Trasferimenti di tecnologia USA-Italia?

Purtroppo non posso passarvele, ma ho diverse immagini del Garibaldi-Polaris. Se trovate una biblioteca con i volumi de "Storia della Marina" troverete ampe e dettagliate info sui missili della Marina Militare e sulle caratteristiche tecniche del Garibaldi. Mi riprometto comunque di farvi avere maggiori info.

Umh…a casa ho i quattro volumi di “Navi e marinai” forse è il caso che dia un’occhiata al IV volume…

Tutto vero, pero' l'utilizzo dei Nike e degli Scout non implica automaticamente il fatto che si abbiano le conoscenze tecniche necessarie per produrre un razzo a propellenti solidi di grandi dimensioni (tecnologia tutt'altro che banale da "dominare"). L'idea resta sempre che ci sia stato un trasferimento segreto di conoscenze americane. Tra l'altro, come mi pare di avere gia' scritto, il propellente dell'Alfa non era lo stesso del Polaris.

Le formulazioni di mescola delle varianti del Polaris erano le seguenti:

Polaris A1:
1°stadio Aerojet: Ammonio perclorato/alluminio/poliuretano
Isp ca.230 sec.
configurazione del grano: stella a sei punte.
2°stadio Aerojet: Ammonio perclorato/alluminio/poliuretano
Isp ca.255 sec.
configurazione del grano: stella a sei punte.

Polaris A2:
2° stadio Hercules Powder Company: Ammonio perclorato/alluminio/nitrocellulosa/nitroglicerina
Isp ca.260 sec.
configurazione del grano: stella a dodici punte.

Polaris A3:
2° stadio Hercules Powder Company: Ammonio perclorato/alluminio/HMX (High Melting eXplosive)/nitrocellulosa
Isp ca.280 sec.
configurazione del grano: slotted cylindrical center port

Quali erano, invece, quelle che componevano i segmenti di propellente solido dell’Alfa ??

il primo stadio utilizzava 6050 kg di combustibile composto da:
Ammonio perclorato 73% , alluminio12%, binder (agglomerante) 15%

grain: stella a 5 punte

Quali erano, invece, quelle che componevano i segmenti di propellente solido dell'Alfa ??

Come ho gia’ scritto, un articolo dell’epoca lo definisce “polibutadiene su licenza Rocketdyne-USA”

Quali erano, invece, quelle che componevano i segmenti di propellente solido dell'Alfa ??

Come ho gia’ scritto, un articolo dell’epoca lo definisce “polibutadiene su licenza Rocketdyne-USA”

Per essere piu’ precisi, il polibutadiene e’ un catalizzatore - legante (binder) mentre il perclorato di ammonio e’ l’ossidante e l’alluminio il riducente.

Stefo

Come ho gia' scritto, un articolo dell'epoca lo definisce "polibutadiene su licenza Rocketdyne-USA"

Quindi, il 15% della formulazione propellente dell’Alfa era costituito dal binder, cioè dal legante che “mantiene insieme” la mescola granulometrica costituita da polveri di ossidante (in questo caso ammonio perclorato in multimodal blend) e da polveri di comburente (polvere di alluminio e modificatori balistici vari) fornendo alla stessa mescola sufficienti caratteristiche elastomeriche tali da garantire elevata resistenza alla fessurazione ed eventuale successiva pericolosa frantumazione del grano propellente in condizioni operative di impiego.
Nel caso specifico dell’Alfa, Mark Wade fa riferimento all’HTTB (Hydroxyl-Terminated Polybutadiene, polibutadiene a terminali idrossilici, ndr) e, più precisamente, alla variante definita come R45M, preferita alla versione commerciale R45HT per valori inferiori di gravità specifica e funzionalità del polimero.
Quindi, in conclusione, il grano di propellente solido contenuto nel “case” dell’Alfa differiva in maniera sostanziale da quello contenuto nei motori “solidi” del Polaris, come facilmente intuibile dal mio precedente post a riguardo.

