Una valvola difettosa ha causato il fallimento di Akatsuki

A logica non torna. Se ora passa ogni 13,6gg a 400km dalla superficie del pianeta, e dopo la correzione sarà stabile a 330.000, mi dite perché fanno la correzione orbitale visto che ora la sonda rimane mediamente più vicina? Secondo me si sta parlando di un’orbita di 400.000x440.000km che passerà a 330.000x330.000.
EDIT: no, ho capito male io, ridurranno l’orbita ellittica ma sempre molto ellittica sarà

Pardon, avevo inteso male il contenuto del tuo messaggio.

Ma no, Livio, è corretto. Ha fatto un burn al periastro che ha diminuito la velocità, per cui è entrata in un’orbita molto ellittica anzichè continuare su un’iperbole (relativamente a Venere). Ora deve circolarizzarla, riducendo l’apoastro. Quindi la porterà a un’orbita iniziale più stabile a 330.000 km, e poi credo la abbasseranno ancora, magari alzando un pò il periastro. Non puoi entrare subito in un’orbita circolare, ci vorrebbe troppa energia. Ed entrare in orbita su un pianeta interno è più difficile che farlo su un pianeta esterno, devi dissipare un sacco di energia per restare nel pozzo gravitazionale.

Ma non farlo su Venere, che evaporeresti subito :smiley:

Scusate, ho creato il panico senza volerlo…ma anche sbagliando si ha l’occasione di imparare visto il precedente commento di IK1ODO che quoto in pieno

Eh si Marco, hai ragione, sono un ranocchio; e soprattutto operando con i soli motori di manovra l’accentuazione ellittica sarà stata al limite della fuga, perché se tenevano acceso più a lungo fondevano tutto.
Interessante questo dettaglio: i 6 motori di manovra hanno attinto a tutto il combustibile lasciato in eredità dal principale, e stanno pian pianino finendo il lavoro.

La pagina JAXA segnalata da Isapinza è interessante http://global.jaxa.jp/press/2015/12/20151209_akatsuki.html e parla chiaramente di “altitude” e non di “distance”.
Dice anche che stanno iniziando ad accendere gli strumenti, camere e USO. L’USO (ultrastable oscillator) è, per tutte le sonde, un oscillatore a quarzo (o rubidio in qualche caso) che ha il compito di tenere fissa la frequenza di trasmissione e l’orologio di bordo, e serve per la navigazione ed il timekeeping. In questo caso è usato per un esperimento di radioscience, per fare un profilo della ionizzazione dell’atmosfera di Venere.
Cercando “AKATSUKI USO ultrastable oscillator” su Google escono due pdf molto interessanti sulla missione, con un sacco di dettagli, compresa l’analisi di cosa potrebbe essere successo alla valvola dell’elio.