ROMA - A più di un italiano su due ruba la notte oscurando la Via Lattea. Allontana il traguardo di efficienza fissato dal protocollo di Kyoto. Costituisce una tassa occulta, milioni di euro sottratti al portafoglio e regalati allo smog. L’inquinamento luminoso, quella macchia bianca pulsante che nelle foto notturne copre quasi l’intero territorio dell’Europa e del Nord America, è diventato una presenza ingombrante.
E per frenarlo sta crescendo il fronte che si batte per la difesa del buio. Negli Stati Uniti la International Dark-Sky Association ha calcolato che il cattivo uso della luce negli States fa sprecare 23 milioni di barili di petrolio. In Spagna il quotidiano El Pais ha stimato in 132 milioni di euro il costo della cattiva illuminazione, senza contare i danni prodotti dalla 300 mila tonnellate di anidride carbonica che vengono sparate in cielo andando ad accelerare il riscaldamento globale.
In Italia è la Legambiente che, assieme all’Università di Padova, ha appena prodotto un’indagine nazionale sull’efficienza dell’illuminazione pubblica. In realtà più che di efficienza bisognerebbe parlare di sprechi. Oltre il 30 per cento dell’energia prodotta viene dilapidata per colpa di un sistema di illuminazione primitivo: lampade disposte malamente, globi che sparano verso l’alto invece di luci semiradenti applicate alla pareti delle case, tecnologie a bassa efficienza.
Ma c’è anche chi va controcorrente. Pavia possiede il parco lampade più avanzato, con un’efficienza del 47 per cento superiore alla media. Al secondo posto c’è Siena. Molto buona anche la posizione di due città medio - piccole del Sud: Caltanissetta e Catanzaro. Se tutti i Comuni fossero efficienti come Pavia, si avrebbe un risparmio energetico complessivo che consentirebbe di fornire elettricità gratuita a 125 mila persone, cioè ad una città come Vicenza. E una mancata emissione di 206 mila tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Trapani, Verbania o Rimini potrebbero dimezzare il budget per l’illuminazione. Altri 13 capoluoghi avrebbero un risparmio superiore al 40 per cento.
“Sono numeri su cui riflettere”, afferma Roberto Della Seta, presidente di Legambiente. “Mostrano ritardi gravi, ma anche la possibilità di uno sprint per riguadagnare terreno e competitività”. E per Valerio Calzolaio, promotore della campagna per una legge quadro sull’inquinamento luminoso, “abituarsi a tagliare gli sprechi è utile anche dentro casa e negli uffici, dove si può ottenere una luce più gradevole ed efficace risparmiando sulla bolletta”.
E’ un grosso problema.Personalmente sono diviso a metà,non vorrei rinunciare alle stelle,ma neanche alle meraviglie della luce elettrica e dell’illuminazione notturna.Si,ho detto “meraviglie”,perchè spesso siamo abituati a dare per scontato un autentica magia come quella delle notti rischiarate dalle lampadine.Fino a qualche generazione fa la notte era un "non luogo"inquietante,pauroso,poco sicuro.Al calare delle tenebre il respiro del mondo si fermava aspettando che l’alba venisse a liberare gli uomini da paure più o meno reali.La luce elettrica è stata probabilmente la più grande invenzione del millennio,e giustamente veniva celebrata dai nostri bisnonni col “ballo excelsior”,una sorta di allegoria sulla vittoria della scienza contro le tenebre dell’oscurantismo.Non c’è dubbio che senza lampadine in giro il cielo stellato è uno spettacolo da mozzare il respiro,come sa chi ha passato qualche notte nell’isola di Stromboli dove tutte le luci stradali vengono spente al tramonto,ma da quì ad invocare,o peggio ad imporre “coprifuochi” elettrici in tutte le città ce ne corre.Voglio dirla tutta:a me i “talebani” dell’ambientalismo fanno paura.Come tutti i moralisti sono intolleranti,fanatici.totalitari,e rischiano di rendere odiose le cause,pure giuste,per cui lottano.
E' un grosso problema.Personalmente sono diviso a metà,non vorrei rinunciare alle stelle,ma neanche alle meraviglie della luce elettrica e dell'illuminazione notturna.Si,ho detto "meraviglie",perchè spesso siamo abituati a dare per scontato un autentica magia come quella delle notti rischiarate dalle lampadine.Fino a qualche generazione fa la notte era un "non luogo"inquietante,pauroso,poco sicuro.Al calare delle tenebre il respiro del mondo si fermava aspettando che l'alba venisse a liberare gli uomini da paure più o meno reali.La luce elettrica è stata probabilmente la più grande invenzione del millennio,e giustamente veniva celebrata dai nostri bisnonni col "ballo excelsior",una sorta di allegoria sulla vittoria della scienza contro le tenebre dell'oscurantismo.Non c'è dubbio che senza lampadine in giro il cielo stellato è uno spettacolo da mozzare il respiro,come sa chi ha passato qualche notte nell'isola di Stromboli dove tutte le luci stradali vengono spente al tramonto,ma da quì ad invocare,o peggio ad imporre "coprifuochi" elettrici in tutte le città ce ne corre.Voglio dirla tutta:a me i "talebani" dell'ambientalismo fanno paura.Come tutti i moralisti sono intolleranti,fanatici.totalitari,e rischiano di rendere odiose le cause,pure giuste,per cui lottano.
Infatti il problema non e’ illuminare meno, e’ illuminare meglio. Sprecare piu’ del 50 per cento dell’energia per illuminare il cielo e’ semplicemente folle
Il problema è sempre più grande e come giustamente detto da carmelo non si possono spegnere le luci dopo una certa ora e andare in giro con la fiaccola… però esistono tanti modi per alleviare il problema, razionalizzare l’illuminazione, tutta la luce che va verso il cielo è luce sprecata, perchè i lampioni si mettono per illuminare la strada e non il cielo, un esempio eccezionale delle potenzialità è Gran Canaria sede di numerosi telescopi professionali ed esempio per tutti, non vivono al buoi però risparmiano energia…
A questo proposito posso dire che noi del gruppo DEEP SPACE, gestendo il planetario di Lecco, restiamo sempre piacevolmente sorpresi quando “disattiviamo” la simulazione dell’inquinamento luminoso per lasciare spazio alla sola luce delle stelle.
Condivido pienamente con Carmelo l’opinione contraria ai “moralisti” dell’ambiente. Ci sono molti modi per migliorare la situazione. La Regione Lombardia, ad esempio, si è dotata di una precisa normativa per regolamentare la posa di ogni nuovo impianto di illuminazione, sia pubblico che privato. E’ possibile ricevere sanzioni in caso di inottemperanza.
La legislazione, senza imporre inutili spese, evita che luci o fari siano indirizzati verso l’alto, ottenendo un aumento di efficienza dell’illuminazione a parità di energia erogata.
Questa è la strada, senza contare che ogni luce accesa in più è uno spreco che non ci possiamo più permettere.