Una domanda sulla Big Gemini.

Esattamente un anno fa,nel forum si discuteva della Big Gemini.Vorrei riproporre una domanda posta allora a proposito della configurazione di questo veicolo.Il 15 Febbraio del 2006 chiedevo:

C’è una cosa che non ho mai capito del progetto Big Gemini.Dunque,il Big Gemini era sostanzialmente l’ampliamento di una capsula Gemini-B con l’aggiunta di una nuova sezione passeggeri,e di un vasto modulo cargo.Sia la Gemini-B che questa secondo comparto rientravano sulla terra appesi ad un paraglider,mentre il modulo cargo veniva abbandonato prima del rientro.Ora quello che non capisco è perchè venisse mantenuta la paratia,con il portello tra i sedili,tra la capsula e la sezione passeggeri,visto che lo scudo termico era spostato dietro quest’ultima.Non sarebbe stato meglio,anche e sopratutto per motivi di spazio,cancellare questa divisione creando un unico vasto ambiente che comprendesse i due piloti sul davanti e alle spalle i passeggeri? c’era forse un motivo strutturale nel mantenere questa paratia?

Topopesto mi rispondeva:
Sostanzialmente, questa scelta era stata presa per non dover riprogettare ex novo tutta la Gemini.
Con questa soluzione, si teneva la capsula come era già e le si aggiungeva , nella sua parte posteriore ,un’altra sezione con equipaggio.
Questo permetteva di fare uso di un nuovo sistema di trasporto senza dovere fare nuovi esperimenti e prove di funzionalità.

E Archipeppe:
come giustamente dice Topopesto il motivo della permanenza della paratia (e del relativo portello) è dovuto alla necessità di non dover riprogettare la Gemini (con tutti i suoi sottosistemi primari), e soprattutto per motivi di ordine strutturale.

Ora,vorrei sapere quali problemi strutturali avrebbe comportato eliminare quella paratia? Consideriamo che dietro non c’era nessuno scudo termico o modulo di servizio,ma solo la continuazione della cabina.Inoltre c’è un altra considerazione da fare.La cabina della Gemini-B era stata ridisegnata per aumentare lo spazio a disposizione degli Astronauti e permettere loro di compiere le manovre necessarie ad alzarsi,voltarsi,aprire il portello tra i sedili e scivolare dentro lo stretto tunnell di collegamento.Tali cambiamenti avevano portato all’eliminazione di parte della strumentazione di bordo.Ora,questo sulla Gemini-B non costituiva un problema perchè la capsula non era autonoma,ma faceva parte della stazione MOL ed avrebbe volato da sola soltanto in fase di rientro.Ma la Big Gemini era un veicolo autonomo,ed in più sarebbe rientrata attaccata ad un paraglider ed atterrando su una pista.Questo avrebbe sicuramente comportato un cockpit molto più ricco e complesso,con minori possibilità di movimento.A questo punto non sarebbe stato meglio eliminare la dannata paratia (risparmiando anche peso)e realizzare un unica cabina ?

La risposta è sempre la stessa, evidentemente la paratia è rimasta la per motivi strutturali.

Del resto basta guardare come si è sviluppato il progetto della Big Gemini, discendente della Gemini Observatory, a sua volta discendente delle Gemini Pecan e Gemini Rescue.

Tutti questi modelli discendono, in un modo o nell’altro, dalla Gemini originale per “addizione”, il che significa che il progetto di base è stato esteso anzi “inglobato” come parte anteriore di un veicolo via via più grande.

Ciò significa che si, è vero che la Gemini perde lo scudo termico, ma resta in buona sostanza quella che è. Il che significa che quella paratia ha una funzione strutturale importantissima dato che si becca tutti i carichi sia della sezione pressurizzata sia delle pareti laterali del cono che “scaricano” proprio su quella paratia.

Inoltre la stessa paratia costituisce la parte strutturale anteriore dell’aggiunta andano a chiudere lo schema strutturale in quanto diametro minore del tronco di cono.

