Un altro pezzo di storia dell'astronautica europea esposto al pubblico

Lo scorso 5 Marzo è stato consegnato allo Swiss Museum of Transport di Lucerna un autentico pezzo di storia dell’astronautica europea: uno Spacelab Pallet. Questo Pallet, soprannominato “Elvis”, è stato un componente fondamentale del programma ESA/NASA Spacelab ed è stato utilizzato anche durante una missione dello Space Shuttle nel 1992, quando vennero rilasciati i payloads Eureca e TSS-1.
La consegna del Pallet è avvenuta formalmente per mano di Bob Chesson, Head of the Human Spaceflight Operations Department dell’ESA, durante una cerimonia presenziata dall’ex astronauta svizzero dell’ESA Claude Nicollier.

Una nuova missione: educazione

“Sono molto lieto di trovare una così prestigiosa collocazione per questo importante pezzo di storia del volo spaziale europeo, e a nome dell’Agenzia Spaziale Europea ringrazio sinceramente lo Swiss Museum of Transport per aver deciso di mettere questo Pallet a disposizione del pubblico a scopi educativi.” Ha affermato Chesson.

Il modulo europeo Spacelab venne progettato per volare nella cargo bay dello Space Shuttle per permettere agli scienziati di svolgere esperimenti scientifici in microgravità.
Il sistema Spacelab comprendeva due moduli laboratorio in versione lunga ed accorciata con relativi airlocks e finestrini visuali, un tunnel e cinque pallets indipendenti che potevano essere montati separatamente dallo Spacelab per esporre ulteriori esperimenti scientifici all’ambiente orbitale.
Lo Spacelab è stato utilizzato in ben 25 missioni dello Shuttle fino al 1998, quando i due laboratori sono stati ritirati dopo che il loro compito di laboratorio orbitale pressurizzato è stato assunto dall’International Space Station.
Diversi pallets sono stati ricommissionati per il loro utilizzo nel corso dei primi anni del 2000, e recentemente, nel Marzo del 2008 la missione STS-123 ha impiegato proprio un pallet per portare sull’ISS il manipolatore robotico canadese Dextre del peso di 3485 kg.

Il Pallet ha sempre lavorato alla perfezione
Nicollier ha spiegato le performances del Pallet: “Con l’STS-46, le operazioni legate al rilascio di Eureca e del Tethered Satellite hanno avuto pieno successo per la prima ed un parziale successo per il secondo, grazie all’eccellente teamwork svolto dai team internazionali.” Egli ha inoltre aggiunto che: “Lo Spacelab Pallet ha lavorato perfettamente fornendo le prestazioni attese per il Tethered Satellite System. L’aggiunta di questo pezzo di hardware alla collezione del museo, sarà di aiuto per l’educazione delle generazioni future ai benefici delle scienze spaziali e dell’esplorazione.”

Con il termine del programma Space Shuttle, i pallets non verranno più utilizzati, e questo particolare modello è stato trasferito all’ESA dalla NASA nell’ambito di un accordo di prestito a lungo termine.
Lo Swiss Museum of Transport ha aderito ai termini di questo accordo di prestito, che prevede che il Pallet venga esposto al pubblico a scopi educativi.

Sempre sullo Spacelab Pallet
I primi passi dell’Europa nell’ambito del volo spaziale umano sono avvenuti nell’Agosto del 1973, quando l’organizzazione spaziale europea precedente all’ESA, l’ESRO, e la NASA, siglarono un Memorandum d’Intesa che impegnava l’Europa alla costruzione di un laboratorio scientifico da utilizzare con lo Space Shuttle. La costruzione dello Spacelab è iniziata nel 1974 con l’ERNO (ora parte dell’EADS Astrium) come primo appaltatore. I principali subappaltatori erano Matra (Francia), Aeritalia (Italia) e Dornier Systems (Germania). Il sistema Spacelab comprendeva i moduli laboratorio nelle versioni short e long, con airlocks, finestrini visuali, un tunnel, i pallets ed un igloo, oltre al ground equipment di supporto.

Lo Spacelab includeva cinque pallet esterni per gli esperimenti da esporre all’ambiente orbitale, costruiti dalla Hawker Siddeley Dynamics (allora British Aerospace, ora BAE Systems). Il primo set di equipaggiamenti è stato ceduto gratuitamente alla NASA dall’ESA in cambio di opportunità di volo per gli astronauti europei. Il secondo modulo è stato venduto dall’ERNO alla NASA per uso proprio; questo elemento è attualmente esposto al pubblico alla Bremenhalle Exhibition presso l’aeroporto di Brema, in Germania.

Gli elementi del sistema Spacelab sono stati utilizzati, come detto, in 25 missioni dello Shuttle, prima di venire decommissionati nel 1998 nell’avvento dell’International Space Station.
Uno Spacelab Pallet è stato ricommissionato nel 2002 per la missione STS-99, la Shuttle Radar Topography Mission (in quell’occasione vennero montati degli strumenti scientifici direttamente sul Pallet), e per delle successive missioni per il trasporto di equipaggiamenti da e per l’ISS. Infine lo Special Purpose Dextrous Manipulator canadese Dextre è stato lanciato, sempre con il Pallet, con la missione STS-123 nel 2008.

Il Pallet è stato un elemento molto versatile; esso poteva trasportare fino a tre tonnellate di materiale, in particolare grossi strumenti ed esperimenti che necessitavano di un’esposizione all’ambiente spaziale o di grandi campi visivi come telescopi ed altri dispositivi ottici.
Il Pallet poteva essere usato in configurazione singola o in stacking testa-coda in configurazione doppia o tripla fino alla configurazione a cinque, a riempire quasi la stiva dello Space Shuttle.

Fonte: ESA.

Nelle immagini, che sono (C) di ESA:

  1. Lo Spacelab Pallet ‘Elvis’ nella cargo bay dello Shuttle durante il rilascio di Eureca e TSS-1 il 31 Luglio 1992.

  2. La consegna dello Spacelab Pallet ‘Elvis’ al Transport Museum di Lucerna, Svizzera.

  3. Il trasferimento di uno Spacelab Pallet Transfer all’ISS poco dopo l’arrivo della missione STS-123 sulla Stazione (13 March 2008).

  4. Claude Nicollier, Mission Specialist per l’ESA della missione STS-46, posa per una foto ricordo durante i controlli che hanno preceduto il rilascio dell’ European Retrievable Carrier 1L (Eureca-1L) nello Shuttle Atlantis.


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Sono stati tra gli elementi che più mi hanno affascinato, sia per le loro forme, sia per la loro grande versatilità.
Davvero un peccato che ormai siano giunti alla fine della loro vita operativa.

In merito alla ISS, mi ricordo di un “progetto” che prevedeva uno di questi pallet come piattaforma esterna da applicare nelle immediate vicinanze del modulo Quest; il suo scopo sarebbe stato quello di fungere da piattaforma per lo stoccaggio di materiali necessari alle Eva.

Questa funzione è stata presa dalle ESP:
http://en.wikipedia.org/wiki/External_Stowage_Platform