Un misterioso lampo di energia

Quando David Narkevik, studente della West Virginia University, si accorse di quello strano segnale radio pensò si trattasse di qualche interferenza di origine terrestre che si era mescolata ai normali segnali di natura astronomica.

Stava riesaminando i dati raccolti sei anni prima dal radiotelescopio di Parkes e quel picco di energia era incredibilmente elevato per non pensare subito ad un abbaglio.

L’origine di quello strano segnale, però, non è per nulla terrestre. Almeno questa è la conclusione alla quale è giunto il team di astronomi coordinati da Duncan Lorimer (West Virginia University), che ha pubblicato in questi giorni nell’edizione online di Science Express uno studio di quello smisurato lampo di energia.

Secondo i ricercatori quell’impulso radio sarebbe partito dalle profondità del cosmo - si parla di almeno un miliardo e mezzo di anni luce di distanza dalla Terra - e l’energia rilasciata sarebbe di 10^33 Joule: un’enormità .

La durata del lampo è stata solamente di cinque millisecondi, ma ciò è bastato per portare alla saturazione gli strumenti di rilevazione del radiotelescopio.
Impossibile sapere cosa possa aver originato tanta energia, anche se i ricercatori qualche idea se la sono fatta.

“All’origine di questo lampo - suggerisce Lorimer - potrebbe esserci un evento piuttosto esotico, quale ad esempio la collisione tra due stelle di neutroni, oppure l’estremo respiro di un buco nero mentre evapora completamente.”

Finora si tratta di un caso isolato, ma gli astronomi ritengono che un’accurata osservazione del cielo - magari compiuta con strumenti di nuova generazione - potrebbe rivelarne altri di uguale intensità . E citano a questo proposito ciò che avvenne a partire dagli anni '70, allorchè¨ un satellite militare rivelò per la prima volta la presenza in tutto il cielo di quei misteriosi lampi di energia oggi noti come GRB (Gamma Ray Burst).

Nel frattempo, però, non si sta con le mani in mano e i dati raccolti negli anni scorsi dal radiotelescopio di Parkes vengono passati al setaccio con estrema attenzione. La speranza, ovviamente, è quella di imbattersi in qualche altro caso frettolosamente archiviato come interferenza terrestre.

dalla newsletter di Coelum 3/10/07

Di primo acchito, durante la lettura, ho galoppato con la fantasia ed ho pensato che q’uest’onda elettromagnetica fosse artificiale, un pò come la portante radio emanata dal radiotelescopio di Arecibo nel '74.
Una civiltà lontana nello spazio e nel tempo un miliardo e mezzo di anni è molto più suggestiva di una relativamente più vicina tipo nell’interno della nostra galassia.