Va da se che la paratia in oggetto non poteva essere rimossa senza riprogettare completamente la Big Gemini (ed i modelli precedenti), a questo punto la McDonnell deve aver privilegiato un progetto che costasse il meno possibile e quindi con il minor effort progettuale.

Ciò significa che si, è vero che la Gemini perde lo scudo termico, ma resta in buona sostanza quella che è. Il che significa che quella paratia ha una funzione strutturale importantissima dato che si becca tutti i carichi sia della sezione pressurizzata sia delle pareti laterali del cono che "scaricano" proprio su quella paratia.

Inoltre la stessa paratia costituisce la parte strutturale anteriore dell’aggiunta andano a chiudere lo schema strutturale in quanto diametro minore del tronco di cono.

Va da se che la paratia in oggetto non poteva essere rimossa senza riprogettare completamente la Big Gemini (ed i modelli precedenti), a questo punto la McDonnell deve aver privilegiato un progetto che costasse il meno possibile e quindi con il minor effort progettuale.


Spiegazione chiarissima :smiley: .Mi chiedo come se la sarebbero cavata con lo spazio,ma immagino che fosse più semplice riprogettare nuovamente tutto il cockpit.

Spiegazione chiarissima :smiley: .Mi chiedo come se la sarebbero cavata con lo spazio,ma immagino che fosse più semplice riprogettare nuovamente tutto il cockpit.

Esatto, riprogettare il cockpit (magari spostando indietro qualche sottosistema) sarebbe costato senz’altro di meno…

Non dimentichiamo , comunque, che con l’utilizzo di un diverso rientro nella capsula, oltre ad aver eliminato o spostato qualche pannello strumenti, avrebbero senza alcun dubbio rimosso anche i sedili eiettabili; questo vuol dire una notevole riduzione di peso.

Non dimentichiamo , comunque, che con l'utilizzo di un diverso rientro nella capsula, oltre ad aver eliminato o spostato qualche pannello strumenti, avrebbero senza alcun dubbio rimosso anche i sedili eiettabili; questo vuol dire una notevole riduzione di peso.

Eh no Topopesto, sulla Big Gemini TUTTI i componenti dell’equipaggio (da 9 a 12) disponevano di un proprio sedile eiettabile…

Da questo punto di vista gli Astronauti del Big Gemini erano “in un ventre di vacca”.Torre di salvataggio e sedili eiettabili se qualcosa fosse andato storto al momento del lancio,sedili eiettabili se qualcosa fosse andato storto in fase di atterraggio.Astronave MITICA. :wink:

Chissà se si poteva progettare un Orbiter partendo dal Big Gemini.Qualcosa tre la Gemini alata per Marte, e L’Aries AB. :roll_eyes:

Chissà se si poteva progettare un Orbiter partendo dal Big Gemini.Qualcosa tre la Gemini alata per Marte, e L'Aries AB. :roll_eyes:

Qualcosa di molto meglio, la Big Gemini avrebbe potuto essere riprogettata (e nemmeno tanto) come versione pantografata della Winged Gemini (in pratica un veicolo ASSET scala 2:1).

In questo caso sarebbe passata da capsula a biconico, in pratica un “precursore” dell’ARIES A (la combinazione AB è alata e non biconica, lo L/D in ipersonico è pari a 3).

Concordo pienamente con te sul fatto che la Big Gemini sarebbe stata, in assoluto, il veicolo spaziale abitato più sicuro di tutti i tempi, disponendo (nell’ordine) di:

  1. Torre di salvataggio al lancio
  2. Paracadute di riserva all’atterraggio (oltre all’ala di Rogallo)
  3. Sedili eiettabili per ogni componente dell’equipaggio al lancio/atterraggio.

L’unica parte di missione “scoperta” sarebbe stata il rientro, anche se le capsule (in generale, e qui do ragione a Mustela Erminea) hanno dimostrato un’elevatissima affidabilità durante questa fase potendo rientrare sia in modalità sempiportante che balistica (cosa che gli aerospazioplani non possono fare…).

Ecco alcune immagini, originali dell’epoca (di fonte McDonnell), della Big Gemini a 9 posti.