So che questo argomento non ha nulla a che vedere con lo spazio o l’astronautica…ma ha molto a che vedere con la vita sul nostro pianeta!
Dato che sono socia WWF Italia dalla sua nascita…non contate l’età per cortesia, vorrei conoscere le vostre opinioni su questo scottante tema.
Un abitante su sei continua a non avere accesso alle risorse idriche. Ciampi: «E’ un bene primario per la vita dei popoli»
ROMA - Il Forum mondiale sull’acqua di Città del Messico si è chiuso senza offrire soluzioni concrete alla crisi idrica mondiale. Nessun impegno per il futuro, nessuna azione concreta dai ministri presenti al meeting, che implichi una sostanziale inversione di tendenza. «Quando il Forum è iniziato una settimana fa un abitante su sei sul pianeta non aveva accesso all’acqua” dice Jamie Pittock, Direttore mondiale acque del Wwf. «Oggi, a chiusura dei lavori, il rapporto rimarrà il medesimo». Con circa 5 milioni di persone che muoiono per malattie legate all’acqua i governi presenti a Città del Messico non hanno saputo creare le premesse per risolvere il complesso problema della crisi idrica mondiale.
L’APPELLO DI CIAMPI - Lo stesso Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, ha ribadito che la gestione sostenibile delle risorse idriche rappresenta un imperativo cui tutti siamo chiamati a rispondere. «La storia dell’umanità - ha ricordato Ciampi - è intimamente legata ai grandi bacini fluviali. I fiumi sono stati la culla delle più importanti civiltà. Hanno rappresentato e rappresentano un bene primario per la vita dei popoli, le vie di comunicazione più dirette e sicure, una insostituibile fonte di energia pulita e rinnovabile per le attività economiche ed industriali».
L’APPROCCIO TECNICO - L’ossessione dei governi per le grandi infrastrutture, tema molto discusso a Città del Messico, non risolve la crisi di acqua nel mondo e neanche induce a pensare i corsi d’acqua come veri e propri ecosistemi naturali. «L’ approccio esclusivamente tecnico e idraulico porta a considerare i fiumi più simili a canali che a bacini idrografici» ricorda Fulco Pratesi Presidente WWF Italia: “Si dimenticano gli aspetti geomorfologici, idrologici, ecologici; si interviene comunemente con opere a forte impatto ambientale con una logica di emergenza e in modo localizzato”.
tratto da Il Corriere