Venti supersonici per tre pianeti extrasolari

Le temperature diurne e notturne variano solo dello 0,25 per cento

Sulla Terra esistono forti escursioni di temperatura fra il giorno la notte, ma a quanto sembra le cose vanno diversamente per alcuni grandi pianeti scoperti all’esterno del sistema solare. Una serie di nuove misurazioni condotte da astronomi dell’Università di Washington su tre di essi indica che la loro temperatura resta pressoché costante – e decisamente bollente – sia durante il giorno che durante la notte, e questo anche quando una faccia del pianeta è esposta quasi costantemente al suo sole, e l’altra resta sempre al buio.
La ragione di ciò sembra vada imputata alla presenza di venti supersonici, stimabili anche in 14.000 chilometri all’ora, che rimescolano costantemente l’atmosfera, impedendo che il lato oscuro del pianeta si raffreddi.
I pianeti gassosi giganti scoperti in altri sistemi stolari nel decennio scorso orbitano attorno alla loro stella spesso a distanze paragonabili a quella di Mercurio dal Sole, rivolgendo però sempre la stessa faccia alla fonte di calore. Ciò avrebbe dovuto determinare una differenza di temperatura notevolissima fra il lato illuminato e quello oscuro di tali pianeti. Per i tre pianeti ora studiati attraverso lo Spitzer Space Telescope – 51 Pegasi, distante da noi circa 50 anni luce, HD179949b distante circa 100 anni luce e HD209458b distante circa 147 anni luce – la temperatura sembra aggirarsi in modo costante attorno ai 925 gradi Celsius, con variazioni quasi impercettibili che si aggirano attorno allo 0,25 per cento.
"Questi pianeti sono così vicini alle loro stelle – ha detto Eric Agol, che ha diretto la ricerca – da mostrare effetti di marea migliaia di volte più intensi di quelli presenti sulla Terra. Sono così forti da formare rigonfiamenti che deformano letteralmente il pianeta, e alterarne l’orbita.”

© 1999 - 2006 Le Scienze S.p.A