Una febbre... spaziale !

Scientific Reports ha pubblicato gli esiti di una serie di studi sulla modificazione della temperatura corporea, in attività e a riposo, degli astronauti sulla ISS.
Ne appare un generalizzato aumento, che in attività porta sovente a superare i 40 gradi Celsius, con una media di 38.
In condizioni di microgravità, il corpo umano troverebbe infatti estremamente difficile eliminare il calore in eccesso, per un’alterazione dei valori dell’antagonista del recettore dell’interleuchina 1, ed in quanto il sudore evapora assai più lentamente.
Interessante larticolo pubblicato oggi su Media INAF, con un breve commento di Paolo Nespoli.

Come mai il sudore evapora più lentamente nello spazio? Se la pressione atmosferica è inferiore a quella terrestre dovrebbe evaporare più facilmente…

A quant’è regolata la temperatura sulla ISS?

Incredibile. Con la febbre a 40 una persona è completamente KO. Questo significa che sovente gli astronauti sono KO? Non è mai emersa questa cosa nelle varie interviste e biografie.

Attenzione, avere la febbre a 40 gradi (e so di cosa parlo, ne ho appena avuta una per 3 giorni di fila) o avere 40 gradi di temperatura corporea causa lavoro sono due cose completamente diverse. Basti pensare a quando si va a fare dello sport, anche semplicemente una corsa: se ci si misurasse la temperatura appena finito di correre molto probabilmente ci si metterebbe a letto pensando di aver preso chissà quale virus. La differenza sta nel fatto che i sistemi di termoregolazione corporea vanno in tilt durante un’influenza, mentre restano efficienti e funzionali con un corpo sano e senza malattie in corso. Ciò che cambia in questo caso penso sia la capacità di recuperare in tempi brevi la temperatura ordinaria, il che può portare per fisici non adeguatamente preparati (ma credo che gli astronauti lo siano tutti) ad avere altre problematiche tipo shock da colpo di calore.

Più che a quale temperatura è regolata la ISS bisognerebbe chiedersi quanto è il tasso di umidità nella ISS. Infatti per poter essere utile il sudore deve parzialmente evaporare, ma se l’umidità dell’aria è alta il sudore non riuscirà mai ad evaporare. Ma non credo che sia questo il problema (dubito che la ISS abbia un ambiente stile “foresta tropicale”), probabilmente ci si metterà di mezzo qualche altro fattore, tipo il ricircolo dell’aria o la filtrazione della stessa.

Tutto ciò’ aumenta il consumo in termini di Kcal per le attività’ metaboliche?

La telemetria ETHOS della ISS fornisce qualche dato sulla temperatura e la pressione in alcuni moduli.

Perchè,temperatura e pressione non sono uguali in tutta la stazione? :astonished:

Non lo sapevo. Ho sempre pensato che la febbre sia un aumento della temperatura corporea, a prescindere da cosa la provoca.

Scusa Vittorio ma in caso di fatica fisica non ci pensa la sudorazione a mantenere la temperatura corporea a livelli normali? O sbaglio? Mi riferisco al tuo esempio sul fare sport.

In caduta libera manca la convezione, quindi l’aria attorno al corpo circola più lentamente, e il sudore evapora più lentamente. Probabilmente questa è una delle concause.

Quoto, aggiungendo che inoltre la mancanza di gravità impedisce al sudore di scorrere e defluire dal punto del corpo dove è stato secreto (come avviene sulla Terra).
In buona sostanza il sudore “ristagna”, formando un film di acqua salata sulla pelle, che vi resta adeso.
Altra possibile concausa… :thinking:

Non sono d’accordo del tutto. Se ristagna nello stesso punto come fosse un velo allora riuscirebbe ad estrarre il calore dalla superficie della pelle, vaporizzando e di conseguenza abbassando poi la temperatura corporea. Mi pare che la spiegazione data dallo zio Marco sia invece quella più logica, a cui forse si potrebbe invece aggiungere che la mancanza di gravità permette al sudore anziché a disporsi casualmente a seconda della posizione del corpo a raccogliersi in forma di gocce causa la tensione superficiale del liquido, cosa che comporta una minore superficie bagnata e di conseguenza una dispersione di calore ridotta.

La febbre, come potrà spiegare meglio qualche medico qui presente, è una reazione ad alcuni tipi di malattia, ed è generata da una modificazione patologica del centro di termoregolazione che sta posto nella zona dell’ipotalamo, una zona posta proprio al centro e alla base del cervello, grosso modo un paio di cm avanti e circa uno più in alto dei due buchi delle orecchie. Quando questo centro viene alterato dalla malattia esso non riconosce più i 36,8° come temperatura normale ma riconosce un altro valore e lascia quindi che il corpo si riscaldi fino a quel punto prima di intervenire con opportuni sistemi di raffreddamento. Anzi, addirittura in certi casi poiché è stato momentaneamente corrotto il centro di termoregolazione spinge il corpo a far sì che la nuova temperatura venga raggiunta il più presto possibile, ad esempio la famosa “febbre con brivido” nella quale si trema e si batte i denti tanto quanto fossimo in condizioni normali (non malati) all’aperto non vestiti e con una temperatura dell’aria sotto zero. Quello a cui sono sottoposti gli astronauti si chiama “ipertermia” che invece è una condizione dovuta a fattori esterni al corpo e che comporta l’aumento della temperatura corporea senza però che ci sia una variazione nelle attività della termoregolazione.

Eh !? La temperatura potrei forse anche capire. Ma la pressione come fa a essere diversa se i moduli sono tutti collegati ?

Grazie Vittorio per la chiara spiegazione. :ok_hand: