Viaggio lampo a Colonia presso EAC - DLR

C’è da dire che l’U9 mostrato è piuttosto piccolo. Normalmente i siluri erano stivati in appositi scaffali a prua e in appositi vani sotto al ponte di coperta. Per questi ovviamente il trasporto NEL sommergibile andava eseguito in emersione. Solo una volta lanciati i siluri l’equipaggio poteva usare gli scaffali dei siluri come cuccette, perché nei sommergibili gli alloggi equipaggio erano solo quelli per gli ufficiali. In altre marine invece si preferiva costruire sommergibili più grandi, dotati di locali per l’equipaggio. Si racconta che per i sommergibilisti tedeschi, quelli italiani vivevano nel lusso!
L’umidità regnava sovrana in un sommergibile e se era in emersione con mare mosso c’era un onda che si muoveva sui pavimenti da prua a poppa composta di acqua marina e vomito. I gabinetti erano due, ma di solito prima di partire erano usati come dispensa supplementare, quindi i bisogni si espletavano in mare fin quasi al termine della missione oppure, se c’era l’onda di vomito, non escludo che qualcuno ne approfittasse…
Gli uboat erano mezzi molto spartani perchè tutto era sacrificato all’efficienza ed i sommergibilisti tedeschi, e non, se ne facevano un vanto di passare tanto tempo in condizioni così deprecabili.

Ho vistato il museo questa estate; il sottomarino è davvero piccolo; i varchi, i pertugi e i corridoi sono molto stetti, al punto che a volte lo spazio è sufficiente per una sola persona.
Ad Agosto faceva molto caldo, il sottomarino è esposto all’aria aperta; l’esterno scottava, stare all’interno per lunghi periodi era impossibile perchè c’era un’afa incredibile e anche un forte e pungente odore di grasso; nella sala macchine si sentiva fortissimo il tipico odore che emanano gli ingranaggi e le componenti meccaniche, non so se avete presente.
Contando che vi era parecchia gente intenta a visitare il sottomarino era come fare una sauna… :stuck_out_tongue_winking_eye:
A volte è difficile capire come l’equipaggio riuscisse a vivere e lavorare lì dentro, doveva essere davvero dura.

Vi allego la fotografia della scaletta di entrata.


da cui si dimostra che il sottomarino è quanto di più vicino ad un’astronave possa esistere.

Lo stesso odore si percepiva con il freddo, ma forse era piu’ tollerabile.
Invidio il sole che si intuisce nella tua foto, ma non invidio il caldo e soprattutto il dover condividere la visita con mille altri turisti. Noi eravamo pacificamente soli a goderci la maggior parte delle cose esposte.

Come non ricordare la visita che io e Dario facemmo alla Victory, ammiraglia di Nelson a Trafalgar??
La nave è tenuta, presso il museo di Porthsmouth, praticamente come una reliquia e l’interno profuma, tanto da darti alla testa, di legno stagionato e corde.

Tanto per darvi un’idea delle dimensioni anche a bordo di normali navi della Marina Militare, vi posso assicurare che la scaletta d’accesso non è più stretta di quella che c’erano quando ero imbarcato io. Riguardo agli spazi, sulla nave dove ho fatto 15 mesi di imbarco avevamo un deposito (in termine tecnico: “cala”) per i ricambi elettrici, posta proprio sul fondo dello scafo. Per accedere al deposito bisognava scendere una lunga scala a pioli che partiva dal ponte stagno, e quindi circa 15 metri più in su. La discesa era fatta all’interno di un budello largo appena appena più di una persona, per arrivare appunto al deposito che era grande all’incirca 3 x 2 x 2 (larghezza x lunghezza x altezza). Io ho fatto il militare nel 1983, e il ricordo di Alfredino Rampi era ancora vivo, e infatti il deposito era soprannominato molto lugubremente “cala Vermicino”…

La business class (che io frequento spessissimo come frequent stayer) del Boeing 747 al museo della tecnica di Speyer:

Paolo Amoroso

Sto raccogliendo le mie foto e panorami del viaggio nella collezione 2010 trip to Germany.

Paolo Amoroso

Certo Peppe! Ho ancora quell’odore di legno e cordame molto vivo e presente, basta nominare la Victory o vederla in foto che scatta l’associazione immagine/odore… Quell’anno ci facemmo una cultura su Nelson e le sue battaglie navali in lungo e in largo per il globo …

Un Paolo a caso di questo forum, ha postato un eccellente articolo su Space Tweep Society. :clap:

La tuta Orlan sovietica esposta al museo della tecnica di Speyer:

Paolo Amoroso

La sezione posteriore del Buran al museo della tecnica di Speyer:

Paolo Amoroso

Complimenti per il viaggio, dev’essere stato davvero emozionante! Riporto in vita questo topic perchè volevo sapere qualche informazione a proposito del centro EAC. Questo agosto vado a Colonia, e se riesco volevo visitare anche il centro EAC che sicuramente è una occasione da non perdere! Beh intanto volevo sapere se è aperto al pubblico (e se si quali sono gli orari di visita) o se si può visitare solo su invito. Ci andrei di domenica, visto che è l’ultimo giorno a Colonia e mi ritrovo nelle vicinanze dell’aeroporto. Inoltre se mi sapete dire se è possibile raggiungere il centro attraverso i mezzi pubblici (anche se su questo non dovrebbero esserci dubbi :smiley:).
Un’ultima domanda sugli astronauti, sapete dirmi se ho qualche possibilità di incontrare astronauti italiani? Come per esempio Paolo Nespoli che è appena stato scelto, sapete se si addestrerà lì per la sua prossima missione?

Grazie in anticipo per le risposte,
Stefano

Ti consiglio di visitare il sito dell’EAC, che fornisce informazioni di contatto e spiega come raggiungere la sede. Non so se organizzino visite regolari ma certamente fanno attività di divulgazione in diverse occasioni. Prova a contattarli e informarti.

Ormai gli astronauti passano relativamente poco tempo all’EAC, dove hanno seguito l’addestramento di base. La maggior parte dell’addestramento avanzato (es. per una missione) si svolge a Star City e Houston.

solo una parola…WOW!!!

Ok grazie per la rapida risposta Paolo Amoroso, allora proverò a contattarli e vedrò cosa fare… Peccato per gli astronauti ma vabbè ci sono tante occasioni qua in Italia per incontrarli e poi ora che Samantha ha finito la sua missione è molto probabile incontrarla in qualche evento!

Un’altra opportunità a breve di incontrare diversi astronauti a Colonia è il German Aerospace Day che si svolge verso settembre presso la sede DLR e l’EAC che si trova nello stesso complesso.

Ahh interessante! Però non riuscirò ad andarci :frowning:

Con la SBahn e con gli autobus riesci abbastanza facilmente a raggiungere l’EAC sia dal centro che dall’aeroporto

Ah sisi grazie Buzz, prima ho cercato e ho visto che con due cambi di bus si arriva facilmente in una ventina di minuti dall’aeroporto al centro EAC.