per le nostre case. A linciarti saranno casomai quelli che passano la oro vita in ufficio, quelli che piuttosto che abbassarsi ad un lavoro umile frignano facendo i disoccupati, quelli che non lavorano sui urni altrimenti non possono passare il fine settimana in disco… quelli che sono i figli della comodità, cresciuti nell’idea che i soldi servono solo per consumarli in divertimento, coca e birra, ah, quelli si che sono soldi spesi bene. Il resto? Fallo con i tuoi soldi.
Però se ti dico che ho scoperto sotto gli Appennini un ricco giacimento di petrolio che mi renderà indipendente per secoli, stai sicuro che tutta stà gente sarà d’accordo con te a sfruttare questa risorsa, costi quello che costi, così non pagano gli altri e gli sceicchi diventiamo noi. Non è vero ma la sola possibilità, il condizionale, è come un si.

La missione asteroidale inizia a mettere in luce ciò che puoi e ciò che non puoi, le difficoltà nascoste e lel possibilità future. Da questa esperienza ci si prepara per il futuro. Colombo non è partito per le Americhe portandosi appresso moglie e famiglia sicuro di mettere su casa. La sua è stata una missione mordi e fuggi, da cui imparare, poi sono arrivate le navi cariche di famiglie. E lui non si sarebbe mai aspettato di scoprire l’America.[/quote]
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Miseriaccia non mi sono ancora impratichito con i Quote :slight_smile:

per i quote usa l’anteprima alla risposta cosi vedi cosa va cosa no :wink:

per i problemi dell’industria astronautica…
se si fosse fatto a partire dagli anni 60 un progetto “strategico” a lungo respiro oggi credo che 2001 sarebbe realtà.

Se la guerra fredda ci ha regalato le emozioni dei Gemini/Apollo (programmi non separabili) ci ha privato, non appena raggiunto lo scopo della lunga visione strategica di cosa farne della tecnologia che porta l’uomo sulla luna.
tutto quello che abbiamo vissuto sono stati tappulli politici per mantenere vivi posti di lavoro e un prestigio.

Si,ma se vuoi colonizzare la luna hai bisogno di un intera architettura per assemblare uno spacetug, un ferry riutilizzabile.
Questo comporta una navetta (magari non grande come il vecchio orbiter,ma di certo non una capsula tipo Dragon o CST-100),e questa navetta deve operare a costi accettabili e con tempi di manutenzione accettabili (quindi prima devi realizzare questa).
L’architettura razionale è quella delineata da Von Braun fin dagli anni 50 (shuttle-stazione-ferry),e non si costruisce in un giorno.
Io non credo affatto che,anche se si trovassero i soldi, la missione lunare così come è stata prospettata dalla NASA (due SLS,gap di sei mesi tra i due lanci,ecc) porterebbe più lontano che un eventuale SLS LOR stile Apollo.
Se si vuole la colonizzazione si deve partire dall’inizio,se no nel migliore dei casi avremo visite bi o triennali a piccoli asteroidi catturati,interessante,ma nulla che una sonda non possa fare con risparmio di tempo e denaro.
Ho detto nel migliore dei casi,perchè l’intero programma è così costoso ed aleatorio che i rischi di cancellazione sono altissimi.

Sull'uso degli asteroidi, ricorda che le prospettive possono cambiare rapidamente. Approvvigionarsi di materia prima direttamente senza passare da altre mani non è male. Quanto alle imprese private, potrebbero essere loro a spingere per lo sfruttamento dell'asteroide. Tu NASA ti preoccupi di sviluppare le tecnologie, per la catura e l'estrazione, noi imprese estraiamo. Poi i materiali estratti possono essere adoperati per costruire una stazione spaziale, una sonda o spediti a terra... tutto dipende anche dal costo politico di quei materiali. Ma i privati la tecnologia l'avranno grazie ai finanziamenti pubblici, come si usa fare oggi. Se aspetti che i privati investano del loro così... ciccia. Invecei i privati ti dicono che tu, università, ti spremi le menigi, gli appalti la costruzione di qualcosa e poi lo commercializzano. No?

Ma l’impresa non può essere in perdita.
Anche se inizi a finanziarla con i soldi dello Stato,per andare avanti i ricavi devono giustificare i costi.
E’ probabile che un giorno questo possa verificarsi,ma per un reale e redditizio sfruttamento degli asteroidi dovranno passare ancora molti,molti anni.
Poi,siamo sicuri che non vi siano maggiori risorse sulla luna (ad esempio il famoso elio 3).
Non che anche nel caso dello sfruttamento minerario del nostro satellite non occorrano svariati decenni,eh.

