"Vision Etica" della NASA

Prendendo spunto da un breve trafiletto letto su “Le Stelle” (rubrica Liftoff),vorrei se
possibile raccogliere dei pareri e delle opinioni varie.
L’articolo riporta alcune dichiarazioni di Story Musgrave,astronauta sei volte con lo Shuttle e Medico,a proposito delle scelte Etico/Morali,che Astronauti impegnati in voli di lunga durata possono incontrare:situazioni d’emergenza di ordine medico e/o psicologico.
Cito dallo stesso:

La NASA si stà rendendo conto che queste tematiche devono essere affrontate al più presto.

Taglio corto e sparo:
A-In caso di malattia grave,dove le cure risultano solo un paliativo ,a chi spetterebbe la decisione di staccare la spina?
B-In caso di decesso di un Membro in Missione,che farne del corpo?
(la risposta da lato pratico c’è,ma da uno morale no)
C-Al momento della selezione dell’equipaggio,al di là delle competenze specifiche,ritenete opportuno effettuare uno screening genetico,per conoscere eventuali malattie con predisposizioni ereditarie (Gattaca docet :sunglasses:)
D-Che limiti d’età imporre nella scelta?
e ancora:
E-E la vita sentimentale?Se due Astronauti s’innamorassero,cosa fare reprimere l’istinto o dare sfogo a esso? (Moonraker docet :stuck_out_tongue_winking_eye:)

Mi fermo quì,considerando che voli interplanetari (penso ovviamente a Marte) non se ne affronteranno a breve,ribadisco il fatto che sia istruttivo sapere cosa ne pensiate a riguardo.
Attendo reazioni (di tutti i tipi! :stuck_out_tongue_winking_eye:)

Non sono molto convinto dello screening genetico,nn che ne sappia molto,ma avere una predisposizione ad una malattia (suppongo che tra le righe si intenda un tumore) vuol dire poco,nn si può sapere se questa si verificherà tra un mesa,tre anni o anche mai.Un test del genere sarebbe “giustificato” in viaggi molto lunghi (su un’astronave generazionale).Per la Luna sicuramente nn ci vorrebbe (a parere mio),e forse tutto sommato neanche per (quando ci saranno) le prime missioni marziane.

Fermo restando che in questo momento non mi sento di sostenere l’eticita’ della NASA (vedi http://editthis.info/jpl_rebadging/Main_Page)

c’e’ qualcuno che ha gia’ iniziato a parlare del punto E. Peccato che la cosa non venga vista molto bene dai programmi ufficiali.

http://www.amazon.com/Sex-Space-Laura-S-Woodmansee/dp/1894959442

Come premessa credo che sulle questioni etico/morali sia difficile che un’agenzia governativa possa definire pienamente un suo orientamento. In genere credo che su questi argomenti si segua l’impostazione politica del governo in carica.
Provo però a dire cosa farei io.

Penso che la decisione spetti al Comandante e ad un esperto medico di bordo (sennò senza preparazione come si valuta la gravità dei sintomi, o lo stato di non guarigione possibile?), ma come presupposto indispensabile farei firmare obbligatoriamente un documento di dichiarazione di volontà da parte dell’astronauta su cosa fare in caso di “encefalogramma piatto”. Un testamento biologico insomma.

Lasciare il corpo allo Spazio, come si faceva un tempo con gli esploratori degli oceani, trovo non sia brutale, ma in qualche modo commovente e romantico.

No, appunto perchè Gattaca docet (gran film).

Quale?

Di sesso in orbita vorrei sentire parlare solo e solamente quando sarà possibile farlo in completa privacy e nel rispetto degli altri membri dell’equipaggio. La vedo dura (ahem forse dovevo scrivere difficile).
Inoltre imporrei metodi contraccettivi: tanto per dirne una, che farebbero le radiazioni cosmiche ad un eventuale piccolo feto?
E anche su quest’ultimo punto, a mio parere imprescindibile nello spazio, la questione religioso-morale rimane sempre aperta.
Personalmente sono molto laico in questo senso.

Bella discussione :slight_smile:

Per il punto D,intendo:che fascia d’età crediate un canditato astronauta debba avere per
affrontare un viaggio del genere,in maniera che il suo fisico possa sopportare lo stress psico-fisico e non avere delle ripercussioni permanenti? 8-[
Glenn,a parte?! :grin:
Comunque,a questa domanda ho già avuto parziale risposta dalla stessa rubrica nel nuovo mese di Agosto.
A chi ha i requisiti,invece potrebbe interessare l’offerta dell’Esa…

spaceflight.esa.int/callforcandidates

Grosso modo i requisiti fisici sono quelli,tranne per i requisiti di altezza che penso nn c’entrino proprio con il volo spaziale,infatti di solito il range di altezza NASA ESA è tra 155-190 cm.Credo che il progetto MARS500 richieda quell’altezza solo per aumentare il senso di chiuso e claustrofobia,altrimenti nn saprei cos’altro pensare…

Non posso che quotare l’Admin per il suo pensiero, in questo caso (come spesso accade) molto vicino al mio… :slight_smile:

Ammetto la mia totale inadeguatezza ad affrontare argomenti così complessi e controversi.

Paolo Amoroso

Sono d’accordo con l’Admin in tutti i punti, tranne per la questione B.
Terrei il corpo nella navicella (ovviamente non a vista di tutti, coperto con qualcosa), e lo porterei sulla Terra per dare la possibilità ai suoi familiari di celebrare una cerimonia funebre, come si fa normalmente e (perdonate la schiettezza…) anche per poter dare loro la possibilità di avere un “corpo” materiale su cui piangere, non so se mi spiego. Oppure in caso sfortunato di decesso di un membro dell’equipaggio, le basi terrestri potrebbero contattare i familiari per dar loro la possibilità di decidere il destino del corpo esanime e comunicare la decisione all’equipaggio. A quel punto dovrebbero scegliere se riportarlo sulla Terra o lasciarlo nello Spazio. Per farla breve, secondo me la decisione spetta unicamente ai familiari dello sfortunato.

Il problema è che un viaggio su Marte dura mesi e un corpo non dura che qualche giorno, dopo a meno di sacrificare un’intera sezione della navicella pressurizzandola separatamente non vedo il modo di conservare un cadavere per più di qualche giorno…

A-In caso di malattia grave,dove le cure risultano solo un paliativo ,a chi spetterebbe la decisione di staccare la spina?

La decisione finale spetta al Comandante della Missione

B-In caso di decesso di un Membro in Missione,che farne del corpo?

Come fa notare albyz sarebbe probblematico conservare il corpo ,credo che l’unica soluzione sabbe lanciarlo nello Spazio.

C-Al momento della selezione dell'equipaggio,al di là delle competenze specifiche,ritenete opportuno effettuare uno screening genetico,per conoscere eventuali malattie con predisposizioni ereditarie

Generalmente sarei contrario ma in una Missione che durerebbe mesi se non anni secondo me l’equipaggio deve essere il piu selezionato possibile.

D-Che limiti d'età imporre nella scelta?

Intorno hai 25.

E-E la vita sentimentale?Se due Astronauti s'innamorassero,cosa fare reprimere l'istinto o dare sfogo a esso?

Nulla in contrario purche questa relazione non pregiudichi in qualche modo la Missione.

A-In caso di malattia grave,dove le cure risultano solo un paliativo ,a chi spetterebbe la decisione di staccare la spina?

Comandante e/o medico di bordo…
(ST docet)

B-In caso di decesso di un Membro in Missione,che farne del corpo? (la risposta da lato pratico c'è,ma da uno morale no)

funerale spaziale (come per quello in mare) con “consegna” del corpo alle amorevoli cure del …nulla.
oppure, in caso fossero in orbita, un ritorno a terra come stella cadente a me non sembra male, anzi… atomi siamo e polvere atomica ritorneremo…

apropos, domanda un pochetto macabra:
se nel caso di decesso decidessero che debbono conservare il corpo per riconsegnarlo ai familiari, non potrebbero conservarlo…all’esterno (in un sacco legato, ad esempio)? cosa succederebbe al corpo?

C-Al momento della selezione dell'equipaggio,al di là delle competenze specifiche,ritenete opportuno effettuare uno [i]screening[/i] genetico,per conoscere eventuali malattie con predisposizioni ereditarie (Gattaca docet :sunglasses:)

dipende dalla durata della missione, se è generazionale diventerebbe quasi obbligatorio, ma in tutti gli altri casi no (gattaca docet, appunto :wink: )

D-Che limiti d'età imporre nella scelta?

nessun limite, basta sia in grado di sopportare il viaggio;

E-E la vita sentimentale?Se due Astronauti s'innamorassero,cosa fare reprimere l'istinto o dare sfogo a esso? (Moonraker docet :stuck_out_tongue_winking_eye:)

nessuna limitazione, basta che questo non interferisca con la missione;
tra l’altro, il sesso a 0G dev’essere qualcosa di particolare (ammesso vi sia privacy)…

ah, al proposito, qualcuno mi disse tempo fa che il prode Rocco (siffredi) tra i vari “film” che lo videro protagonista, ve n’è uno girato a 0 G con i boeing a volo parabolico…
vi prego ditemi che non è vero! [-o< :expressionless:

Te lo dico io, non è vero.

Innanzitutto la NASA non avrebbe mai “fittato” il suo Boeing KC-135 “Weightless Wonder” per un qualcosa che non sia relativo alla ricerca scientifica (qualche spirito malizioso potrebbe obiettare che anche “quella” è ricerca scientifica…) l’unica deroga a questa regola è stata rappresentata dall’utilizzo fatto da Ron Howard per le riprese del film “Apollo 13”. Probabilmente da questo fatto nasce la leggenda metropolitana del filmetto porno a 0g.

Anche ammettendo che la troupe abbia fittato l’omologo russo Ilyushin Il-76 MDK (il che non è, la cosa più esotica che è stata fatta a bordo dell’Il-76 è stata l’esibizione di un corpo di ballo) i tempi in microgravità, sull’ordine dei 20-25 secondi, non consentono (nemmeno “tagliando ed incollando” le scene) la possibilità di una ripresa del genere dato che sono tempi non fisiologicamente compatibili con quelli umani (nemmeno quelli dei più “veloci”).

Inoltre, ogni parabola è preceduta e seguita da un periodo di ipergravità (circa 2g) che non renderebbe particolarmente piacevole l’esperienza. Dulcis in fundo, almeno personalmente, ritengo che il sesso in microgravità seppur divertente non dovrebbe essere un’esperienza semplice.
In assenza di peso si pesa davvero nulla ma si conservano intatte le inerzie e restare aggrappati, o avvinghiati, è cosa difficile e faticosa.

Eppure io mi ricordo una intervista a Siffredi concernente uno dei suoi “film” a tema astronautico.

Ho letto del libro di Laura S. Woodmansee su focus, speriamo che con tutta la spazzatura editoriale ci scappi la traduzione anche di questo libercolo :smiley: .

Penso che il risultato sia pressapoco quello di una essicazione… penso simile a quelli delle antiche mummie… tutti i liquidi evaporerebbero e rimarrebbe solo parte asciutta del corpo… penso però che data la violenza di un’esposizione nel vuoto ci sarebbero anche lacerazioni ai tessuti per la rapida ebollizione ed evaporazione dei liquidi… da completo ignorante presumo che non rimanga un gran spettacolo da vedere…

Beh ma non ci sono solo le agenzie governative, ci sono anche alcune compagnie private sparse per il mondo che offrono il servizio a privati o comunque a scopo commerciale, una di queste è la “Zero G Corporation”, quella che ha offerto il volo a Stephen Hawking ma mi sembra ne esistano un paio anche dal lato “euro-russo”… queste non penso che dietro a lauto compenso si tirino indietro per girare un film…

Si direbbe che il film sia realmente stato girato e che sia addirittura una trilogia :smiley: :smiley:
Il titolo dovrebbe essere “Uranus Experiment”… e da come viene pubblicizzato si direbbe sia “reale”…

“In this sequel, the Russian-American mission finally reaches its destination of planet Uranus but they soon discover that they are not alone. A pair of amorous alien infiltrate their way into the space capsule, captivating their prey. What follows is an amazing astronaut/alien orgy, shot in zero gravity.”

Per chi fosse più interessato… si arrangi… :smiley:

Sempre per rimanere in tema… io non sarei contrario a questo tipo di attività “ricreativa”… porrei però forti limiti e severi controlli (con relativa dotazione di bordo) per un uso categoricamente obbligatorio di contraccettivi, perchè la gravità a 0G potrebbe creare enormi problemi alla crescita del bambino (radiazioni comprese) e forti rischi anche per la gravidanza della madre. Farei di tutto per evitare una gravidanza nello spazio…

Con questo non dico che non dovrà avvenire mai, ma vorrei sottolineare che prima o poi si dovrà fare uno studio serio sull’argomento e cercare una soluzione, perchè più si andrà avanti e più ci sarà la necessità di conoscere anche questo argomento prima che capiti fra capo e collo e non si sappia cosa fare mettendo a rischio la vita di qualcuno… poi magari i probemi sono molti meno di quelli che possiamo pensare visto che il feto vive già a Terra a gravità zero immerso nel liquido amniotico, però la conoscenza non è mai troppa…

Si,la storia del film porno a gravità zero è vera.Fu girato subito dopo Apollo 13,per sfruttare il successo di quel film.L’aereo per i voli parabolici fu affittato dai Russi ,che a quei tempi (a quei tempi?) per soldi avrebbero fatto di tutto.Non ho visto il film,ma credo che le sequenze a zero G fossero in realtà ben poche.Dubito che su una “cometa del vomito” si possano eseguire molte acrobazie erotiche.

Il libro comunque non è spazzatura, dalle recensioni che avevo letto cercava di affrontare il tema dal punto di vista medico cercando di illustrare i rischi e i pericoli a cui si va incontro senza un’adeguata conoscenza della materia.

Comunque giusto per rimanere in argomento io sono contrario a questo genere di Missioni ,secondo me sono uno spreco di risorse finanziarie e troppo pericolose,p’rendiamo per esempio una ipotetica Missione su Marte,a parte che ci vorebbero moti mesi per arrrivane (nel frattempo potrebbe succede di tutto) ma una volta giunti sul posto bisogna starci 1 Anno circa,e poi?Voglio dire mettiamo che vada tutto bene e gli Astronauti tornino a casa,ci saranno altre Missioni?Io ho i miei dubbi in questo senso e mi chiedo anche Perche mandare delle Persone quando probabilmente nel 2030 i Robot saranno superiori agli esseri umani sotto tanti punti di vista.In definitiva secondo me se ci possiamo spostare velocemente andiamo senno megli starsene a casa.

Il corpo deve essere “sepolto” nello spazio, come l’antica usanza di gettare il corpo dei marinai nelle acque dell’oceano.