Venerdì 4 Giugno sarà effettuato il primo volo di prova del vettore Falcon 9. Oggi è stata raggiunta la principale certificazione per il volo: il “Flight Termination System” (FTS), che assicura le procedure di sicurezza del volo da parte dell’Air Force Range sino alla distruzione del razzo, qualora se ne perdesse il controllo.
Le prossime tappe della preparazione al lancio sono il roll-out e l’erezione del veicolo, previste per domani, mercoledì 3 Giugno, rispettivamente al mattino e nel pomeriggio.
La finestra di lancio si aprirà il 4 Giugno alle 11.00 (ora della costa atlantica) e durerà quattro ore. Nell’eventualità di uno scrub vi è la possibilità di un nuovo lancio sabato 5 con gli stessi orari.
SpaceX ha previsto la copertura televisiva del lancio con una diretta Webcast che inizierà 20 minuti prima del lancio.
Le condizioni meteorologiche sono abbastanza favorevoli, con un No-Go per il lancio previsto al 40%. Questo lancio, oltre a testare in volo tutte le componenti del nuovo vettore della SpaceX, prevede il “qualification spacecraft test” del veicolo manned Dragon. Questo simulacro consta di una struttura pressurizzata ed un adattatore tronco-conico che in futuro alloggerà sia i payloads non pressurizzati che i pannelli solari.
Tutta la missione fornirà importanti elementi di volo agli ingegneri della SpaceX, che sono ottimisti circa la messe di dati da analizzare anche qualora qualche imprevisto non facesse compiere felicemente la missione al nuovo vettore.
Io non lo vedo molto simile ad Ares I (Ares I-X era il nome del test) sinceramente…
Opinione mia ovviamente!
Concordo nell’augurare un roseo futuro al Falcon 9 e alla SpaceX, ma credo che le se lo stiano già costruendo da soli!
più che simili, sono praticamente uguali (le patch). Vediamo cosa saprà fare il gioiellino. Certo che 9 motori RIUSABILI… un incubo manutentivo? Chiedo lumi a chi ne sa di più
più che altro l’incubo è che quei 9 motori finiscono a mollo in acqua salata…comunque sarebbe interessante sapere quale sarà il processo manutentivo del flight hardware!
Mah, dalle informazioni che circolano, dovrebbero essere riutilizzabili (a regime)… sicuramente non in questo volo.
Ma per evitare che i motori finiscano in acqua e si danneggino, la ricaduta dello stadio dovrà essere gestita in modo che impatti con la parte frontale e galleggi verticalmente (con i motori in alto), o sto dicendo una castroneria?
A mio avviso non dovrebbero esserci particolari problemi nel riutilizzare i Merlin anche dopo uno splashdown, specie se sono stati pensati proprio per questo.
Scott Lowther nel suo Blog ha recentemente postato un articolo sui test, condotti nei primi anni '60 Rocketdyne H-1, per la riutilizzabilità degli H-1, sopratutto a valle di un ammaraggio.
Test che ebbero un esito - sorprendentemente - positivo.
E’ interessante ricordare che gli H-1, utilizzati nei vari Saturn I, non erano affatto pensati per essere riutilizzabili tantomeno dopo l’immersione in acqua salata.
Interessante la somiglianza tra il Saturn I, con 8 motori H-1 a ossigeno e cherosene, e il Falcon 9, con 9 motori Merlin anch’essi a ossigeno e cherosene e della stessa classe di potenza (gli H-1 spingevano di più però).
C’è stata qualche ricaduta di tecnologie dal H-1 al Merlin o si tratta di propulsori radicalmente differenti tra loro?
Il motore Merlin 1C è stato disegnato ex-novo dalla SpaceX Co., anche se il sistema di iniettori deriva da quello impiegato nello stadio di discesa del modulo lunare LM del programma Apollo.
Secondo quanto riporta Wikipedia il motore Merlin sarebbe stato progettato per sopravvivere ad un recupero in mare e per essere altresi’ riusato.