No, la politica sapeva di fare qualcosa di grandioso per pura facciata ed ai tempi poteva bastare perché lal gente pensava che sarebbe stato solo il primo STEP di qualcos'altro che non è arrivato. Poi molti economisti avevano criticato lo stop del Programma Apollo, infine la gente vedeva in TV i propri figli morire in diretta in Vietnam, quindi la sfiducia nello stato si è estesa a tutto. Viceversa, quando ci fu l'incidente di Apollo 1 l'opinione pubblica non si accontentò del motto "fatti nostri" come era sempre stato e la NASA fu costretta ad un cambiamento epocale nel suo modo di fare. Senza il Vietnam il mondo avrebbe preso una piega diversa, ma la storia è andata com'è andata. Lo shuttle fu sacrificato sull'altare degli armamenti e con esso tutto il programma spaziale manned.

Senza il Vietnam ci sarebbero stati i soldi,e probabilmente la “controcultura” sarebbe rimasta confinata nel ghetto di pochi radicali ed “alternativi”.
Tutto questo però non garantisce che i finanziamenti alla NASA sarebbero rimasti al livello degli anni irripetibili dell’Apollo.
C’erano i costosi programmi sociali di Lyndon Johnson,e c’era l’esigenza di abbassare le tasse per favorire i consumi (il chè era nell’agenda di Kennedy fin dal 1962).
Ma in ogni caso la gente che cambia canale perchè non è interessata a vedere la diretta da Apollo 13 (salvo poi sintonizzarsi dopo il disastro) a meno di un anno dal primo sbarco sulla luna,è un fenomeno fisiologico.
Quandoi politici tagliarono il bilancio della NASA non ci furono nè marce di protesta nè lettere indignate al propio deputato.
E questo nonostante un decennio in cui l’enfasi sulla conquista dello spazio era stata altissima.
Ma poi,senza andare così lontano,vogliamo ricordare di quando l’amministrazione Clinton ed il Congresso cancellarono l’interessante “iniziativa spaziale” di Bush padre?
E ai tempi c’erano i soldi e non c’erano guerre (il primo conflitto del golfo era finito vittoriosamente in pochi mesi due anni prima).

A linciarti saranno casomai quelli che passano la oro vita in ufficio, quelli che piuttosto che abbassarsi ad un lavoro umile frignano facendo i disoccupati, quelli che non lavorano sui urni altrimenti non possono passare il fine settimana in disco... quelli che sono i figli della comodità, cresciuti nell'idea che i soldi servono solo per consumarli in divertimento, coca e birra, ah, quelli si che sono soldi spesi bene. Il resto? Fallo con i tuoi soldi.

E’ la natura umana.
E’ con l’essere umano come è e non come vorremmo che fosse bisogna fare i conti.
Tornando al nostro discorso,se realisticamente i finanziamenti per lo spazio non possono essere colossali,allora bisognerebbe mettere in atto una strategia di priorità che consenta di dotarsi (anche con l’aiuto di privati) di mezzi che siano suscettibili di un evoluzione,di una costruzione passo dopo passo tipo meccano.
E così che si costruisce il futuro e si mettono le basi di una colonizzazione che possa essere la mission delle prossime generazioni.
Il mio timore è che con SLS e con il tipo di programma che stanno pensando per quel vettore e per la capsula Orion,non si vada nel migliore dei casi,al di là di qualche raro “stunt”.

Sintetizziamo: la NASA ha dichiarato che sulla Luna non si torna se non per un mordi e fuggi orbitale. Quindi Orion basta ed avanza. Non ci sono basi lunari et simili in tempi medi. Orion però si presta a tuti gli usi come veicolo di trasporto da e per qualcosa che si trova ben al di fuori dell’orbita terrestre. Al momento il target è un asteroide, piccolo, con cattura ed esplorazione con comodo. Sappiamo che gli asteroidi non mancano. E questo è compito della NASA. Come dici tu, il discorso orbita bassa la NASA lo ha appaltato, mi pare quasi evidente. Gestione della ISS e degli astronauti, lasciando il resto dell’hardware ai privati. Space-X, Boeing, Begelow, Virgin… sono forse impazziti a spendere tutti questi soldi per qualcosa che non serve? I loro patron fanno un uso eccessivo di polvere bianca? Non mi pare. Fino a qualche anno fa me la ridevo di queste cose, ma Dragon è andata su due volte… allora, quando la NASA sceglierà la capsula, gli altri che fanno? Prendono tutto e buttano via? Magari con un aereo si può fare, ma con un veicolo spaziale? Se l’idea di Begelow è fondata, nel prossimo decennio l’orbita si riempirà di manufatti manned non governativi. Saranno i privati ad occuparsi dell’orbita bassa, lasciando la NASA libera di esplorare, che fondamentalmente è il suo compito. Ha avviato l’uso dell’orbita bassa, come dev’essere, quindi si occupa di tutto quello che c’è oltre.
Intanto fa un mordi e fuggi con un asteroide per testare lel tecnologie necessarie per un eventuale sfruttamento su più grande scala e magari per uno sfruttamento “planetario”, ovvero sulla Luna, tanto per iniziare, ma qui la vedo dura, perché già sento gli ambintalisti tuonare perché abbiamo violato un asteroide, figuriamoci la Luna.
La domanda da porre ad Obama allora è : perché un asteroide? Cosa speri di trovarci di così meritevole da farci una missione manned di cattura? Tutti i presidenti prima di lui inneggiavano a Marte, scimmiottando Kennedy, ma qui è diverso. E’ vero che se fosse stato per lui cancellava anche Orion, quindi, o stà solo facendo un piacere ai repubblicani e si è inventato l’asteroide così, tanto per dare qualcosa da fare alla NASA, o dietro c’è un piano.
Io dico solo che lo sfruttamento di un asteroide un suo perchè può averlo. Sicuramente non è il progetto della NASA e del governo USA, ma è una via, possibile. Mette in luce strade alternative.
Per l’assemblaggio di un veicolo spaziale, come dici tu, esiste una Stazione Spaziale. Si portano lì e da lì si inizia l’assemblaggio. Altrimenti la ISS non è una Stazione Spaziale, ma solo un Laboratorio Spaziale, un super MIR. A che serve allora un nuovo Shuttle? Quando hai assemblato il tuo veicolo spaziale, che cosa gli fai fare allo Shuttle?