Per essere piu' precisi, il polibutadiene e' un catalizzatore - legante (binder) mentre il perclorato di ammonio e' l'ossidante e l'alluminio il riducente.

Stefo

Per essere ancora più precisi, il polibutadiene è il polimero (cioè il composto chimico che conferisce doti di elasticità al grano propellente), l’IPDI (IsoPhorone DiIsocyanate) è il catalizzatore (cioè il composto chimico che, mescolato al polibutadiene, porta a solidificazione il mix polimerico).
Di seguito è mostrata una foto che illustra un bicchiere contenente “qualcosa” che assomiglia vagamente ad un uovo…


…invece contiente il mio PRIMO test di solidificazione del polimero dCTPB (di-Carboxyl-Terminated Polybutadiene) con isocianato per impieghi propulsivi.
Il file è denominato “dCTPBlikehoney” appunto perchè la mescola, prima del pot-life, è di consistenza mielosa…

Probabilmente l'Alfa era una copia "made in Italy" di un Polaris

Una copia del Polaris nella sua forma esteriore…

Dunque alla metà degli anni '60 il governo italiano decise di dare il via al progetto Alfa, in cui fu coinvolto (tra gli altri) nientemeno che Hermann Oberth, il grande pioniere dell'Astronautica nonché mentore di Wherner von Braun.

[-X Nel bellissimo libro intitolato “La propulsione a reazione in Italia dalle origini al 1943” di Giuseppe Ciampaglia, è riportato che il prof. Hermann Oberth venne in Italia nel 1950 per lavorare ad un siluro con propulsore a razzo per la Marina Militare…

Quattro motori al primo stadio ed uno al secondo, gittata massima intorno ai 4.500 km.

[-X Per la precisione, quattro ugelli di scarico “gimballed” (o “swivelling”, in carbonio con inserti in grafite pirolitica nella sezione di gola) per il primo stadio, non quattro motori.

[-X Nel bellissimo libro intitolato "La propulsione a reazione in Italia dalle origini al 1943" di Giuseppe Ciampaglia, è riportato che il prof. Hermann Oberth venne in Italia nel 1950 per lavorare ad un siluro con propulsore a razzo per la Marina Militare...

Ero a conoscenza di questa prima venuta di Oberth in Italia per lavorare ad un siluro a razzo. Ciò a cui mi riferivo io era la citazione di un articolo, a firma di Carlo Tripodi, che narrava (in forma di scheda) la storia dell’Alfa, apparso su Aerospazio Mese a metà degli anni '80.

Per il resto ho trovato davvero esauriente, e tecnicamente ineccepibile, la tua spiegazione sul propellente e sul sistema di ugelli del primo stadio dell’Alfa.

Ero a conoscenza di questa prima venuta di Oberth in Italia per lavorare ad un siluro a razzo. Ciò a cui mi riferivo io era la citazione di un articolo, a firma di Carlo Tripodi, che narrava (in forma di scheda) la storia dell'Alfa, apparso su Aerospazio Mese a metà degli anni '80.

:kissing_heart: Sarebbe interessante leggere l’articolo sul vecchio numero di ASm… purtroppo, nella mia biblioteca, trovano posto esclusivamente numeri di Aerospazio Mese (ricordi i fantastici disegni di Enzo Maio ??) dal 1985 in poi…
Oltre ad Hermann Oberth (che ha lavorato all’Arsenale di La Spezia), l’Aeronautica Militare manteneva rapporti di consulenza con l’esperto tedesco Rolf Engel sino alla metà degli anni sessanta.

Per il resto ho trovato davvero esauriente, e tecnicamente ineccepibile, la tua spiegazione sul propellente e sul sistema di ugelli del primo stadio dell'Alfa.

