Un telescopio privato trasmetterà immagini dalla Luna

Interessante! Ma da una rapida occhiata al sito di ILO non ho capito che razza di telescopio vorrebbero mandare su.

Ad occhio un rifrattore.

Iniziativa molto interessante!

Che vantaggio c’è per un telescopio sulla Luna, piuttosto che in orbita? Avevo letto che un radio telescopio avrebbe meno interferenze dei segnali umani, sulla Luna, ma un telescopio ottico? Anche perché con quel che costerebbe di più ad inviarlo sulla Luna e farlo atterrare, deve essere un vantaggio considerevole, per farne valere la pena.

Beh il vantaggio credo possa essere che una volta là “non ci pensi più” o quasi, soprattutto visto il fine, una volta allunato non c’è più bisogno di un team che si occupi di tutte quelle attività necessarie all’operatività di un satellite e il mantenimento dell’orbita. La vita utile sarebbe inoltre ipoteticamente infinita se sarà dotato di pannelli solari perchè non servirà propellente per l’operatività.

Per essere schermato dalla luce terrestre dovrebbe venire posizionato sulla faccia nascosta della luna; però poi come avverrebbe il collegamento radio? Necessiterebbe di una sezione in orbita circomlunare comunque.

Credo che il vantaggio sia di facilità di puntamento. Se il telescopio è fermo sulla superfice non servono ruote di inerzia e simili; il pointing e tracking del telescopio sono molto più facili. Però aumentano (di molto) le complicazioni termiche ed energetiche, in quanto bisogna calcolare 14 giorni di arrostimento con in più la luce solare riflessa dalla regolite, e poi 14 giorni di eclisse a -100 e passa centigradi. Quindi gli stress sulle ottiche, sull’elettronica dei sensori, sulle batterie (che vanno tenute calde di notte, sopra -10 °C, e fresche di giorno, sotto 40 °C) sono elevati.
La luce della Terra non dà quasi alcun problema, non essendoci l’atmosfera a diffondere la luce solare. Quindi non serve andare sulla faccia nsacosta. Per un radiotelescopio la storia è diversa, la civiltà umana è un potente emettitore di onde radio, e allora la schermatura della Luna serve.

Nell’articolo si legge che “verrà installato permanentemente nel Polo Sud lunare”. Quindi niente faccia nascosta. Suppongo sarà in uno di quei crateri dove non batte mai la luce del Sole. Quindi niente insolazione in quel caso, ma neanche i pannelli solari che diceva albyz, a quel punto.
Spero che arrivi qualche altro dettaglio, che chiarisca meglio, perché mi sembra molto affascinante. Grazie comunque per tutte le risposte :slight_smile:

Ai poli ci sono zone permanentemente in ombra ma anche quasi permanentemente esposte al sole sulle alture… credo si possa puntare a queste e usare pannelli solari… :wink: Si vede anche dall’immagine a corredo dell’articolo :wink:

Che rimbamba, non avevo letto l’articolo.
Si, é interessante; avevo però anche letto che i telescopi con ottiche adattive superano/supereranno i telescopi in orbita, i quali ultimi hanno difficoltà tecniche di manutenzione e ottiche/rifrattori limitati dimensionalmente. Qui si parla di un telescopio con un’elettronica grande come una scatola da scarpe. Cos’altro mi sfugge?

Che questo è un giocattolo, non una missione scientifica. Scusa l’estremizzazione… ma oggi gli unici telescopi che ha senso portare fuori dall’atmosfera sono quelli che osservano in bande (IR,UV) bloccate dall’atmosfera stessa. Ad esempio, il JWST opererà in IR. Come dici tu, oggi un telescopio ottico a terra può fornire essenzialmente le stesse prestazioni di un’ottica come l’HST, e costa molto meno.

:grin:

Non si capisce molto. Ho cercato in rete, ed ho le idee ancora più confuse. Secondo me si tratta di un progetto ancora poco definito.
A volte parlano di telescopio, a volte di radiotelescopio, a volte di “osservatorio multispettrale” (cos’é?).

Anche questa pagina, la più tecnica che ho trovato, dice tutto e niente:
“Advantages of Astrophysics From the Moon”>> http://www.spaceagepub.com/ilo/ilo.advantages.html
Forse l’idea di interferometria con i telescopi e radiotelescopi sulla Terra potrebbe essere un argomento convincente, non fosse che strumenti come il James Webb e il NuSTAR possono godere di una distanza da terra superiore e stabile stando in orbita Lagrangiana L2=1,5 milioni di km dalla terra.
O forse il progetto, risalente ad anni fa, é rapidamente invecchiato