1959.Sotto le tre tute concorrenti all’appalto per il programma Mercury.Al centro una versione modificata della tuta adoperata per i voli dell’X-15
La tuta vincitrice:BF Goodrich U.S. Navy Mark IV .Sotto,la tuta originale di John Glenn,ed un ottima riproduzione fatta per la miniserie “from the earth to the moon”.
Per gli ultimi voli Mercury M-A-9 (Cooper) ed il cancellato M-A-10 (Shepard),la Mercury Mark-II fu modificata introducendo tra l’altro una differente costruzione delle spalle, e degli stivali in pezzo unico con la tuta.Questa versione fu anche brevemente presa in considerazione per i primi voli Gemini inizialmente previsti tra la fine del 63 e l’inizio del 64.
Questi i primi prototipi di tuta Gemini.La prima è una Goodrich del 1962,usata solo per prove di valutazione e test ingegneristici.La seconda è la G2G Goodrich (quì in versione per voli di lunga durata).Come si noterà il disegno con cerniera trasversale ricordava parecchio il “look” mercury.Dopo varie prove venne giudicata non comodissima.il contratto passò alla David Clark che fornì all’inizio del 1963 questa tuta (quì indossata da Gordon Cooper) adoperata per test ingegneristici e training.
All’inizio del 1963 la NASA effettuò la sua scelta definitiva,optando per la David Clark G2C.La prima foto ce la mostra in versione originale,con casco,guanti e stivali differenti dal modello definitivo.Infatti la tuta presto incorporerà elementi provenienti dalla precedente e rigettata G2G.Sotto abbiamo altre tre immagini risalenti all’estate 1963 (agosto-settembre di quell’anno) che raffigurano John Young,Neil Armstrong,ed ancora Young insieme a Conrad mentre entrano in un mock up del Gemini.
All'inizio del 1963 la NASA effettuò la sua scelta definitiva,optando per la David Clark G2C.La prima foto ce la mostra in versione originale,con casco,guanti e stivali differenti dal modello definitivo.Infatti la tuta presto incorporerà elementi provenienti dalla precedente e rigettata G2G.Sotto abbiamo altre tre immagini risalenti all'estate 1963 (agosto-settembre di quell'anno) che raffigurano John Young,Neil Armstrong,ed ancora Young insieme a Conrad mentre entrano in un mock up del Gemini.
Mi è sempre piaciuta l’autoironia di Young
Il cappellino bianco gli dona proprio…
La tuta impiegata da Cooper (il mio idolo … ) è senza dubbio la più sofisticata di quelle impiegate nel programma Mercury; adottava tutta una serie di migliorie richieste dagli stessi astronauti missione dopo missione al fine di poter garantire una miglior vestibilità e maggior comfort durante il volo. La fotografia che hai postato è una delle più belle, permette di vedere bene le modifiche effettuate alla tuta soprattutto nella zona delle spalle e negli stivali. Del resto Gordo Cooper è stato il primo astronauta americano a rimanere in orbita per 1 giorno intero e ad eeffettuare il primo “sonnellino” spaziale; la sua tuta doveva avere un grado di comfort, di vestibilità e mobilità superiori per non essere d’intralcio alle attività dell’astronauta.
Alcune differenze tra le varie versioni delle tute sono visibili in questa bella immagine che ritrae i primi 7 astronauti americani nelle loro rispettive tute peressurizzate:
Ricordo che Slayton non volò nel programma Mercury per problemi fisici.
In quest’altra immagine Armstrong indossa una delle prime versioni della tuta per le future missioni Gemini, come si vede è una Mercury modificata.
Sotto ancora, Gordo Cooper senza dubbio uno dei più fotografati dell’intero programma Mercury
Per gli EVA era previsto che sopra la tuta,fin dal lancio venisse indossato un “overgarnment” a più strati esternamente bianco per una migliore riflessione del calore.
La prima coppia selezionata per la missione d’inizio del programma Gemini fu Shepard-Stafford.Poche settimane dopo Shepard venne rimosso dal servizio attivo per problemi fisici (ritornerà idoneo al volo nel 1969 dopo un intervento chirurgico).In conseguenza di ciò viene nominato un nuovo primo equipaggio:Grissom e Young.Durante la tarda primavera del 1964 ci si accorse che la pellicola esterna alluminizzata delle tute G2C tendeva a sfarinare,ed in un occasione si ebbe uno strappo nel tessuto.venne così deciso di sostituire la copertura alluminizzata con una di mylar bianco.Inoltre la versione per l’EVA fu ridisegnata per inglobare gli strati di protezione.Nascono così la G3C e la G4C Gemini suit.Ricordiamo che la versione alluminizzata 1963-1964 della tuta Gemini (Gemini G2C) non va confusa con l’altrettanto argentea Mercury Mark-II delle missioni Mercury.Si tratta di due scafandri pressurizzati totalmente differenti.Sotto vediamo le G3C e le G4C.
Per le missioni di lunga durata (originariamente ne erano previste due,ridotte poi ad una soltanto,la Gemini-7)furono disegnate delle varianti della G3C,chiamata “David Clark G5C lightweight space suit”.Questa aveva un differente sistema di cerniere di entrata,ed al posto del casco un cappuccio con visiera in policarbonato (come nelle Sokol Sovietico-Russe).Durante la Gemini-7 gli Astronauti Borman e Lovell furono i primi uomini a togliere la tuta spaziale durante un volo. Per il volo di Gemini 9 fu sviluppata un ulteriore versione della tuta Gemini dotata di uno strato ignifugo alle gambe per difenderle dai razzi di manovra del “Mobility Unit (AMU) rocket pack”.Sotto la G5C e la G4C modificata per il volo di Gemini 9.
Ecco una bella immagine della G3C portata da Neil Armstrong sulla Gemini-8.Ricordiamo che anche in quelle missioni in cui era prevista un EVA il comandante indossava il modello G3C,mentre solo l’astronauta che doveva uscire dalla capsula (il pilota) portava la versione G4C.
Concludiamo la galleria dedicata alla tuta Gemini mostrando la tuta “nuda” (ossia senza la copertura esterno amovibile) e la “pelle”,ossia la copertura esterna.
Nel 1962-63 il programma Apollo è in pieno sviluppo.I primi voli orbitali,con il razzo Saturno-1 sono previsti nel 1965,in concomitanza del programma Gemini (alla fine dell’anno le cinque missioni Apollo-Saturn-1 saranno cancellate,preferendo utilizzare il più avanzato vettore saturno 1-B).La prima tuta commissionata per l’Apollo è prodotta dalla Hamilton standard (1962).Si tratta di un modello non destinato a volare,ma da adoperare per addestramento e test ingegneristici.Questa tuta ispirerà il celebre bambolotto “Maggiore Matt Mason”.Più sotto vediamo la tuta “nuda” e “vestita” con la cover layer alluminizzata.