Tra due galassie, una supernova

L’incontro ravvicinato di due galassie, com’è noto, può produrre la distorsione di una delle due o di entrambe. Ma esiste anche un altro effetto possibile, ancorché raro: la generazione di nuove stelle, alcune delle quali esplodono. Ora le immagini di un simile evento sono state catturate grazie al Very Large Observatory dell’ESO.
A causa dell’importanza per gli studi cosmologici di questo tipo di eventi, le stelle che esplodono, e in particolare delle supernove di tipo 1°, sono un oggetto di osservazione privilegiato da parte degli astronomi. Così in molte occasioni, il VLT è puntato in direzione della costellazione della Bilancia, verso una regione dello spazio che ospita un paio galassie molto interessanti. Si tratta della MCG-01-39-003 e della NGC 5917, che distano da noi circa 87 milioni di anni luce. Dalle immagini fornite dal telescopio si vede chiaramente un pennacchio di materia che si protrude dalla MCG-01-39-003 a causa dell’interazione molto intensa tra le due galassie. Esistono numerosi indizi che indicano che simili incontri aumentano il tasso di produzione di stelle. Di conseguenza ci si aspetta che in questo tipo di sistemi il numero di supernove sia maggiore rispetto alle galassie isolate, anche se comunque non è affatto facile osservarne una.
Anche la fortuna ha avuto questa volta un ruolo decisivo, dal momento che il VLT ha colto la supernova SN2005CF nei pressi del “ponte di marea” di materia galattica deformata dall’interazione gravitazionale. La supernova è stata seguita in tutta la sua evoluzione, da circa 10 giorni prima del raggiungimento del suo picco di luminosità e per i due anni successivi all’esplosione.

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