la ISS per questioni di orbita non è una intertappa per esplorare la luna o lo spazio profondo.

come avevo espresso prima quello che vediamo adesso in attività è il frutto di compromessi estremi, non di pianificazioni

Ergo la ISS è un gran bel laboratorio spaziale. Per darcela a bere si chiama così, altrimenti avrebbero dovuto chiamarla International Space Laboratory: ISL.
Quindi ricordo bene, la ISS è inutile per l’esplorazione del deep space. Ma anche una navetta. SLS può portare su un pezzo di veicolo spaziale. Gli posso agganciare una Dragon-CST-100-Dream Chaser e l’equipaggio agganciare i moduli successivi… sembra la riedizione del MIR-ISS. Fatto tutto arriva Orion e si parte. Continuo a non vedere la necessità di un nuovo Shuttle. Spero non sia solo nostalgia, ma se anche le capsule diventano recuperabili, un paio d’ali a che servono? Ok, Dream Chaser è una mini navetta, non va altrettanto bene?. La NASA si occupa dei costi di realizzazione del veicolo ed affitta la capsula per il volo LEO. Non è forse questo il nuovo corso NASA?
Poi lo Shuttle porta su qualcosa di grosso e scende vuoto. Se ci fosse un carico, magari proveniente da un asteroide, da portare giù, magari è conveniente. Al momento non credo.

Trovo molto interessante questa “boutade”. Al di là che si utilizzi uno shuttle, Orion, Aragon, Thor o chi per esso. .
L’annuncio di voler “catturare” un asteroide come obiettivo a medio termine a me è giunta come inattesa, ma tutto sommato dopo i tanti film di fantascienza in cui si ipotizza lo sfruttamento minerario come primo spin off dell’astronautica, non mi sembra più così “fanta”.

L’SLS può fare tutto,il problema sono i soldi ,è di questo che stiamo parlando.
Allo stato attuale del budget se ne andranno tutti per costruirlo,poi per gestirlo e renderlo operativo.
Se tutto va bene potranno farlo volare solo una volta l’anno (c’è chi parla anche di un anno e mezzo),perchè non c’è il denaro per fare di più.
Non puoi costruire niente altro,non hai il budget per un modulo lunare o per un veicolo di esplorazione (non parlamo poi di una nuova stazione).
Al di là della missione verso l’asteroide catturato allo stato dei fatti non c’è ancora nulla .
Così come stanno le cose,e dati i tempi di sviluppo, una cancellazione del programma non è cosa improbabile,come non lo è una sua ridefinizione ,se il Congresso volesse.

Intanto fa un mordi e fuggi con un asteroide per testare lel tecnologie necessarie per un eventuale sfruttamento su più grande scala e magari per uno sfruttamento "planetario"

Addirittura lo “sfruttamento planetario”?
Mi sembra un pò prematuro; ma forse,ammesso e non concesso che l’impresa vada in porto e non venga cancellata,su quell’asteroide troveranno talmente tante risorse preziose da finanziare un impresa mineraria spaziale.
Che c’è di male a sognare,lo abbiamo fatto tante volte!
Il brutto semmai sono i risvegli.

e perchè mancano i soldi?
perchè non si è pianificato nulla.
ai militari non mancano i soldi perchè la difesa è pianificata (con tutti i si potrebbe fare meglio), negli USA poi il senso dei “soldi dei conribuenti” è molto sentito, cosa che noi purtroppo non abbiamo mai avuto.

Quindi è anche difficile fare il raffronto fra due mentalità differenti.

Forse se la luna fosse stata rossa la piega sarebbe potuta essere diversa (ma coi se non si fa strada)