Trovata fosfina nell'atmosfera di Venere

Tecnicamente sono le radiazioni cosmiche, provenienti dallo spazio profondo, il problema nell’esplorazione spaziale manned, ben più di quelle provenienti dal Sole, anche in caso di attività sulla superficie solare

Qui un articolo scritto da @marcozambi sull’argomento

Per il resto ritengo che una missione manned in orbita venusiana non vedrà la luce per moltissimi anni ancora, i rischi e le difficoltà sono enormi, mentre il beneficio di inviare uomini oltre alle sonde in questo caso mi sembra molto ridotto rispetto, ad esempio, ad una missione manned su Marte.

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Non maledirmi, ma ormai manned suona proprio male.
Crewed è il termine ormai standard, come giusto :innocent:

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Ripeto quanto scritto da altri: il flyby di Venere trovava alcune giustificazioni anche per ridurre i tempi di viaggio per un’ipotetica missione crewed per Marte.

L’astrodinamica e’ una materia complessa e a volte antiintuitiva, pero’ pare che usare la gravita’ di Venere in un passaggio ravvicinato permetta di abbreviare il viaggio per Marte, in termini di tempo.

Gli svantaggi che vedo passando piu’ vicino al Sole sono la maggiore radiazione e vento solare (che dovrebbe aumentare con l’inverso del quadrato della distanza come altri fenomeni) e, non secondario, il minor preavviso se si dovesse manifestare un flare come l’evento di Carrington del 1859. Probabilmente ce ne sono altri che non vedo.

Avere astronauti nelle vicinanze ha il vantaggio di permettere un controllo remoto di rover e sonde atmosferiche con un ritardo temporale molto limitato. In pratica da vicino si possono telecomandare le sonde invece che doverle programmare per essere autonome.

Pero’ su Marte questo ha senso ma… a 50km di altezza nell’atmosfera di Venere quanto e’ utile e rilevante poter avere umani vicini e tempi di reazione piu’ brevi? Non ci sono pietre e buche da evitare nell’alta atmosfera.

Se pero’ un giorno ci sara’ una missione crewed verso Marte (ed e’ un grossissimo se) a mio avviso non e’ improbabile il passaggio per Venere, a parita’ di altre condizioni… perche’ anche se inutile per i risultati scientifici far passare umani vicino a Venere significa comunque piantare una bandierina e far finire le foto di viaggio sulle home page dei media.

Io pero’ preferirei molte sonde robotiche che orbitano, rientrano nell’atmosfera e ci veleggiano aerostaticamente o toccano anc he la superficie resistendo il piu’ possibile alle durissime condizioni in vari punti interessanti del pianeta, piuttosto che spendere i soldi per un rapido e non molto utile flyby umano…

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Una missione con esseri umani verso Venere avrebbe l’indubbio vantaggio di consentire eventuali analisi e caratterizzazioni di campioni biologici al di fuori della nostra biosfera.
Evitando qualsiasi tipo di contatto, anche accidentale.
La prudenza nella protezione planetaria, se mai dovesse essere confermata la presenza di vita, dovrebbe essere posta come priorità assoluta.

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Mah, sbarcare su un pianeta ha certamente un impatto mediatico più rilevante del semplice fermarsi in orbita, però Venere è e resta un pianeta, il più vicino, e nessuno è mai nemmeno entrato in orbita attorno ad un altro pianeta o lo ha mai raggiunto con una missione crewed.
Quanto costerebbe mandare una missione in orbita venusiana rispetto ad una marziana? Sulle prime direi lo stesso, salvo che quella venusiana poterebbe essere solo più breve. Di quanto non saprei, non ho le competenze per calcolare il tempo di volo, la permanenza ed il ritorno. Io posso solo ragionare a spanne.
Ovviamente Venere non ha il fascino di Marte (siamo tutti gay :grin: :grin: :grin:, senza offesa per gli omosessuali s’intende!). Poi su Venere ci sono mica i dinosauri? Non possiamo fare una sonda spaziale che deve difendersi dai giurassici di Venere (leggere SF di tanti decenni fa). No, non ci sono i dinosauri giurassici, ci sono gli esseri dell’Archeano. Roba da nulla.
A parte gli scherzi, per me sarebbe un “perché no?” Poi gli enti spaziali ovviamente fanno progetti sensati sulla base delle esigenze scientifiche, industriali e politiche. Che poi ogni tanto fanno uno studio sui SE astronautici, non vuol dire che lo faranno per forza.
Mode smile ON
Stavamo mica dicendo che “i marziani sopra a Marte, hanno fatto un invenzione, che su Marte in ascensore, presto noi si andrà?” :wink:

Opinioni sulla possibile origine biologica dell’Universtià di Sydney.

Sono solo opinioni, senza nessuno studio dietro, ma fatta da gente autorevole; contano un po’ più delle opinioni nostre, ma comunque poco :slight_smile: . La vita può essere presente per uno di questi tre motivi:

  • si è evoluta in passato quando le condizioni sulla superficie erano migliori e ne è rimasta poca nelle gocce d’acqua delle nuvole ad alta quota;
  • è arrivata dalla Terra a causa di due impatti meteoritici, il primo che l’ha estratta dalla Terra, il secondo che l’ha fatta arrivare su Venere, ed è sopravvisuta;
  • si è evoluta su Venere ma non ha strutture a base di carbonio, i cui composti non resisterebbero integri a quelle condizioni.
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Personalmente preferirei questa, quella che mi intriga di più, soprattutto per capire su quali elementi possa basarsi una forma di vita diversa da quelle a noi conosciute, a base di carbonio, e capire quali siano i meccanismi di produzione della fosfina e altri composti.

