Rispolverando il mio archivio di immagini ho trovato il set che avevo fatto quando sono andato a vedermi il VLA a Socorro. Vi allego alcune foto che ho scattato.
1: rotaie utilizzate per lo spostamento delle antenne e sullo sfondo alcune delle antenne
2: vista di parte di uno dei bracci del VLA
3: una delle antenne
4: uno dei mezzi utilizzati per sollevare e spostare le antenne
5: particolare del feedhorn
Interessante, in genere le foto del VLA mostrano il complesso dall’alto. Le singole antenne possono essere usate anche per il tracking di satelliti/sonde?
Il VLA puo’ essere configurato per fare osservazioni multiple in parallelo ma non ho trovato qualcuno che mi sapesse spiegare bene come fanno. Le antenne possono essere installate sol in posizioni specifiche e credo che ciascuna di
queste postazioni abbia il suo feed separato. Riguardo alle bande impiegate, le antenne possono essere configurate per frequenze abbastanza diverse per cui immagino che sia possibile in linea di principio fare tracking di sonde. Ma la caratteristica principale di un array e’ soprattutto la risoluzione angolare non tanto la sensibilita’.
Riguardo alle bande impiegate, le antenne possono essere configurate per frequenze abbastanza diverse per cui immagino che sia possibile in linea di principio fare tracking di sonde.
Paolo,
guardando bene le foto dell’illuminatore, si vedono tre feed horns nel fuoco Cassegrain, e due “strani” dipoli. Uno è esattamente al centro del subreflector, e sembra per UHF. E’ una turnstile, sembra di acciaio inox. L’altro è una seconda turnstile, in cavo, tesata fra i quattro supporti del subriflettore ed alimentata da un coassiale che sale dal centro della parabola principale. Potrebbe risuonare da qualche parte in VHF bassa, direi 70 MHz o giù di lì (mi manca un riferimento preciso per la scala). Qualcuno ha idea di cosa siano quei dipoli? Messi così sembrano “accrocchiati” a posteriori (almeno il secondo).
Comunque grazie per le foto, davvero bellissime per un “antennaro”
Contact… bel film, avevo letto anche il libro molti anni prima.
Del VLA conosco ben poco, posso dire invece di conoscere qualcosina di ALMA project che immagino, insieme al VLA potrà contribuire alle ricerca scientifica in modo significativo.
Nella società in cui ho lavorato negli anni scorsi abbiamo speso dei mesi per l’analisi e la selezione dei gruppi frenanti delle antenne europee. Freni per l’azimuth e la rotazione orizzontale.
Putroppo abbiamo perso la gara… a favore di un’altro produttore europeo
Le antenne del VLA furono usate in supporto alla DSN per il flyby di Nettuno da parte di Voyager 2 nel 1989. Si resero necessarie solo modifiche minori per consentire la ricezione in banda X dalla sonda.