Viking: esperimenti di Levin

Ieri sera sono stata a una interessantissima conferenza di Cesare Guaita sugli esperimenti delle sonde Viking rivisti alla luce di recenti scoperte. Meteoriti marziani che rivelano al loro interno composti carboniosi (idrocarburi a lunghe catene), sensibilità degli odierni spettrometri di massa e rilevazione di cloroformio e cloruro di metilene, lo ione perclorato nel suolo marziano e la sua attività chimica, il problema del riscaldamento per effettuare le analisi che maschera la presenza di alcuni composti, la formazione di acido piromellico che “sequestra” molecole organiche essendo insolubile, l’azione degli UV…
Ma soprattutto mi ha colpita l’esperimento di Levin che sembra indicare un’attività biologica…al terreno marziano era stata data una soluzione di nutrienti con carbonio marcato (isotopo 14) e il gascromatografo aveva rilevato l’emissione di C02 marcata; l’andamento delle missioni aveva poi rivelato un ritmo circadiano della durata del giorno marziano.
Purtroppo è mancato il tempo per porre domande a Guaita!
Mi chiedevo: è stato osservato il terreno al microscopio elettronico? Sonde successive portavano microscopi elettronici a scansione.
Possibile che se i batteri o qualcosa che svolge attività metabolica, se c’è non si riesca a vedere? Vediamo addirittura i virus…

Per quanto ne so, nessuna evidenza conclusiva, anche con le sonde successive (vedi Phoenix). E anche MSL non ha strumenti in grado di dare una risposta definitiva; mi sembra più orientata alla geologia che all’esobiologia.

I rover Spirit e Opportunity hanno un microscopio ottico.

Guaita è sempre affascinante da ascoltare, ma forse è un po’ troppo entusiasta e ottimista. Servono altri studi.

Esatto, nessuna evidenza conclusiva ad oggi…
Guaita è molto ottimista, per esempio secondo lui Curiosity troverà molecole organiche (“perchè ci sono!”) e permetterà di ottenere ripsoste. Compatibilmente con gli impegni (licet mollare pupi!) seguirò anche le sue prossime conferenze. Per me è sempre affascinante sentir parlare i chimici.(Mi riporta ai tempi della mia tesi, che verteva sull’analisi degli elementi in tracce nelle olivine. )