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bell’articolo in italiano, che spiega in dettaglio il rilevamento e le procedure per escludere i falsi

https://oggiscienza.it/2020/09/25/fosfina-atmosfera-venere/

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domanda: su venere esiste un ciclo dell’acqua spostato in quota? mi chiedo se negli strati superiori esista una fascia di P-T in cui l’acqua condensa, poi piova, e uno strato inferiore dove le condizioni portano alla rievaporazione senza che l’acqua arrivi mai verso il pianeta

Bellissimo articolo, grazie! Ci sono molte informazioni per farsi un’idea dettagliata sulla questione.

Non proprio. La concentrazione di vapore è di 20 parti per milione e non cicla, piuttosto si disperde. Il Sole scinde i legami e l’idrogeno si disperde pian piano nello spazio.

EDIT: https://deepblue.lib.umich.edu/bitstream/handle/2027.42/62594/nature06434.pdf;jsessionid=662360E12B907E33BE922BF993391416?sequence=1
gli atomi che sfuggono dall’atmosfera sono per lo più idrogeno elio e ossigeno, in particolare 1,9 atomi di idrogeno ogni 1 di ossigeno, che indica proprio che il pianeta perde acqua costantemente (il rapporto ideale sarebbe 2).

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Più che “tutt’altro che positiva”, una boiata di dimensioni intergalattiche mi sembra di capire.

Boiata è una parola grossa, si tratta pur sempre di uno studio della NASA, più che altro Chung ne mette in risalto i limiti intrinseci. Bisogna anche comprendere che quella proposta risale a quasi 60 anni fa…

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Ho creato la pagina Wikipedia Vita su Venere, partendo dalla traduzione della versione in inglese. Visto che qui ci sono tanti appassionati all’argomento, magari qualcuno vuole aggiungerci qualcosa!

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Un momento! E la Venera-D, ve la ricordavate? Non è stata cancellata, il lancio è previsto per 2029/2030 e la sua missione sembra adatta per far luce sulla questione della fosfina! Che possa ricevere una spintarella?

EDIT:
Tra gli obiettivi interessanti della missione riporto da Wikipedia:

  1. Caratterizzazione dellla struttura dell’atmosfera, dei venti, delle oscillazioni atmosferiche e delle strutture in blocco mareale solare
  2. Misurazione della composizione atmosferica e studio delle nuvole, della loro struttura, composizione, microfisica e chimica
  3. Studiare l’atmosfera superiore, la ionosfera, l’attività elettrica, la magnetosfera ed il tasso di fuga dei gas
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Ecco, esattamente il mio pensiero. Capisco gli entusiasmi ma fatico a capire il valore aggiunto di una missione con equipaggio intorno a Venere.

Forse potrei capirlo se avessimo conferma della presenza di vita extraterrestre, per analizzare campioni in loco come suggeriva @pepenoce, ma prima di quel momento non credo ci sia nulla che le sonde automatiche non possano fare.

E anche riguardo la domanda perché Marte si e Venere no: perché su Marte possiamo atterrare, costruire habitat, lavorare e studiare le implicazioni della permanenza a lungo termine.
Su Venere l’uomo potrebbe forse restare in orbita o al più, già facendo uno sforzo di fantasia, esplorare gli strati alti dell’atmosfera. Sulla superficie forse forse ci metteranno piede i nostri nipoti, se troveranno un buon motivo per farlo.

Tornando IT, come sempre queste scoperte vanno sempre valutate con cautela e contestualizzate: il riscontro di sostanze che sulla Terra sono il risultato di processi biologici, non implica necessariamente che lo siano anche altrove, ovviamente…ci siamo già passati. Ed è altresì vero che l’assenza di ‘firme biologiche’ a noi note non esclude assolutamente la presenza di forme di vita ‘altre’ che sfruttino processi metabolici (ancora) sconosciuti.

Per ora direi: un altro composto tossico nell’atmosfera di Venere! :grinning:

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Una missione umana in orbita venusiana è più breve (quindi più semplice) di una verso Marte.

Mi immagino, tra qualche decennio, una stazione orbitante attorno a Venere largamente “uncrewed” con brevi visite umane …

Oltre ai risvolti scientifici, gli uomini possono servire per mettere a punto sistemi e fare “troubleshooting”

C’è chi pianifica sonde da mandare su Venere a cercare la fosfina e chi invece la cerca tra i dati di sonde passate, risparmiando un sacco di soldi.

È il caso del signor Mogul, che si è messo a esaminare i dati della sonda Pioneer Venus Multiprobe o Pioneer Venus 2 o Pioneer 13, tre nomi ma è la stessa missione, che lanciò ben 4 sonde nell’atmosfera di Venere in quattro punti diversi del pianeta. Ebbene, a quei tempi gli scienziati non erano interessati alla fosfina, bisogna anche sapere cosa cercare dai dati, ma riesaminandoli con gli occhi di ora, ci si è accorti che le sonde effettivamente riportarono un composto gassoso contenente fosforo dal peso molecolare simile alla fosfina. Di più, al momento, non si può dire. Soprattutto perché ancora la pubblicazione non ha completato la fase di peer review.

L’articolo di livescience:

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L’opinione di Grinspoon, a prescindere dall’effettiva origine della fosfina, è un buon momento per catalizzare un po’ di attenzione sullo studio di Venere:

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Un interessante articolo di INAF che ci fa capire… boh?
:thinking:

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