:wink: Grazie, archipeppe.
Anch’io trovo molto interessanti i tuoi posts in questo stupendo forum.
La chimica dei propellenti e la propulsione spaziale in genere mi affascinano in un modo incredibile.
Ricordo di aver visto le prime foto dei propulsori nipponici Le-5 ed Le-7 su di un vecchio numero della rivista Aerei (credo del 1982/83).
Le due camere di combustione erano sovrastate da una selva di tubi , condotti e valvolame vario… riuscii a distinguere le turbopompe… avevo circa 13 anni e rimasi letteralmente folgorato da quella visione.
Da allora gli endoreattori sono sempre al mio fianco, mi hanno accompagnato fino ad oggi e credo che continueranno ad accompagnarmi ancora per molto tempo.

:kissing_heart: Sarebbe interessante leggere l'articolo sul vecchio numero di ASm... purtroppo, nella mia biblioteca, trovano posto esclusivamente numeri di Aerospazio Mese (ricordi i fantastici disegni di Enzo Maio ??) dal 1985 in poi...

Putroppo quel numero manca anche dalla mia biblioteca…

Se mi ricordo di Enzo Maio??? Altroché!!!

Si può dire che lui, con le sue ottime tavole in scala (rigorosamente a china in b/n), insieme ad Amedeo Gigli siano stati gli ispiratori iniziali della mia “arte”.

Poi nel corso della mia vita mi sono imbattuto nella straordiaria opera di Chesley Bonestell, ma questa è un’altra storia…

Se mi ricordo di Enzo Maio??? Altroché!!!!!

:cry: …Mi mancano i suoi trittici, i suoi disegni in scala, le sue CARICATURE AERONAUTICHE !!!

:cry: ...Mi mancano i suoi trittici, i suoi disegni in scala, le sue CARICATURE AERONAUTICHE !!!

Sopratutto queste ultime… :cry:

Devo dire che, tra le varie cose, sono un’appassionato di vignette satiriche e un passabile vignettista (tenetevi pronti voi dell’AstronautiCon… :wink: ), e di Enzo Maio apprezzavo moltissimo l’humor per così dire “aeronautico”.

Tra tutte le vignette ne ricordo due con piacere: un LTV A7 sghignazzante e un B17 abbattuto da un Me 262A che diceva “all’anima della rondine” (schwalbe in tedesco).

Tra l’altro Enzo Maio era anche un esperto di modellismo e (se non ricordo male) faceva anche delle recensioni in tal senso…

:grinning: Ricordo di aver visto un suo bellissimo disegno raffigurante una ipotetica versione armata (tipo AC-130 Spectre) del bimotore da trasporto tattico italiano G222…

Tra l'altro Enzo Maio era anche un esperto di modellismo e (se non ricordo male) faceva anche delle recensioni in tal senso....

:smiley: Ho letto diverse recensioni modellistiche firmate EM sulla splendida rivista Aerei… bei tempi !!!
Ora, invece, è difficilissimo trovare articoli di modellismo statico sulle attuali pubblicazioni aerospaziali e tutti i disegni sono realizzati tramite CAD… scusatemi amici, ma io continuo a preferire i disegni realizzati a mano !!! Hanno una personalità, sono più romantici e sono autentici pezzi unici. Ma chi li fa più ???

La scansione e’ pronta. sono 600 dpi per un’immagine, non troppo ottimizzata, di 23 MB. Non potendo metterla qui, l’ho appoggiata su

http://www.minimercatino.com/share/alfabig.jpg

Prossimamente cerchero’ di scansionare anche i visi dei tecnici e le nuche dei militari, a 1200 dpi. Magari riconosciamo qualcuno… :wink:

Stefo

La scansione e' pronta. sono 600 dpi per un'immagine, non troppo ottimizzata, di 23 MB. Non potendo metterla qui, l'ho appoggiata su

http://www.minimercatino.com/share/alfabig.jpg

Prossimamente cerchero’ di scansionare anche i visi dei tecnici e le nuche dei militari, a 1200 dpi. Magari riconosciamo qualcuno… :wink:

Stefo

Grazie mille!!! :smiley: :smiley: