Un sondaggino...

Qual’e’ il primo evento astronautico che ricordate?
Per quanto mi riguarda ricordo confusamente

  • la missione Apollo-Soyuz (avevo 4 anni)
  • il rientro dello Skylab (ne avevo 8)
    ma il primo ricordo netto e’ il flyby di Saturno del Voyager 2. Inutile dire che e’ un evento che mi ha segnato. e ho ancora i ritagli di giornale d’epoca

Per me è stato il Flyby della cometa di Halley da parte della sonda Giotto, che addirittura le Suore Orsoline che gestivano la scuola che frequentavo ci fecero vedere in diretta con la TV. Ero estasiato, e mi chiedevo spesso se sarei sopravvissuto abbastanza a lungo da rivedere la Halley passare nel cielo…
La scintilla della passione fu accesa in realtà da un poster enorme dello shuttle in atterraggio, esposto in vetrina da un negoziante del mio paese in occasione delle prime missioni dello shuttle (nel 1981 avevo ben 5 anni…).
Aaaaah… Amarcord!

Per quanto mi riguarda, il primo vero ricordo di un evento di astronautica è legato all’STS-1 del 12 Aprile 1981 (avevo quasi 10 anni). Quello che mi colpì maggiormente, oltre al decollo del Columbia, fu il suo atterraggio, che avvenne con una pendenza "spaventosa (per quel che ne sapevo io), ed invece i carrelli del Columbia toccarono terra dolcemente…non so…è una cosa che mi ha sconvolto…
Rimasi, come tutti, convinto che da quel giorno in poi l’accesso allo spazio sarebbe stato semplice come prendere un aereo… :!:
Ricordo, come già descritto da mio fratello, che mio padre corse a prendere la sua macchina fotografica e fece delle foto al nostro televisore in b/n, mentre il Columbia atterrava…

Bhè confermo quanto dice Luca, quello è stato sicuramente il momento che ricordo più vividamente ancora oggi. Devo dire però che sondando bene nel mio cervello, ricordo vagamente anche quegli uomini che si stringevano la mano nello spazio … 8)

Anche per quanto mi riguarda il ricordo più remoto è l’STS1, avevo circa 5 anni ma non dimenticherò mai il rientro del Columbia da lassù!
In camera ho appeso il ritaglio de “Il Giorno” con la prima pagina dedicata al rientro della navetta, eccola qui!

L’ingiallimento della carta fa riflettere parecchio su quanto tempo è passato (è ben più efficace ed evidente del solo conto 2006-1981=25 anni) e che nonostante ciò una certa parte del mondo per andare là in alto non ha fatto nessuno sforzo in direzioni nuove (o vecchie come in questi anni!)
Ciao ciao,
Star

PS spettacolare la pubblicità del galletto amburghese in alto a destra!! :smiley: :smiley:

Beh, io sono un pochino più “vecchio” e ricordo l’estate del 1969 nella casa al mare, quando mio padre svegliò me (8 anni) e mio fratello più grande perchè “quegli uomini lassù stavano per uscire dal Lem”. Fu li che scoccò la “scintilla della passione”.
A dirla tutta però ricordo abbastanza bene anche il Natale del 1968. Mio padre fece un presepe all’interno del telaio di un televisore rotto con un paesaggio lunare dove tre astronauti (tre figurini spaziali riverniciati d’argento) trovavano sulla superficie lunare un bambinello. L’unico grande rammarico non aver fotografato quel presepe. Ricordo prò l’atmosfera di quelle dirette dalla Luna che ci incantarono tutti.
Per l’ASTP o l’STS-1 ero già grande a sufficenza per andare all’edicola e comprare letteralmente tutti i quotidiani che uscirono quel giorno. Come feci poi per Challenger e recentemente Columbia. E li ho ancora tutti.

Paolo D’Angelo

Nella pole position della mia memoria ho la sonda Giotto che incontra la cometa di Halley e il disastro dello shuttle Challenger.

Il primo evento astronautico che ricordo è, molto confusamente,lo splash down di Apollo 11 (avevo quattro anni).Rammento poi la morte dei cosmonauti della Sojuz 11,alcuni servizi su Apollo 15 (tra cui uno in cui si diceva che il figlio dell’astronauta David Scott aveva guidato un modello del rover nel parcheggio di Houston dicendo “Papà,con questa vai forte”).Ricordo l’annuncio che Apollo 17 sarebbe stata l’ultima missione lunare del secolo,poi rammento alcuni servizi sullo Skylab e sull’Apollo-sojuz.Si tratta di flash molto lontani,quasi indistinti.La prima missione seguita in TV e sui giornali è stata STS 1 nel 1981 (avevo 16 anni).

Eh si, l’età si vede…
il mio primo ricordo di astronautica è senza dubbio l’Apollo 11 (avevo 7 anni…) e quella storica notte in diretta TV quando Tito Stagno e Ruggero Orlando si disputavano il momento dell’atterraggio di Eagle (suona familiare vero? :wink: ) sulla Luna è vivido nella memoria…
Bè poi ovviamente tutto quello che ne è seguito… anche se ho cominciato veramente a seguire l’argomento nel 1974 (alla fine del programma Apollo lunare) cominciando a raccogliere tutto quello che si trovava (poco ma sempre più di adesso considerando che Internet era ancora un sogno lontano) dalle riviste ai ritagli di giornale (che tengo gelosamente conservate) fino alla commovente (per la sua innocenza) ripresa in super 8 (si, avete capito bene un filmino in pellicola!!) del lancio di STS-1… :slight_smile:
Era un periodo che sembrava aprire orizzonti di esplorazione umana del sistema solare ed invece eccoci qui nel 2006 a discutere su come “tornare” sulla Luna fra 12/14 anni… :cry: che tristezza…

La più bella definizione degli anni 60: “Un decennio del XXI secolo trasportato a metà XX”.

La più bella definizione degli anni 60: "Un decennio del XXI secolo trasportato a metà XX".

Sottoscrivo in pieno!

Il primo ricordo è sicuramente legato allo Shuttle (probabilmente l’esplosione del Challenger) ma la passione (vera e definita) mi ha investito quando mio padre (forse nell’89) mi portò a casa un giornale (Airone) con in copertina il Buran e con una videocassetta con un documentario fatto sulla Mir,l’equipaggio era composto da Yuri Romanenko e Alexander Laveikin (missione del 1987 Soyuz TM2).Purtroppo penso di aver perso quel vecchio VHS ma nn ho ancora perso la speranza di ritrovare quel video,magari su internet.

Quando l’Apollo 11 è sceso sulla Luna avevo un anno e mezzo, mia madre spesso mi racconta che passai tutta la notte sveglio sulle ginocchia di mio padre per vedere l’allunaggio (che sia quello l’inizio della mia passione??), ma putroppo non ricordo nulla… :frowning:

Il primo evento astronautico di cui ho un ricordo perfettamente nitido è senz’altro la missione Apollo-Soyuz del 1975, all’epoca avevo 7 anni e ricordo che mi regalarono una rivista aeroanutica in cui era raffigurato un disegno in sezione dei due veicoli agganciati, cosa che mi impressionò profondamente (tanto da ricordarmi benissimo quel momento).

L’evento immediatamente successivo fu l’atterraggio dei due Viking su Marte, mi ricordo lo speciale di RAI 1 in cui furono proiettati anche degli spezzoni di 2001 Odissea nello Spazio che non avevo mai visto!! (mica come oggi epoca di DVD, TV via satellite, TV di stato e commerciali che trasmettono i film poco dopo la loro uscita, all’epoca bisognava aspettare anni ed anni…)

Eh si, l'età si vede... il mio primo ricordo di astronautica è senza dubbio l'Apollo 11 (avevo 7 anni...) e quella storica notte in diretta TV quando Tito Stagno e Ruggero Orlando si disputavano il momento dell'atterraggio di Eagle (suona familiare vero? :wink: ) sulla Luna è vivido nella memoria...

Anche per me il primo ricordo è questo: mio padre che mi svegliava e mi diceva che “siamo atterrati sulla Luna!..vieni a vedere”.
Arrivata in salotto, dove avevamo il nostro enorme televisore, trovavo mia mamma ed i miei fratelli intenti a guardare una trasmissione video in cui due telecronisti entusiasti e meravigliati stavano commentando i primi passi dell’uomo sul nostro satellite.
E pensare che i miei fratelli se ne sono andati subito a letto senza attendere altri commenti…!
Menomale che io e mio padre eravamo affascinati dall’evento che mi ha permesso di seguire questa passione astronautica. :smiley:

Ciao grandi, io che sono nato nel 967 dello scorso millennio e ho come mio primo nitido ricordo di astronautica una missione il cui equipaggio aveva seri problemi nello spazio. Ricordo come fosse adesso la madre del mio migliore amico parlare con la mia con un evidente stato di apprensione, quasi si trattasse di parenti. Diceva che se non riuscivano a trovare un certo “qualcosa” avrebbero corso il rischio di morire.
Questo è quello che ricordo nei miei ricordi di bambino di poco più di 3 anni.
Ebbene si, signori, l’Apollo 13. Sembra impossibile anche a me qualche volta, ma non può essere che lui.
Purtroppo la Notte della Luna mi è passata davanti agli occhi ma non si è fermata nella mia mente. Trooooppo piccolo.
Un saluto dalla Toscana.

Qual'e' il primo evento astronautico che ricordate?

Bellissimo argomento. Il mio primissimo ricordo è della passeggiata di Neil e Buzz. Mio papà mi aveva svegliato apposta per assistere alla storica discesa sulla luna, verso le tre del mattino, ma la sera prima si era stati alla TV con Tito Stagno. Avevo meno di cinque anni, ma ricordo che stavo seduto ai piedi del TV brionvega bianco e nero.

Poi, poco dopo, l’Apollo 13. Ricordo soprattutto l’ansia e la rabbia di mia mamma, che inveiva contro quegli scienziati pazzi che mandavano tre disgraziati su astronavi difettose. Poi il discorso di Papa Paolo VI che in diretta TV pregava per gli astronauti, almeno così mi pare.

Poi, l’Apollo 15. Una sera al TG1 ci fu un servizio di una giovanissima Angela Buttiglione, che rapportava della passeggiata di Irwin e Scott che stavano trivellando la superficie lunare e improvvisamente uno dei due capitombolò per “terra” esclamando: “mamma mia!”. E la giornalista sottolineò il fatto che lo avesse fatto in italiano. Non ho prove di quanto sto dicendo ma è per me un ricordo nitidissimo. Ricordo inoltre le immagini della lunar rover, mi ricordo, all’epoca avevo sette anni, che pensavo che avrei vissuto nel futuro, un futuro che mi avrebbe permesso di andare anch’io sulla luna con qualche sistema di turismo di massa. Ormai sulla luna c’erano già automobili.

Dello Skylab ricordo bene i lanci delle capsule con equipaggio, mentre ho mancato completamente il lancio del Saturn V più potente della storia, non lo ricordo proprio. Ricordo soprattutto i filmati dei giochini degli astronauti e soprattutto del fatto che si parlava molto della cometa di Kohoutek, ripresa dal telescopio dello Skylab.

Per l’Apollo-Soyuz ero ormai perfettamente informato, leggevo i giornali e mi appuntavo l’ora dei collegamenti TV. Ho visto tutti i servizi in diretta e ho assistito a tutte le dirette con Tito Stagno. Compresa la stretta di mano tra Slayton e Leonov. In quei momenti mi commuovevo sul serio.

Poi arrivò il mitico Viking 1. Fu un’estate tremenda, tutti i giorni qualche notizia entusiasmante. Ma arrivarono anche i giorni delle fotografie terrorizzanti, con le lettere incise sulle rocce, e poi la faccia sulla superficie. Marziani dappertutto, mancava poco che li pensassi sotto il letto. Ma dal punto di vista scientifico, mi sentivo all’apice della mia “carriera” di curioso e in quei momenti pensavo che volevo fare lo scienziato.

Poi il rientro dello Skylab, momento di vera sconfitta tecnologica. Non paura, anzi, tutt’altro. Speravo che cadesse su di me… per acchiappare qualche pezzetto. Cosa che poi avvenne in Australia.

Il dodici aprile 1981, fu nuovamente storia, con Young e Crippen. Dopo due tentativi in diretta, rinvio di lancio, Columbia, alla quale già ero affezionato da più di due anni, decollava e compiva quella incredibile piroetta appena sopra la rampa di lancio. Ma il vero momento tremendo fu l’accensione dei tre SSME e anche, un pochino, deludente. Il decollo fu per me troppo veloce e facile, pareva che l’astronave da duemila tonnellate salisse troppo velocemente rispetto ai gloriosi Saturn V e mi feci l’idea che tramontava un’era e ne nasceva un’altra, fatta di un veicolo spaziale potentissimo e sicuro. Almeno questa era la prima impressione.

Poi Challenger. Non ero davanti alla TV, anche se avevo visto moltissimi lanci in diretta negli anni precedenti. Ormai non venivano più trasmessi… e quella sera uscendo dalla ditta, il vicino gioielliere mi fermò e mi chiese se avevo sentito “cosa era successo in America, dove lanciano i razzi per la luna”. Sapevo che Challenger doveva partire e ero lontanissimo dal pensare alla catastrofe. “No”, dissi, “cosa è successo?”, pensando a un rinvio… “E’ scoppiato tutto, sono tutti morti”, mi disse l’anziano signore. E io lì per lì NON gli diedi alcun credito, perchè era un vecchio signore anche un po’ ignorante della materia. Però la notizia, anche se impossibile in realtà, mi aveva messo in ansia… e, arrivato a casa, mia madre aveva due occhi molto ma molto diversi dai suoi soliti e allora capii, prima ancora che me lo disse, che era tutto vero. Stava per iniziare il TG uno delle venti e agguantai un registratore e un microfono e registrai le parole di Albertini che diceva “la più grande sciagura della storia dell’astronautica si è verificata questo pomeriggio a Cape Cadaveral…”

Brutto momento, il secondo peggiore della mia vita di appassionato di spazio (ma all’epoca era il primo). Mi crollò il mito dello shuttle. Ma mi nacque, in certo senso, quello del coraggio e dell’eroismo di alcuni astronauti, sia vecchi che nuovi. Mi aumentò la stima e la riconoscenza per il lavoro delle persone che queste macchine pensano e costruiscono e… un sacco di altra roba.

Poi il Discovery volò nuovamente, due anni dopo. Non era più la stessa cosa, ma intanto si sapeva che una nuova navetta veniva costruita, era il momento della caparbietà americana, e io ero orgoglioso di questa testardaggina americana per lo spazio; perchè ero convinto, come lo sono tuttora, che lo shuttle fosse una macchina straordinaria e non già un bidone.

Poi, la routine… missioni sempre più anonime, un Glenn che torna nello spazio quasi ottuagenario, eccetera.

Il “mio” Columbia torna a terra molto diverso da come è partito due settimane prima, e QUESTO è il fatto più doloroso della mia personale storia di appassionato di spazio e astronautica. Vissuto quasi in diretta web. Mio fratello mi aveva detto che la navetta era stata “persa” dai radar, erano le tre e mezza del pomeriggio… e siccome per radio e TV non c’era ancora nulla di preciso, girai per il web. La pagina NASA era sparita, sostituita da un comunicato in nero che diceva che… il collegamento con il Columbia era perso. Passai tutto il pomeriggio al computer.

E così… alcuni fatterelli dello spazio mi si sono fissati nel cervello.

Grazie per lo spunto, avrei voglia di scirvere per ore, ma non ho più la possibilità. Ho fatto più presto che potevo e nella maniera più breve possibile. Chiedo scusa per la lunghezza, come sempre.

ciao

Cristiano

Http://www.criscaso.com

Per quanto mi riguarda ricordo confusamente - la missione Apollo-Soyuz (avevo 4 anni) - il rientro dello Skylab (ne avevo 8) ma il primo ricordo netto e' il flyby di Saturno del Voyager 2. Inutile dire che e' un evento che mi ha segnato. e ho ancora i ritagli di giornale d'epoca
E così... alcuni fatterelli dello spazio mi si sono fissati nel cervello.

Grazie per lo spunto, avrei voglia di scirvere per ore, ma non ho più la possibilità. Ho fatto più presto che potevo e nella maniera più breve possibile. Chiedo scusa per la lunghezza, come sempre.

ciao

Cristiano

Http://www.criscaso.com

Grazie a te Cristiano di esserti rifatto vivo.
E’ sempre un gran piacere leggerti. :smiley:
Ti aspetto di nuovo su queste “pagine” quando potrai e vorrai tornare a scriverci :smiley: :smiley: